Quando mi hai detto che eri stata presa da un'illuminazione creativa non pensavo che l'avresti condivisa con noi così presto. Così, quando ho letto il tuo nome sotto questa storia, sono stata davvero davvero piacevolmente sorpresa.
Ho pensato: bene, avrò qualcosa da fare in questo orrendo lunedì in cui odio veramente tutto e tutti. E ti dirò, meno male che hai postato guarda.
Ti dico subito che hai veramente un bellissimo stile a immagini. Sei tanto brava a rendere visive le parole, le descrizioni, i colori, gli stati d'animo... sì, si vedono i colori delle persone e i loro stati d'animo in quello che scrivi ed è una cosa che mi piace veramente un sacco.
Sai, leggere questo primo capitolo mi ha fatto pensare ad un film che vidi tanto tempo fa, si chiama Broken. E' un film Indie di Alan White... in realtà la trama non c'entra niente, più che altro per le atmosfere. Sai quelle storie in cui ci si trascina a stento, in cui è proprio difficile riuscire a vedersi bene nel mondo. Ecco, mi ha fatto pensare molto.
Io trovo che l'idea sia molto originale e trovo anche che questo primo capitolo renda perfettamente l'idea di chi è Sana adesso, di cosa senta o non senta, per meglio dire, di che ruolo abbia Naozumi e di come la sua indole fuggitiva riesca comunque sempre a fare capolino in ogni situazione. Una cosa ho apprezzato molto, che tinge di dramma ancor di più la storia (io alla fine, amo i drammi ahaha soprattutto quelli psicologici) ed è il fatto che Sana ora, a differenza di lei dodicenne, a differenza della Sana del manga, sia consapevole di essere malata. O in qualche modo rotta, o priva per citare Naoz.
Mi piace perché la sua malattia funge un po' da filtro no, quindi se fosse stata ancora inconsapevole e convinta come nel manga originale, non si andava da nessuna parte e lei continuava ad essere la schizzata euforica ma con la faccia di plastica :D. Sai, in realtà io non amo moltissimo il modo in cui sia stata trattata quella parte nel manga. Mi spiego: penso che siano pagine molto forti, perché chi legge sa che si sta parlando di una malattia mentale (forse anoressia e depressione? Bo ehe) e proprio il sapere ciò ci permette di immergerci nel dramma, ma non mi entusiasmano molto alcune scene, alcune battute, alcune vignette... non lo so, non te lo so spiegare. Forse perché non ho mai conosciuto un dodicenne depresso e non saprei proprio come questi possa manifestarsi.
Vabbè, tutto sto giro per dirti che il modo in cui hai reso Sana in questo primo capitolo credo sia quasi perfetto. Poi vabbè, il titolo del capitolo mi tocca nel profondo del cuore, così come la scelta di chiamare il collega di Sana Nobu (<3<3).
Ora sono veramente curiosa di sapere tante tante cose, di seguito elencate xD:
Akito che brutta fine ha fatto in questi anni?
Sa che Sana fa questa vita?
Quanti grossi sono i suoi sensi di colpa per non essere riuscito a guarirla?
Cosa accadrà ora che la vedrà depressa alla fermata dell'autobus con la faccia spalmata nella pubblicità?
Spero che aggiornerai presto (giusto per condire la tua vita con un po' di ansia).
Ti mando tanti baci e continua così perché ovunque ti porterà questa storia, avrai una follower assicurata :)
Alex |