Ciao tesoro,
comincio da qui perché non saprei dove partire se no – dovevo studiare, ma sai come diventa la vita quando succedono le cose e non si ha la voglia di vivere davvero. Finisco che mi rifugio da te, nelle tue storie e nella tua Dolores.
Ormai credo che tu lo sappia e l'abbia capito, che sei indimenticabile e che ti verrei a leggere sempre, ogni attimo della mia esistenza. Crei universi che adoro sfiorare con gli occhi e sperimentare con l'anima. In particolare, amo perdermi nel modo in cui fai interagire i personaggi, la profondità che crei: Minerva e Dolores hanno tutta un'altra sfumatura qui, sono personaggi che hanno una storia ben delineata e un passato.
Si conosco in un momento preciso, in cui le mani di una professoressa salvano una studente brutta e così normale che sembra essere quasi inutile. Tutto, di fatto, la odiano, la scalfiscono con parole meschine, le ricordano quanto banale sia. E allora Minerva viene a dirle che in questa sua banalità c'è anche altro: c'è una ragazzina che ha bisogno di avere un amica e di conoscere un amore diverso. C'è una ragazzina che prende quattro biscotti, ama i gatti e ascolta: ascolta talmente bene che in poco i suoi voti migliorano e da banale diventa persino troppo brava, diventa in verità molto di più, persino per Minerva che la lascia entrare ogni giorno, che tiene il piatto nel suo cassetto.
E così vanno avanti, un'ora ne tira un'altra e diventano più di professoressa e studentessa, ma diventano amiche. Un'amicizia un po' grezza, perché non va così in profondità come si pensa, ma è tanto per sopportarsi e cercare di tirare fuori il meglio l'una dall'altra.
Solo che sono solo loro due, gli altri continuano a vedere un rospo, non vedono che è bella, non vedono niente: l'odio di fomenta e non è solo rivolto alle persone, ma anche alla scuola, complice di essere stata un luogo fatto di cose brutte. Solo Minerva si salverà, ma è proprio Minerva che in futuro le impedirà di essere distruzione e odio. Proprio Minerva, che è sempre stata scudo, diventerà spada e non sarà più cosa positiva.
Ah, come fa male a me e al mio cuore, come è tutto un cerchio che sai descrivere così bene. Le amo, le ho amate.
Finisco qui, ti ringrazio davvero tanto per averla scritta e, ti avviso, arriverò presto che ho adocchiato tante altre belle cose,
A presto tesoro,
Sia ❤

Ciao cara! Sono giusto in pausa pranzo, quindi quando ho visto che avevi pubblicato questa Dolores/Minerva sono dovuta passare. Allora, che dire! Ho un debole per le storie con un pensatoio e alla fine le massime di Silente, quindi non ho potuto fare a meno di apprezzare anche questa! Mi è piaciuto tanto il riferimento all'amore di Silente, al fatto che lui non era riuscito a vedere il male in Grindelwald ma poi è riuscito a sconfiggerlo. Dolores cambia nel corso dei momenti, da ragazzina impaurita diventa una despota che non perda niente a nessuno. Pensare che possa esserci un passato tra queste due è da una parte inquietante, ma dall'altro sei riuscita a dare una spiegazione e una giustifcazione al sangue amaro che scorre tra le due nella saga.
Bravissima, come sempre, anche nelle coppie più difficili e improbabili.
Un bacio
VigilanzaCostante
P.s: mi manca Alastor in tutto questo :(