Recensioni per
La notte in cui le stelle videro la montagna camminare
di Red Drago
Forte, intensa, brutale. Uno stacco da quello che leggo di solito di tuo, ma che rappresenta un fatto terribile accaduto veramente, e non si può far meglio che onorare i morti innocenti, le vite spezzate da una Madre Natura che spesso è spietata nel mietere vittime, anche tra la sua prole purtroppo. |
Buongiorno, |
Carissimo Red Drago questa poesia è un pugno nello stomaco, tutte quelle vite distrutte sacrificate all'altare del Dio denaro. Solo le stelle assistono ma non possono intervenire, sei sempre decisamente molto bravo, grazie per questa testimonianza. |
Ciao Red, intenso e interessante questo tuo scritto che pare prendere un taglio quasi giornalistico, nel quale, con precisione, ci fai assistere al disastro che si sta compiendo e a cui nessuno ormai può porre rimedio. Qualcuno sapeva, aveva fatto sentire la sua voce che è rimasta inascoltata vedendo compiersi una tragedia di dimensioni epocali. Solo le stelle mute erano e mute sono rimaste sulla desolazione che ha portato via centinaia di persone, alle quali è stato negato un futuro e delle quali pochi si ricordano che non siano i famigliari. Una generazione che avrebbe potuto fare molto e che è stata livellata dalla cupidigia dell’uomo asservito al profitto tanto da non tenere in considerazione la vita delle persone. Quando tutto si è compiuto, forse gli occhi dei superstiti non avevano più lacrime per piangere su tutto quel fango che era colmo del sangue dei propri cari. Grazie per aver riportato questo evento all’attenzione dei lettori con queste tue righe. Un caro saluto. |
La tragedia del Vajont. |
Red,Red nella mia storia umana quella orribile tragedia.Tu l'hai tirata fuori con un taglio narrativo di primissimo livello.Sapevano nella zona che la tragedia poteva sopraggiungere da un momento all'altro ma hanno lasciato che scoppiasse comunque.Ne hanno di recente parlato,solo parlato.Ed ora la tua poesia con la mia recensione.Quindi due contro...tutti.Ti abbraccio,bravissimo. |
Una tragedia annunciata, denunciata più e più volte dal grandissimo Mauro Corona, che in quei luoghi è nato, che mai ha dimenticato, che ha scritto, per tramandare ai posteri l'incoscienza, la perfidia, la follia umana. |