Ti ammazzerei. Per il semplice motivo che non volevi pubblicare!
L'ho letta tutta d'un fiato, con la vista che al finale era sbiadita, perchè avevo gli occhietti umidi, intrisi di una dolce, triste commozzione.
E' una storia dura, realistica, severa, che mette due tipi di amore a confronto: quello innocente, platonico, che ti assorbe completamente e poi al momento della sua confessione diviene un incubo, che al rifiuto ti distrugge e ti porta a gesti drastici; e poi un altro tipo d'amore, quello maturo, silenzioso, privo di egoismo, che porta chi ama ad essere masochista nei confronti di se stesso.
Hai caratterizzato benissimo Kyle, la sua psicologia mi ha catturato e la narrazione dal suo punto di vista l'ho semplicemente adorata, perchè è lui, ma diverso, un Kyle Broflovski che viene svegliato dal suo innamoramento, che gli fa vedere il mondo in modo diverso; l'amore che lo illumina e lo libera, anche se in modo crudele.
Le risate e gli insulti sono state le pedine necessarie da sacrificare per Eric, per proteggere il suo inconsapevole Re, per scuoterlo dentro, anche a costo di fargli male; in fondo è proprio lui che lo conosce meglio di tutti, che sa che Kyle Broflovski non muore per il dolore, anzi, lo svuota forse ma lo sveglia e gli dà coraggio. Kyle ovviamente non potrà mai capirlo e saperlo, è furioso e distrutto, ma è proprio la rabbia che gli dà forza per gesti estremi, questa è la cosa che lo rende più IC, questa è la cosa che non lo fa essere il classico prototipo di uke, che non lo rende una femminuccia. Hai parlato di OOC, ma io non lo vedo proprio, anzi il contrario e mi fa piacere soprattutto perchè nella nostra fanfiction sono io a gestire Kyle, arrivi tu con una one-shot e mi fai rimanere senza parole per la sua perfetta caratterizzazione, sembra quasi che il tempo della narrazione in POV sia uno scavo all'interno della sua personalità, la quale -dal mio punto di vista- si sposa bene con la canzone degli Iron su cui tu hai scritto una storia perfettamente pertinente.
E ora veniamo all'amara scena di cui Kenny è testimone. Quella è la goccia che fa traboccare il vaso, la freccetta che centra il suo bersaglio, dritto, al cuore sensibile a certe tematiche, a scelte coraggiose, mature, di cui molti esseri umani per il loro dannato egoismo mai sceglierebbero. Eric appare davvero vuoto, non come Kyle. Lui non ha rabbia, non gli rimane altro che l'amara consapevolezza della solitudine, non una solitudine qualunque, ma quella data dalla perdita della persona più importante. Ho amato davvero questo Eric maturo più di quanto appare, più di quanto sia credibile; nonostante si dà del vigliacco ha fatto qualcosa di estremo e coraggioso anche lui, anzi, direi soprattutto lui. Ma questo è parte del suo fascino, no?
E infine, con una sigaretta che si accende per lasciare un sapore davvero amaro in bocca si conclude la storia, lasciando a noi la stessa sensazione e quell'affermazione che diventa una domanda per l'incertezza, incertezza data dall'esser sentimentalmente coinvolto, con una mente più lucida -conoscendo lui perfettamente Kyle- sa che tornerà, e qui c'è quello spiffero di speranza che lascia il finale un po' aperto, come io apprezzo.
Che dire? A parte la struttura di alcune frasi che non nè stata di mio gradimento, questo è un capolavoro di emozione, che porta a riflettere su quello che gli occhi non vedono. |