Recensioni per
A Lion in Autumn
di pampa98

Questa storia ha ottenuto 22 recensioni.
Positive : 22
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/10/20, ore 08:01

Ciao Pampa, innanzittuto sono contenta che anche tu ti sia lanciata nella folle impresa del Writober, ma sei un'autrice prolifica quindi non mi aspettavo ti saresti tirata indietro di fronte alla sfida (un po' come il nostro Jaime in questa storia). 
Questo backstory ci riporta all'infanzia/preadolescenza dei tre leoni, dove ti sei soffermata però, più che sulla relazione di Jaime e Cersei (la cosa, diciamo, più nota di questo periodo temporale), sul rrapporto tra i fratelli; e, ancora, più che sul rapporto tra i fratelli, su Jaime stesso - sulla sua voglia di mettersi in gioco, sulla sua impulsività, sull'amore per il rischio e sulla ricerca spasmodica della libertà.
Cersei emerge benissimo sia nel suo timore di perdere Jaime sia nel suo dirgli apertamente che sta facendo una sciocchezza, e soprattutto forse nelle sue battute pungenti ai danni sia di Jaime ("hai perso contro un bambini di cinque anni?") e ovviamente Tyrion (il gioco sul significato doppio della parola "grande"). Tyrion è invece un autentico tesoro e ho trovato canonicissimo che lui anche a cinque anni abbia battuto in astuzia Jaime (anche se non sappiamo di preciso i termini di questa scommessa). Ho visto dunque molto dei caratteri futuri e delle dinamiche che conosciamo in questa storia - non manca neanche la paura verso Tywin che a Jaime fa più paura di un rischio, forse della morte stessa lanciandosi da una scogliera.
Bell'inizio e buona scrittura per questo mese! Spero di poter proseguire la lettura della raccolta. Un bacio!

