Recensioni per
The Very Best of Times [traduzione di T'Jill]
di Moranion
Lo adoro. È poesia vera. Lo rileggerò altre mille volte solo per assaporare ogni dettaglio. Grazie |
Ciao che dire un capitolo bellissimo è già il mio preferito!!!😍😍😍 |
Giuro che stavo per massacrare john quando ha detto che era una follia quello che pensavo Sherlock e così indirettamente lui. In quella conversazione era chiaro come il sole che Sherlock stava dicendo amo te quindi amo lei perché tua estensione, e il capitan tontolone cade sulla buccia di banana. 🙄 |
Ciao, che dire... un capitolo bello corposo, ma avendo visto l'originale (e pure letto nel frattempo, ma solo perché di recente non so più aspettare i finali delle storie) e sapendo quanto è lunga quella OneShot in effetti non potevi fare altrimenti. Personalmente amo molto di più i capitoli lunghi e corposi, quindi questo è stato un vero invito a nozze. E poi la maniera in cui il rapporto tra Sherlock e John si evolve, non senza problemi, mi è piaciuta davvero moltissimo. Si passa attraverso un incomprensione, che diventa un litigio vero e proprio e nel quale è più che evidente che Sherlock sia molto più che arrabbiato, il suo essere ferito viene fuori molto bene attraverso la sua reazione fisica, fatta di occhiate, dell'espressione fredda che ha quando interroga qualcuno, e che mai ha rivolto a John... ma è fatta anche dei suoi silenzi. Quando Sherlock non dice nulla e si trincera nella propria stanza, è allora che John capisce che c'è qualcosa che non va. Lo sa, ma quasi si rifiuta di ammettere quella che è la ragione, ma solo perché la ragione vera ha a che fare con lui. Soltanto per questo motivo, come gli ricorda Mary però (sempre grandiosa devo ammetterlo), John sa benissimo cosa ha detto di tanto male d'aver ferito Sherlock in questo modo. E quindi un po' cerca di riparare, ma quando finalmente si parlano, ecco che qualcosa esplode con ancora più forza e vengono fuori i veri problemi. L'abbandono è il sentimento più forte che viene fuori dal loro litigio in cucina. Quello che John ha subito quando Sherlock si è finto morto, e che ancora brucia. E quello che Sherlock ha sentito su di sé ogni volta che John se n'è andato da casa. L'analisi di Sherlock riguardo il fatto che Baker Street è solo un posto in cui dormire, un luogo di passaggio ma da non chiamare casa, è una deduzione brutale. Fondamentalmente errata, perché sappiamo che Mary stessa ha notato che John chiama "casa" proprio il 221b di Baker Street. Sbagliata, ma comprensibile perché agli occhi di Sherlock sembra proprio che ogni donna, ogni occasione sia buona per andarsene, salvo tornare quando le cose vanno male. Sherlock è ferito e tutta la sofferenza che Mary aveva sottolineato all'inizio del primo capitolo, è tornata in maniera prepotente, insinuandosi tra di loro. John diciamo che non ha più tempo per raccontarsi delle scemate, è l'ora di agire e infatti finalmente lo insegue e finalmente racconta la verità. La ragione del divorzio con Mary, i sentimenti che prova per lui... mi è piaciuto molto il modo in cui l'autrice ha descritto ciò che sta attorno a John e Sherlock. Questa Londra sotto Natale, con la neve che inizia a cadere, i corvi lontano che prendono il volo... molto suggestivo devo ammetterlo. E poi quelle parole, pronunciate da John. La parola amore che viene fuori, riecheggiando come il colpo di un fucile. Ho adorato poi la reazione di Sherlock, sconvolto e allibito, senza più parole, davanti a una verità che non si aspettava. Il suo essersi esposto con John, il non avergli detto propriamente che lo ama, ma aver portato il discorso sul "Non sono gay" erano un'ammissione troppo grossa perché John non la cogliesse. E Sherlock se n'era reso conto, anche per questo se n'è andato sbattendo la porta, forse non riusciva a sopportare il discorso di John, il suo rifiuto. Ed è questo che si aspetta da John su quella panchina, parole consolatorie in cui viene fuori che niente cambierà davvero tra di loro, che è lusingato, ma non è gay... Pur non avendo mai affrontato un discorso simile, Sherlock sembra conoscere il copione a memoria. Eppure viene smentito, si sbaglia un'altra volta. Insomma, la dichiarazione ha poco di romantico, ma ha in sé quella schiettezza molto sincera e liberatoria, come di uno che si libera finalmente di un peso opprimente. |
Ok l'ultima scena di questo capitolo mi ha fatto letteralmente sciogliere....😍 E ora rispondo alla tua domanda. Quanto ti odio?! "Tanto"... In realtà non è vero ti adoro, so che è colpa dell'autrice originale. Non potete lasciarmi così ogni volta! 😭 No, vabbè vi perdono perché so che al prossimo capitolo ne sarà valsa la pena aspettare. Bye! 😘 |
