Heilà!
Era da un bel po' che non leggevo una storia che affrontasse il problema di tutti i demoni interiori che Lance nasconde ai suoi compagni. E infatti, cacchio, non me le ricordavo così - capaci di colpirti fin nel midollo e farti empatizzare con il personaggio.
Leggendo storie principalmente ambientate dopo la stagione 8 (ARGH, cosa ti hanno fatto in quella stagione Lance?!?) mi ero quasi dimenticata di tutti i suoi conflitti interiori e di tutta la potenziale introspezione che potevano fare su un personaggio così interessante - e che non hanno mai fatto. Damn.
Okkei, sto divagando.
Quello che voglio dire è che ho davvero apprezzato come hai analizzato tutte le insicurezze e la solitudine che Lance prova nonostante la vicinanza (solo fisica) con i compagni, non si sente alla loro altezza e cerca lo stesso di mascherare il tutto dietro un grande sorriso che però non gli si addice. E mi è piaciuta davvero tanto l'associazione della sua tristezza con il colore blu (hai pensato all'inglese "I'm blue" o sono io che non ho capito un cazzo?)
Di nuovo ti faccio i miei complimenti!
Bacioni 💕 cabin13 |
