Recensioni per
Il Volo di una Foglia
di fenice64

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/11/20, ore 19:53

Ho letto questa tua poesia attratta dal titolo perché ho sempre amato i colori dell'autunno (che quest'anno sono magnifici) e anche passeggiare sotto gli alberi che pian piano si spogliano. Lo faccio con piacere coi miei cani che come me adorano il cric-crac mentre camminiamo, soprattutto il mio primo cane ne andava matto e forse ne è stato il più grande cultore <3 L'autunno e le foglie sono una stagione magica, calda ma che con gentilezza ci accompagna al freddo dell'inverno e tu hai reso bene il ruolo che le foglie hanno in questo ciclo vitale che ogni anno si ripete.
Bella, mi è piaciuta molto, spero ne scriverai altre su questa tematica.

Recensore Veterano
09/10/20, ore 17:29

Bella poesia, bella l'immagine, ma soprattutto bella la riflessione.
La filosofica accettazione delle foglie del tempo che passa, è uno spunto interessante per riflettere su noi stessi e sul nostro invecchiare...

Recensore Master
05/10/20, ore 11:35

Una poesia cara Elena che ho letto più volte e mi ha fatto venire la pelle d' oca! Tu non hai nulla da invidiare ai grandi poeti che citi e di cui ti circondi! Ti segnalo ancora " Imitazione " di Giacomo Leopardi che ti piacerà moltissimo. La studiai già in seconda elementare! Mi hanno sempre affascinato le foglie caduche mia madre le raccoglieva da terra a volte e le custodiva religiosamente nei libri. Mi diceva però di non calpestarle perché forse potevano soffrirne o comunque anche se morte, per rispetto.... Ancora oggi sebbene molto in là con gli anni e malferma , chiede a me una foglia d'autunno, la sua stagione preferita..... Grazie per avermi fatto sognare.....💖💖 La poesia la troverai fra le mie preferite. Un abbraccio 😘

Recensore Master
03/10/20, ore 17:29

Buona sera,
la vita è un ciclo, così come questa tua poesia ci ricorda ^^ nonostante tutto, è naturale.
Ora ci saranno nuovi colori...

Recensore Master
02/10/20, ore 18:41

Cara Fenice,
E' molto bello questo tuo scritto. L' ho letto varie volte e ad ogni rilettura ne ho percepito un senso poetico sempre più grande, cioè "in crescendo". Chi se non un poeta vero potrebbe scegliere proprio queste tue parole?! Proprio le immagini che ci hai regalato tu? Sinceramente... le "mille persone che si sono appoggiate al tronco dell' albero", con le loro emozioni e i loro sospiri... perfino quelli "più segreti"!!! Notevole!!! E che dire di quella foglia che "è stata piena di vita, ha raccolto il calore del sole, la rugiada mattutina, la carezza del vento"... Va bene... ti piace l' autunno, però tutto questo è assai di più di una semplice preferenza stagionale! La poesia che è in te, poi, come sempre accade ai poeti, ti porta ad abbracciare incondizionatamente conclusioni su cui altri avanzerebbero delle obiezioni... "La foglia sa accettare il cambiamento", scrivi con sicurezza... Sarà veramente così?! Per uno spirito poetico non turbato da macerazioni interiori: è così. "Una foglia caduta non è perduta, ma è entrata a far parte del tuo ricordo"... Ancora... si!!! Ahhhhh... quell' immaginare la foglia contenta, anzi realizzata, del lasciarsi calpestare dal piede umano... forse la licenza poetica più grossa! Brava! Lo scrivere richiede coraggio e una certa dose di temerarietà e tu, ormai, li sai usare entrambi.
Un affettuoso saluto

Recensore Master
01/10/20, ore 10:17

Cara Fenice, l'autunno è la mia stagione preferita, un anno si chiude, è tempo di bilanci, di caldarroste, nebbia, inaspettati giorni di sole tiepido, funghi fritti e una dolce nostalgia che si arrampica sul cuore per qualcosa che non si riesce a definire. Molto bella, brava.

Recensore Junior
30/09/20, ore 18:16

Cara Elena, ho letto questa poesia tutta d'un fiato, trovandola estremamente femminile e delicata.
Hai la capacità di portare in un'altra dimensione attraverso la tua penna.
Dovremmo prendere ispirazione dalle foglie, loro che non hanno possibilità di proferire parola ma che sono vive ugualmente, loro che semplicemente colgono il loro ciclo di vita senza obiezioni.
Noi che abbiamo possibilità di parlare, tendiamo a farlo attraverso lamentele continue, senza pensare a quanto naturale e leggera possa essere la vita se vissuta come dev'essere.
Ottimo lavoro, bellissima poesia.
Un caro abbraccio, Bea.

Nuovo recensore
30/09/20, ore 17:05

Cara Fenice,preferisco la citazione di Guerra alle altre.Ti ho letto come si legge un santino in religioso e assordante silenzio.Sono pensieri che nostro malgrado escono a forza dal cuore,dalla mente,dai ricordi.Saranno complici anche le foglie,specie quelle larghe,ma quando si offrono a terra al tuo passaggio tu capisci per istinto che non sarai mai solo nella vita,mai.Allora ti troverai a sorridere quasi come un ebete e dirai a te stesso che vale la pena vivere,comunque essa sia.Un abbraccio.Attenta al virus.
Pasta 30/9/2020

Recensore Master
30/09/20, ore 11:32

Ciao Fenice. Dall'ultimo scritto dove ci facevi immergere nel passaggio dall'estate all'autunno, adesso ci fai addentrare in quest'ultimo in modo delicato mediante le tue parole. Il punto di vista in seconda persona permette di identificarsi ancor di più con questa malinconica stagione. Molto belle le citazioni all'inizio, quella celebre di Ungaretti non poteva mancare e quella che mi è piaciuta di più è la prima, rispecchia molto la mia anima. Ben rappresentativa l'immagine scelta. Bello il gioco di parole all'inizio fra "colori " e "calore. " Quello foglie cadute a terra hanno per ognuno di noi un significato e condivido molto la tua visione. Le foglie sanno quel che di profondo provano le persone, suggestivo il finale dove, dopo la loro caduta, entrano a far parte dei nostri ricordi. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 30/09/2020 - 11:33 am)