Non vedevo l'ora di leggere questa raccolta dalla prima volta che me ne hai parlato, e ancora di più da quando mi hai detto di averla ripresa in mano (per la serie cose buone della pandemia :P) ma non avevo idea che mi avrebbe buttato addosso tanta nostalgia e che mi avrebbe fatta vivere nell'attesa del mercoledì come al "buon?" Tempo che fu :P e invece sono qua che penso domani avrò il secondo racconto, domani avrò il secondo racconto, e via di fangirling sfrenato.
Ma ok, cominciamo dal primo, di racconto, che è tanta roba e io sono sicura che dimenticherò la metà di quel che voglio dirti, ma tanto ti posso molestare dove voglio, per cui :P
Cominciamo da Arodel, che mi è mancata tantissimo e tu lo sai, e che qui in veste di scrittrice e studiosa del popolo di Faerie è perfettamente IC... Anzi, se possibile l'ho adorata quasi più che nelle Spine o nei Dialoghi, per non citare il resto, e considerando quanto la amo è tutto dire XD.
E vederla a rapportarsi con Hannah è qualcosa che credo di aver sempre voluto, può darsi che ne avessimo parlato al tempo del Portale, quindi hai tipo realizzato uno dei miei sogni e no, non sto scherzando.
E Hannah può fare la scostante finché le pare, ma quelle due insieme sono adorabili, capisco sempre più cos'abbiano significato entrambe in momenti diversi per Thranduil e beh, piango.
E comunque, Hannah, inutile che fai la scostante, tu di popolo fatato ne sai a pacchi, lo sappiamo, verrai mica a dire che quello lì è un cane normale (a parte che ci fossi stata io, al posto di Arodel, altro che stringere la zampa a Moryo, probabilmente mi avrebbero ritrovata in Irlanda :P ottimo deterrente per non ricevere ospiti, Hannah :P).
Comunque, mi sto esprimendo come una scema e ne sono consapevole, ma ho amato tutto, la brughiera che è sempre magica ma che vista dagli occhi di Arodel sembra ancora più suggestiva, la tovaglia con gli animali in perfetto stile Hannah, i discorsi a proposito delle credenze a cui è dato più o meno diritto di esistere (sai che il mio inconscio cerca di dirmi cose e avevo letto il titolo di questa raccolta come "Fae, amore e preghiera" XD).
Pure l'autista dei pullman ho adorato, perché contribuisce a dare un tocco in più di realismo all'ambientazione, e non che ce ne sia bisogno, perché davvero, leggendo mi sembrava di essere lì, e il fatto che fossi in una location favorevole non basta, il lavoro è tutto tuo.
E dopo tutta 'sta sequela di cose probabilmente senza senso, veniamo al clou di questo racconto: a parte il fatto che mi è tornata in mente la scena di Thranduil e Hannah sotto le stelle anche se non c'entra niente considerando che qui siamo in una notte buia e tempestosa :P ma ho adorato tutto, perché è tutto perfettamente fae... Il temporale, la musica nel bosco, le creature fatate che si mostrano e infine lui, l'unico e solo.
E non so se io sia diventata più sensibile al fascino di Thranduil, nel qual caso dovrei ringraziare te soltanto, ma la descrizione di lui con lo scettro il mantello e la corona di foglie è qualcosa di così soprannaturale e meraviglioso che mi manda in brodo di giuggiole tanto che non credo di poterti esprimere a parole niente di quel che mi ha lasciato, potrebbero forse riuscirci una serie di squittii inarticolati e versetti scuoricinanti :P
Lo scambio di battute tra i due poi mi ha trasmesso tutto il senso di pericolosità emanato dalle creature fatate e la circospezione che occorre nel trattarle, cosa che mi ha scatenato un grande moto di ammmirazione per Arodel (si vede che abbiamo studiato, ragazza) mentre per Thranduil... Beh, ho semplicemente adorato.
L'imprevedibilità di una creatura selvatica, non avrei potuto volere altro da lui.
Ma ho toccato le vette supreme della gioia con Arodel che chiede se avrà conseguenze indesiderate dal rapporto, perché diamine, sarà pure il re delle fate, questo qui, ma è bene mantenere lucidità e soprattutto è bene scrivere personagge consapevoli, non se ne leggono mai abbastanza. Ma soprattutto, il discorso sul consenso fatto da Thranduil in quel momento... Come ridurre i feels della Mel a un budino in poche semplici mosse.
E credo che senza questi due piccoli tocchi la scena erotica, che comunque è già di una grande potenza, non avrebbe avuto l'impatto devastante che ha avuto su di me, e non dico devastante a caso, credo che questo Thranduil sia venuto a molestare i miei pensieri diverse volte in questi giorni :P
Provo a chiudere qui questa roba informe che dovrebbe essere una recensione, sperando di averti trasmesso quanto sto amando questa raccolta e il fatto che tu abbia deciso di scriverla e di postarla.
Ci sentiamo per altre vie nell'attesa di domani, intanto non posso che ringraziarti, per tutto.
A presto
Mel
P.S.: da qualche parte, sempre al tempo che fu, ti avevo detto che Tirdegil somigliava al padre di Luna Lovegood, bene, dopo questo racconto immagino lui e Arodel che viaggiano qua e là studiando il folclore britannico con la gente che li guarda strano e la somiglianza torna a farsi sentire :D |