Ok, eccomi a recensire l'ennesima tua traduzione... Non potevo non farlo. E quindi mi ritrovo qui alle 2 di notte dopo aver letto questo due primi capitoli d'un fiato a dirti che sono spettacolari. Colpi di scena, un sacco di fluff e devo dire che in alcuni punti ho fatto fatica a trattenere le lacrime... 😍 Niente, ti saluto per ora. Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo! Alla prossima bye! 😘 |
Sembra quasi che le braccia di Sherlock gli si avvolgano di nuovo intorno, e John improvvisamente capisce cosa significa quando si muore per qualcuno. Ha messo mille volte in pericolo la sua vita per il bene di Sherlock, ma questo è diverso. Vuole avvolgergli attorno gli arti e la vita, affondargli le unghie nella pelle e vivere il resto dei suoi giorni aggrappandosi a lui e senza lasciarlo andare, anche nel dolore della morte. |
Ciao, quanto ti detesto???? Da uno a dieci???? Non sai nemmeno quanto😂😂😂😂😂😉😉 comunque finalmente john ha capito anche se ci è voluto mary a fargli aprire gli occhi !! |
Ciao, finalmente sono riuscita a leggere la tua nuova traduzione. Credo di averla anche vista, ma non l'avevo mai letta perché la tipologia di storie in cui Mary fa da "cupido" a John e Sherlock non sono tra le mie preferite. In italiano le leggo anche, ma diciamo che non mi metto a leggerle in inglese ecco. Di conseguenza non l'avevo mai letta. I regret nothing, ovviamente, ma devo ammettere che la storia è carina. Fino a questo momento direi che la presenza di Mary e la sua richiesta di divorzio sono elementi ragionevoli, l'autrice non ha tirato in ballo atteggiamenti poco credibili. Se poniamo la teoria che Mary voglia divorziare da John perché questi è innamorato di Sherlock, allora un atteggiamento così ci sta. Mary è anche una donna molto spiccia e pratica, i suoi atteggiamenti di dolcezza sono per lo più rivolti alla bambina (che non capisco davvero perché si chiami Mila...), quelli che inveve rivolge a Sherlock e a John hanno delle sfumature diverse. Lei è molto più rude in certi comportamenti, quasi ruvida. Non è una che le manda a dire ecco e infatti non si trattiene dal mostrarsi sconvolta per la separazione da John. Sarebbe stato impensabile il suo prenderla sul ridere e il suo mostrarsi forte e distaccata, al contrario si fa vedere distrutta non solo dal dolore per la serparazione, che John si è lenito grazie alla presenza di Sherlock, si mostra amareggiata per quello che è successo e per l'idea forse di avere anche un po' fallito. Mary però non va oltre a spiegarsi e quindi quelle che restano sono per lo più impressioni. Come dicevo, le sue reazioni sono verosimili con questo contesto e per me è un elemento importantissimo perché quando si scrive una storia di questo tipo, è facilissimo cadere in cose poco credibili o tirate. Ecco, forse una cosa del genere nella serie non sarebbe mai potuta succedere, ma se ci mettiamo un "what if" grande come una casa, allora... |
Mi piace moltissimo e apprezzo molto il personaggio di Mary,non la sopportavo molto per cui spero di poterla rivalutare con questa storia. È molto dolce ed è proprio nel tuo stile e spero francamente che non sia la tua ultima traduzione perché mi sono molto affezionata a te e ai tuoi lavori! A presto |
Se metto una fila di cuori mi bannano, comunque hai capito. Si strizza vagamente l'occhio alla freebatch? ;) No? va bene uguale. <3 |
A parte il nome sbagliato della bimba, la storia mi piace. Mi piace perché Mary è fedele al personaggio acuto e cmq positivo che è. Ama John, ama Sherlock e capisce che amarli vuol dire unirli e non separarli,anche se questo vuol dire essere loro amica e niente più per John. Non per colpa sua o altro, ma per John sarà sempre la numero 2. |
Sembra super bello! Mi piacciono gli scenari dove tutti i personaggi riescono ad essere felici, lo so che a volte le persone possono ritenerlo noiosi se nelle storie nessuno avesse un problema non ci sarebbe una stora... Lo so, ma amo che soprattutto nelle ff accade... E impensabile che si scriva un libro che abbia una storia così lineare o un film ma mi piace sapere che andrà tutto bene fin dal l'inizio e sarà solo un trovare il giusto posto a tutti, perché nella realtà non accade quasi mai. Quindi mi piace leggere questo genere di brevi storie dove non c'è dramma odio o taumi mi rilassano sono come una coccola calda dopo che sei stata tutto il giorno al freddo |
Mi piace proprio tanto. Adesso voglio proprio vedere come ne escono i miei due "mammalucchi" preferiti. Che meteorite li colpirà in testa per farli dichiarare? Li adoro. E questa storia mi fa rivalutare Mary, sempre che non sparisca... Come sempre grazie per aver condiviso con noi, sarei persa senza le tue traduzioni |
Ciao, oh la storia sembra interessante come sempre 😘😘🥰😉 eh già Mary stavolta ha capito subito prima di john. Lui e il detective sono una cosa sola❤ |