Ciao.
Questa storia è da un po' nella mia lista di quelle "da recensire", e finalmente mi sono ritagliata un paio di minuti per farlo davvero.
Non ho mai pensato che Remus e Andromeda potessero essersi frequentati, quand'erano giovani e ovviamente tramite il loro legame comune, Sirius. Ho sempre dato per scontato che Andromeda si fosse allontanata un po' da tutti e si fosse tenuta fuori dal conflitto magico durante la Prima Guerra Magica. Questa tua versione mi ha incuriosito e affascinato. Trovo molto piacevole l'idea di questo passato tra loro, fatto di ricordi più o meno duri, più o meno leggeri, perché ha saputo creare una specie di affinità e di sottile complicità di sottofondo che li porta a capirsi con uno sguardo, con una sola battuta.
Certo, Andromeda guarda a Remus con occhi maturi, con gli occhi di una madre che per amore della figlia, così come è stato prima per la fiducia riposta in Sirius, accetta nella sua casa un uomo che di certo non rispecchia quelli che potrebbero essere gli standard che qualsiasi madre ha sul marito della figlia. Ed è una donna che di quell'antica complicità non sa che farsene ora che quell'uomo ha ferito la sua bambina, ora che ha deluso lei, lei che si è fidata non soltanto dell'amore della figlia ma anche del ricordo di un ragazzo coraggioso, un certo tipo di uomo che va oltre la natura di lupo mannaro. Andromeda conosce le difficoltà e le sofferenze di un amore ostacolato, di un amore proibito, di un amore che si erge sopra pregiudizi del mondo. E lei vive ancor oggi quell'amore nonostante le cicatrici accumulate sulla pelle, nonostante i sacrifici fatti, e forse è proprio per questo che non può accettare che Remus si faccia intimorire da questo. Ciò che mi è piaciuto è la forza dei Black che si sprigiona da ogni suo poro, da ogni suo gesto, dalla sua immobilità, dal suo sguardo, dalle sue poche parole. Andromeda ha smesso i panni di quel nome, ma non ha perso l'anima nobile, austera, spietata. Quell'aura che ora si ammanta dei suoi diritti e doveri di madre.
Mi è piaciuta molto la frase iniziale, quella dove descrivi il mantello di Remus. Il fatto che dici "e forse anche infangato" mi fa pensare a quanto poco in quel momento importi a Remus delle condizioni del suo aspetto. Finalmente, ha dato un ordine alle priorità, non preoccupandosi più delle sue paure, ma curandosi solo di quell'amore che sente di voler tenere tra le braccia. Paure che comunque non lo abbandonano e minacciano di fermarlo ancora una volta. E l'intervento di Andromeda, che gli impedisce di retrocedere per l'ennesima volta e lo mette davanti all'ultima possibilità mi è piaciuto molto. Questa donna che prende in mano la situazione e lo affronta, e lo costringe ad affrontare i suoi tarli, senza pietà, è una donna che dimostra i segni del dolore e la tempra di chi si è forgiata attraverso scelte difficili.
Mi è piaciuto il paragone tra Andromeda e Sirius, anche se credo che Sirius non avrebbe affrontato con un portamento tanto dignitoso e controllato l'amico; credo che Sirius gli avrebbe abbaiato contro, lo avrebbe preso di peso e lo avrebbe scaraventato dentro, buttando via la chiave di casa. Sirius avrebbe scelto per lui, mentre Andromeda ha la sensibilità di chi comprende, e non per questo lascia vie di scampo.
L'altra frase, il dialogo di Remus e Sirius, è stata una vera pugnalata al cuore. Ho trovato molto IC sia la risposta di Remus, che cerca di sorvolare sulla questione, sia l'imbeccata sarcastica di Sirius, insistente e provocatoria.
Il finale, con Tonks che, emozionata e più che pronta a perdonare l'ho trovato perfetto. Perfetto per il personaggio di Dora, che io ho sempre percepito come una giovane che ama follemente e senza riserve, forse un po' in maniera cieca, ma sicuramente totalizzante. Mi è piaciuto molto questo finale dolce e struggente, che distende le anime, e scioglie finalmente i cuori pronti ad amare senza più riserve. Remus finalmente cede a quell'amore che Tonks a preservato per entrambi.
Le uniche cose che mi permetto di segnalarti sono un mio personale dubbio, legato al primo scambio di battute a destra (sono sempre Sirius e Remus a parlare? E se si chi sono quei "due" che uno dice che proteggerà? io, in realtà, a un certo punto ho pensato che potessero essere Teddy Tonks e Andromeda, il che darebbe un senso più profondo a questo scontro sulla soglia della porta tra Andromeda e Remus; ponendolo davanti a quell'ultimatum, Andromeda sta proteggendo entrambi, sia sua figlia sia il marito di lei, togliendo a Remus la possibilità di un'altra via di fuga, lo costringe ad affrontare le sue paure e soprattutto a batterle. Boh, sicuramente avrò preso la tangente, come mio solito, però non mi dispiacerebbe questa interpretazione. Poi mi dirai tu, se vorrai, il vero significato di quelle due battute iniziali, e soprattutto i loro pronunciatori) e questa frase in cui c'è una piccola svista.
Vuole che sappia che nell’unica parte ancora viva suo cuore, c’è solo spazio per sua figlia. -> del suo cuore
Lo stile è molto semplice, ma ho apprezzato la struttura e l'inserimento di questi due piccoli flashback, fatti solamente di battute, che hanno equilibrato un testo molto descrittivo-introspettivo, creando davvero un ottimo equilibrio.
Per il resto, rinnovo il piacere per aver letto questa piccola storia.
A presto! (Recensione modificata il 23/01/2021 - 11:22 pm) |