Debbina, furtiva, si avvicina al giardino di una delle sue più care amiche: Gabry. Si guarda intorno, sperando che non ci sia nessuno nei dintorni e comincia a scavare. Debbina scava, scava, scava e scava ancora. Crea una galleria che porta direttamente nel suo di giardino. In quello della Debbina.
Torna indietro, Debbina. Va dalla sua amica, si avvicina al suo orecchio "Ma... lo vedevi Rossana da bimba?" Sussurra, ammiccando.
Una domanda forse banale, o forse no. Una domanda senza secondi fini. Per parlare. O forse no. Fatto sta che Debbina prende per mano Gabry e la dirige verso la sua galleria. "Vieni, Gabry, vieni, amica mia. Ti passo tutto Kodocha. Il manga è assolutamente meglio del cartone!"
E fu così che, pochi giorni dopo, Debbina non faceva altro che scoccare una frusta e ripetere "SCRIVIIIH"
Ok, questa è stata una piccola premessa, così, per cercare di farti ridereh! xD
Tu, al contrario di me, in poche parole riesci a dire tantissimo, ed i tuoi dialoghi sono l'amoreh!
So bene quanto non ti sia piaciuto il finale, cioè, quanto avresti voluto che la ragazza non li interrompesse! Ed hai perfettamente ragione, finalmente li possiamo vedere insieme dopo tanto tempo...
Ad ogni modo, per nostra fortuna, sei arrivata tu a porre fine al nostro struggimento ed ecco qua. Hai scelto un titolo fenomenale. Poi te l'ho detto subito, quando lo hai proposto, che mi piaceva - e mi faceva pensare ad "Eppure cadiamo felici" - perché sentivo proprio la felicità collassare per essere TROPPO e far rumore, come se fosse una valanga. È stata proprio una bella immagine. Ed è un pensiero molto da Sana!
Sono tutti e due l'amore in questa fanfiction. Sana che, dopo così tanto tempo (giustamente), non ce la e mi cade per la troppa emozione. Ci sta. Ci sta tutto. Perché a quell'età le emozioni ed i sentimenti sono amplificati e il non vedere Akito per così tanto ha fatto solo sì che Sana ora, in quell'istante, si sentisse completamente sottosopra!
E Akito che ride? Ne vogliamo parlare? È l'amore! Sarebbe stato OOC o magari qualcuno potrebbe pure pensarlo, ma non penso che lo sia. Akito ride perché, come Sana, anche se in modo diverso, sente tanto, tantissimo. Ed una cade ed ha le gambe molli, e l'altro ride a crepapelle. E poi, con Sana si lascia sicuramente più andare. Ha pianto per lei (ma non diciamolo a nessuno. SHHH), ha sorriso a lei quando è partito per L.A., e ci sta tantissimo che rida, insieme a lei, di lei, ora che non si vedevano da tanto! E poi, anche se si tratteneva, anche con "Io sono Sam!" Akito rideva ;)
- Non voglio che tu riparta.
Sentì Akito irrigidirsi sotto la sua stretta e capì di aver usato le parole sbagliate.
Quella frase ha riportato Akito in un altro tempo, in un altro momento. E ha fatto male. Anche a distanza di anni, ha fatto male. Perché lui, ancora oggi, non sarebbe partito soltanto per far star bene Sana.
Questa storia è un'emosssioneh continua, è come tornare bambini, è come continuare a leggere il manga. Bravissima, Gabry!!!
E adesso, SCRIVIH! Scrivineh altre 100!
Ti adoro!
Baci
Deb (Recensione modificata il 15/09/2020 - 08:20 pm) |