Premetto che a me le shippings (non canoniche) non piacciono. Sì, immagino di essere decisamente l'ultimo utente che potrebbe gironzolare su un qualunque fandom online, e in specie MDZS, che a quanto ho potuto leggere vive praticamente di quello, ahimé…
Pure eccomi qua. A godermi finalmente un raccontino che non sia a luci rosse scritto per mia gioia con una grammatica perfetta (posso rassicurarti che se questo è il modo in cui scrivi di solito non hai assolutamente bisogno di beta readers).
Ho letto molte cose, e onestamente rispetto a molte mie esperienza questo stile di scrittura non mi risalta molto agli occhi… è carino, chiaro e corretto, ma non raggiunge vette (a parte che avrei parecchio da ridire anche su quello della MXTX in generale, inversamente proporzionale alla sua invidiabile creatività narrativa, ma si tratta di cinese tradotto e non si può giudicare su una lingua come quella…). Però nella sua convenzionalità è comunque discreto e scorrevole, la lettura scivola senza intoppi fino alla fine.
A livello di contenuti, devo dire che la prima parte mi è piaciuta assai. L'analisi dell’infanzia di Xue Yang nella sua semplicità esprime bene quelli che potrebbero essere i pensieri di un bambino frustrato e abbandonato a se stesso in una società cinica. Forse la parte che ho preferito è stata quel: “Se ti avessero detto che un giorno non precisato qualcuno t’avrebbe mostrato amore senza chiederti niente in cambio, tu gli avresti prima riso in faccia e poi l’avresti ammazzato.”, non solo per gusto sadico ma anche perché non sopporta di sentire qualcuno parlare di ciò che lui ha sempre desiderato ma di cui lo ha privato un brutto trauma infantile.
Molto bella anche l'idea del taoista cieco (che se non sbaglio Daozhang XingChen era taoista più che buddista…) come “insegnante d'amore" tramite piccoli gesti quotidiani, che sono proprio il rimedio più efficace per curare le carenze e i traumi affettivi subiti da Xue Yang. Anche per questo trovo che, nonostante tu abbia esplicitato la shipping nelle note, in realtà non si possa completamente parlare di rapporto romantico, perché in realtà è tipico dei soggetti con carenze affettive scambiare per amore personale (quello che non hanno mai avuto e che quindi non riconoscono) gesti di semplice gentilezza incondizionata per gli altri.
Ultima parte sempre carina ma mi è piaciuta poco di meno perché ha insistito un po' troppo sul patetico. Funziona, perché Xue Yang effettivamente per tanti versi causa carenze affettive è rimasto sempre un bambino traumatizzato (piaciuto anche quel “Ho ancora tanto da imparare. Ti prometto che non lo farò più.”, spontaneo pensiero di un bambino che capisce di aver fatto male al genitore), ma un po' troppo esagerato il senso di abbandono. Va bene, ma esce un po' dal personaggio, Xue Yang è sì conflittuale ma non è uno che rimugina più di tanto sul male che fa, è più impulsivo e istintivo che meditativo (di solito non mi interessa la distinzione ossessiva tra IC e OOC, perché tanto ognuno avrà sempre un'idea soggettiva di tale personaggio, non possono essere davvero criteri di “correttezza” al riguardo… ma i personaggi sono la cosa migliore che sa fare quella web novelist cinese, basta una virgola per alterare i suoi capolavori di sfaccettature). Una cosa del genere mi sembra più appropriata per un personaggio come Jin GuangYao che per quel cane pazzo di Xue Yang.
In ogni caso, nel complesso, lettura gradevole, quindi bandierina verde confermata.
Adieu.
(Recensione modificata il 11/07/2021 - 04:58 pm)
(Recensione modificata il 11/07/2021 - 05:00 pm) |