Recensore Veterano
01/10/20, ore 20:58

Ciao!
Eccomi qui a leggere e commentare questa tua prima storia della raccolta per il Writober.
Questa storia è ambientata nel passato rispetto alle vicende che conosciamo del Trono di Spade, quando i tre fratelli Lannister sono ancora dei ragazzini.
Per la precisione, ci parli della famosa volta in cui Jaime si è tuffato dalle scogliere di Castel Granito. È un episodio che, come molti del loro passato, ci vengono semplicemente accennati tramite conversazioni tra i personaggi, ma su cui la narrazione non ci è molto soffermata.
La tua storia si apre con Cersei che si sta recando verso la camera di Jaime alle prime luci del mattino. Con sua enorme sorpresa, non appena giunge alla porta della stanza, vede suo gemello uscivi insieme a Tyrion, entrambi ridacchiando.
Immagino che in quel momento Cersei abbia provato tanta gelosia e rabbia: erano anni che lei e Jaime era stato imposto di dormire in due ale diverse del castello, proprio perché così non potessero “dormire” insieme, mentre Tyrion aveva libero accesso alla stanza del fratello maggior. Penso che era qualcosa che non avrebbe mai buttato giù a prescindere, ma, visto l’odio che provava per il fratello minore, questo viene solo accentuato maggiormente. In più, immagino che non le faccia proprio piacere vedergli ridacchiare in quel modo: è comunque segno di una complicità tra i due fratelli che va sempre più ad accrescersi e ha comunque paura che questo possa minare il suo rapporto con Jaime.
Incuriosita, Cersei decide di raggiungere i suoi due fratelli per scoprire che cosa fanno.
Tyrion è di una dolcezza infinita: è un bimbo di soli cinque anni e ancora non riesce a capire che sua sorella lo odia, tanto meno il motivo per il quale lo fa, quindi si rivolge a lei una maniera veramente carina, e non con il sarcasmo di quando saranno adulti.
È un bimbo che ancora non sa che è proprio Jaime l’unica persona che gli vorrà veramente bene in famiglia e che cercherà sempre di proteggerlo.
Infatti, in questo preciso caso, gli ha fatto vincere una scommessa che avevano fatto e ora deve subire una penitenza. È davvero carinissimo da parte sua lasciar vincere il suo fratellino, anche se questo significa dover fare un tuffo di trenta metri dalla scogliera. Mi piace anche che ha tante parole gentili per lui, arrivando anche a dire che da grande diventerà il cervellone della famiglia.
Ovviamente il termine “da grande” fa ridacchiare Cersei: in primo luogo, essendo Tyrion effetto da nanismo, anche da adulto non sarà mai “grande”, ma sarà di basta statura, in più, la sua speranza più grande era che suo fratello più piccolo morisse in giovane età.
Fortunatamente Jaime le fa notare che è acida, ma la invita comunque ad andare con loro perché si sarebbero divertiti.
In un primo momenti, solo Cersei pensa che l’idea di tuffarsi dalla scogliere è da pazzi. Effettivamente la ragazzina aveva ragione visto che basta un nonnulla come una folata di vento per farti variare la direzione e cadere senza le rocce, senza conta che potrebbero essercene di sommerse sott’acqua che non si possono vedere dall’altro. Senza contare che l’impatto con l’acqua fredda può essere tremendo e si può correre davvero il rischio di affogare.
Come comprendo la preoccupazione di Cersei per il suo gemello, comprendo anche perché Jaime voglia compiere un gesto del genere. È un ragazzo che, fin dalla nascita, è stato cresciuto per essere l’erede di Castel Granito, per essere a capo della famiglia più ricca del continente e a sempre sofferto molto per questo enorme peso che hanno messo sulle sue spalle (non mi dilungo sul fattore studio e dislessia perché sai perfettamente come la penso visto che ne abbiamo ampliamente parlato). Immagino che per lui pensare di tuffarsi da una scogliera alta trenta metri gli procuri una scarica di adrenalina che lo faccia sentire vivo come mai in vita sua. Per una volta, finalmente, riesce a sentirsi finalmente libero. Ne sente così tanto il bisogno che pensa che morire possa essere anche considerato un equo scambio.
Alla fine Cersei è così ostinata a continuare a dirgli che andrà a sbattere sugli scogli e che comunque l’acqua è gelata, da iniziare a far preoccupare anche Tyrion.
È troppo carino il bimbo che cerca conferma dal fratello maggior sul fatto che non morirà e Jaime è davvero di una dolcezza infinita a dirgli che non può accadere perché lui è immortale (magari fosse realmente così). È proprio il fratello maggiore che ogni bambino si meriterebbe.
Naturalmente Cersei continua a ripetere che è un bugiardo e si romperà la testa, quindi Tyrion inizia a preoccuparsi ancora di più.
Jaime, però, non vuole assolutamente sentire i suoi fratelli e, dicendo loro che gli vuole bene, prende la rincorsa e salta dalla scogliera.
Fortunatamente il tuffo va alla grande e, a parte il dover costatare che l’acqua è veramente fredda, non si è fatto neanche un graffio.
Quindi, felice, inizia a gridare in direzione dei fratelli per far vedere loro che aveva ragione, che non c’era niente di cui aver paura e che non si era fatto nemmeno un graffio.
Peccato che Cersei aveva approfittato del tempo da lui impiegato per tuffarsi e tornare in superficie per correre al castello e chiamare loro padre. Non so come Jaime non si arrabbiato con lei e non abbia trovato un modo per fargliela pagare, visto che, come sappiamo, Tywin si arrabbierà molto con lui, perché “i Lannister non si comportano così.”
Il ragazzo prova a chiedere al fratellino come mai non ha fermato loro sorella, ma penso che abbia fatto bene a non farlo che chissà che cosa gli avrebbe detto o fatto Cersei.
Alla fine Jaime decide di godersi un po’ l’acqua e quel momento di libertà mentre aspetta che Tyrion gli riporti i suoi vestiti, certo che tanto non potrà fuggire all’ira paterna.
Ho trovato questa One Shot davvero molto carina. È sempre piacevole vedere i tre fratelli Lannister ragazzini, quando, sì, magari c’era qualche antipatia di fondo, ma almeno non cercavano un modo subdolo per farsi fuori tra di loro.
Mi è piaciuta molto quest’interpretazione del tuffo di Jaime come un segno di libertà, un modo di sentirsi finalmente vivo in una vita dove, già da ragazzino, tutti avevano già delle grosse aspettative su di lui.
Se “il buongiorno si vede dal mattino” e tutte le One Shot saranno così, penso che sarà davvero un piacere seguire questa raccolta.
A prestissimo,
Jodie