(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) Dopo aver letto questa storia mi sono resa conto che merita assolutamente di essere inserita tra le scelte e quindi mi ritrovo a girarvi una segnalazione, nella speranza che questa venga accolta, o quanto meno presa in considerazione. I motivi per cui lo meriterebbe sono diversi, mi limiterò ad accennarli in un breve elenco, spero non troppo prolisso.
Anzitutto c'è un fattore meramente tecnico, che può sembrare scontato, ma a mio modo di vedere non lo è affatto né è ovvio che una storia sia fruibile anche da questo punto di vista. La perfezione grammaticale viene qui esaltata da una sintassi ritmica e veloce, ma non per questo superficiale o scivolata. Al contrario, lo stile della storia è poetico ed evocativo, pur non essendo questa una poesia, ma una breve prosa. Convincente l'impianto lessicale e sintattico, al punto che quando si arriva alla fine si vorrebbe leggerne ancora e speravo, in cuor mio, che questo fosse l'incipit di un romanzo perché ne ha tutte le caratteristiche. In special modo, ciò che ho maggiormente apprezzato, è la sensazione che mi ha lasciato una volta conclusa. Quella sensazione che ho spesso leggendo autori come Calvino o Pavese, come se mi trovassi di fronte a un meraviglioso quadro e non sapessi quali parole usare per definire il mio stato d'animo. Perfetta sotto ogni punto di vista, emozionante e davvero, ma davvero profonda. L'autrice gioca con le parole, fa sue intere frasi e lascia il lettore ammirato ed estatico ad guardarne il profondo e sottile gioco di figure retoriche che si rincorrono per l'intera storia. Infine, per quanto concerne la parte tecnica, l'impaginazione molto semplice e pulita. Certo, questo è un parametro molto soggettivo, ma personalmente prediligo impaginazioni di questo genere e quindi mi ritrovo a sottolinearlo, in cui l'autore dà tutta l'importanza al testo, presentandocelo di modo che, a essere rilevanti, siano le parole in esso contenute. Questo è sicuramente il caso di un testo curato e preciso, oltre che privo di fronzoli e ricercatezze estetiche.
Non sono molte le storie di questa sezione, segnalarne una per le scelte forse può sembrare prematuro, ma resto fermamente convinta che questa sia la miglior fanfiction che ho letto in questa sezione. L'autrice prende in esame la coppia di Joe e Nicky, regalandoci il punto di vista di un Joe, Yusuf, nel suo nome originale, davvero molto credibile, oltre che IC (parametro su cui mi soffermerò dopo). La coppia canonica di Joe e Nicky viene qui approfondita avverso alcuni dettagli legati alla storia dei personaggi che, nel film, invece non vengono toccati, ma che sono invece facilmente intuibili. Nicky, ovvero Niccolò di Genova, viene visto qui attraverso gli occhi del suo compagno da un millennio ovvero Yusuf, o Joe che dir si voglia. Li vediamo camminare attraverso i vicoli di Genova, la città dove Niccolò è nato e dove ha vissuto prima di partire per le Crociate e incontrare l'amore della sua vita, oltre che l'immortalità. A respirare in questa storia non è soltanto l'amore che lega Joe a Nicky, non è soltanto questo legame viscerale e profondo, che anche il film ci offre e che l'autrice ci racconta attraverso le parole, oltre che la delicatezza dei pensieri di Joe, a venire fuori. A vivere qui è anche Genova e il suo fascino, all'inizio dicevo che mi ha ricordato certi racconti di Calvino o di Pavese, e lo ribadisco non alla leggera, ma perché ho avuto la stessa sensazione. Sentir descrivere una città in questo modo, farla cantare come un testo introspettivo e farla vivere attraverso gli occhi di un personaggio, ovvero Niccolò, qui raccontato e amato dal narratore e quindi Joe, mi ha fatto venire i brividi per quanto il lavoro sia preciso e accurato, oltre che ben curato. La storia è permeata di malinconia e devozione, che si mescolano insieme in un connubio estatico. Genova vive attraverso gli occhi di Nicky, che ricordano un passato lontanissimo, ma non per questo dimenticato. E la descrizione che viene fatta della città ligure è un qualcosa che lascia a bocca aperta, non ci sono interi passaggi di inutili descrizioni, ciò che si intuisce della bellezza di Genova si lega all'introspezione in una maniera perfetta. La città viene amata dai protagonisti e viene amata anche da chi legge questa storia, innamorarsene è inevitabile al punto che si ha voglia di andarci subito. Il come viene respirata e vissuta, come scorre nelle vene di Nicky, come viene amata di riflesso da Joe che ama Genova perché ama il suo Niccolò. Colpisce il modo in cui Genova ferisca i ricordi e l'animo di Nicky; a questo proposito l'autrice dice: "una ferita che si riapriva ogni volta che ci tornava, ogni volta che respirava il sale sulle pietre dei muri e il tabacco agli angoli della strada." Frase molto esplicativa di quanto ho appena detto. Joe e Nicky amano Genova, ognuno per ragioni diverse, la vivono in modi del tutto differenti, ma a passare è la sua bellezza senza tempo, l'amore profondo per le proprie origini che Nicky nutre e che lo riporta a volerci tornare, anche se questo fa male. E lo trovo personalmente molto adatto ai personaggi, Joe e Nicky ovvero due immortali che del loro passato non sembrano aver dimenticato nulla e che vivono il tempo in maniera differente rispetto ai comuni mortali, che ragionano sul loro passato e che si amano ancora adesso dopo un millennio. Fa impressione il come l'autrice parla del loro rapporto, ci descrive il loro amore attraverso lo sguardo di un terzo elemento altrettanto immortale, ovvero Genova che Niccolò lo ha visto nascere.
La storia colpisce per intensità introspettiva, per come le parole vengono usate e per il modo, assolutamente privo di alcuna fastidiosa retorica, con cui Genova ci viene proposta. Colpisce per la poesia e per l'intensità di alcuni passaggi, ma soprattutto lascia assolutamente attoniti e sconvolti davanti alla bellezza di Genova. Colpisce per come, pur essendo questo un testo breve, i personaggi riescano a essere perfettamente IC. Non si fatica a riconoscerli, a distinguere i tratti sentimentali di Joe e quelli più fatalisti di Nicky. Colpisce e lascia definitivamente il segno. Per queste ragioni io segnalo questa storia per le scelte.
Koa |