Recensioni per
Granny
di reggina

Questa storia ha ottenuto 39 recensioni.
Positive : 39
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/10/20, ore 19:20
Cap. 1:

Come sempre in ritardo, che tanto ormai cambia poco che si ano capitolo ordinari o straordinari… ma sai che il Writober (per quanto riesci a tirare storie fighe e che amo) mi fa un po’ antipatia perché devo recensire giornalmente, seh e quando? Infatti inizio che tu già sei a cinque storie pubblicate. Molto ottimo! Ma ci riuscirò (forse) a recuperarle tutte, almeno ci sto provando.

Dunque iniziamo: felice di averti suggerito i personaggi su cui scrivere quest’anno, perché oltre al fatto che amiamo nonnina e Julian, credo che su di loro ci sia ancora molto di non detto (che per forza di trama non hai potuto amplificare in Dark Paradise) per questo motivo ti ho proposto di scrivere su di loro, perché penso che sia l’occasione perfetta per svilupparli ancora di più – oltre al fatto che per quel simpatico lì avremo altro tempi ed altri progetti! ;P

Il momento in cui Julian accetta di operarsi è sempre un momento molto particolare – nonostante tu lo abbia narrato ormai ventordici volte – ogni volta mi emoziona come fosse la prima che lo leggo, inevitabilmente i pensieri del nostro Baronetto corrono a tutti quei “se” che comportano i pro ed i contro dell’intervento, intersecandosi alla perfezione con tutte le paure, le angosce ed i pensieri i un ragazzo – un bambino sarebbe meglio dire – che è cresciuto troppo in fretta… (poi vabbè, stando alle tue storie ci sarebbe da aprire la parentesi “genitori dell’anno” ma te la risparmio, che tanto la conosci benissimo) inevitabilmente il nostro Julianino si trincera dietro al suo muro invalicabile fatto di pensieri, ansia, angosce e paura e l’irritante fastidio di esser una cavia da laboratorio, che a questo punto diventa quasi piacevole se paragonato al resto; mi piace la frase: “Il bello dei pensieri è che nessuno può vederli o toccarli.”

Ma forse non è così in questo caso, c’è una persona che ha il potere divederli, toccarli e farli uscire fuori e quella persona non poteva che esser la nostra nonnina preferita, che con la sua empatia, il suo carattere esuberante ed anche la sua saggezza, il suo spirito di osservazione – anche se a volte sembra non abbia – ed il fatto che sia rimasta un’eterna Peter Pan le danno questo potere di avvicinare l’animo del nipote e scavare al suo interno fino a far uscire quel mostro cattivo, perché oltre al fatto che lui stesso ha allontanato tutti appena scoperta la malattia, non tutti sarebbero stati in grado di aiutarlo e capirlo come la nonna. <3

"Non trasformare i tuoi pensieri nelle tue prigioni, Julian! Ho un metodo infallibile per scacciare quelli brutti!" questa è la frase che racchiude tutto il significato della storiella, proprio degna di nonna e credo che nessun altro avrebbe potuto dirglielo con una tale naturalezza; inoltre è verissimo, metter per iscritto i brutti pensieri e le paure è un metodo infallibile per cacciarli via, ancora di più se gli dai fuoco! <3 Adoro, letteralmente, l’ultima scena me li vedo davanti nonna e nipote che, in perfetta sincronia e simbiosi, danno fuoco a quel pezzetto di carta finché non diventa cenere – hai creato una bellissima immagini di entrambi e del loro meraviglioso rapporto che porterò sempre nel cuore, sappilo! <3

Amy

Recensore Master
03/10/20, ore 20:12
Cap. 1:

Il rito di distruggere i cattivi pensieri dopo averli depositati su carta. Un “trucco” vecchio e strausato che però a volte riesce a dare un po’ di sollievo.