Recensioni per
Anche fragile
di Mahlerlucia

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/11/20, ore 17:44
Cap. 1:

Questo capitolo, che parla di oscurità personale mi piace, spero di poter entrare meglio nella storia.

Nuovo recensore
26/11/20, ore 15:07
Cap. 1:

Ciao! Sono un po' di giorni che non leggo storie su Efp e appena entro trovo questa meraviglia!

Bokuto e Akaashi sono i miei personaggi preferiti e credo che nell'anime debbano essere approfonditi un po' di più; in particolare Akaashi che a prima vista non sembra, ma ha un carattere molto complesso e ho sempre pensato che in realtà fra i due, non è Bokuto a supportare l'amico, ma il contrario.
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo.

A presto🌙

Recensore Master
26/11/20, ore 11:44
Cap. 1:

Povera stella, questa volta lo hai inguaiato proprio bene; si vede che è il tuo preferito.
Ancora non sappiamo quale sia la causa scatenante, o meglio, quale sua in particolare, ma basta addentrarsi nell’intrici di pensieri per capire che in realtà è un gruppo di eventi e situazioni che ganno portato Keiji a questo crollo: un padre assente, interessato solo a sé stesso, una madre che ha faticato non poco ad accettare l’omosessualità del figlio - il padre a quanto pare neanche ci ha provato -, un senso di inadeguatezza nonostante i continui buoni risultati, un lavoro estenuante e da ultimo la forzata assenza in momenti critici da parte della persona a lui più cara. Assenza che però è solo fisica; lo dimostra quel vocale un po’ sconclusionato ma caldo di un calore umano fortissimo che regala a Keiji un momento di pace e un sorriso che scalda il cuore.
Purtroppo i pensieri che si accavallano e attorcigliano sono troppi e la sensazione quindi è troppo sfuggente per avere presa salda sull’umore e sull’animo di Akaashi.
È interessante che sul famoso quadernetto ci finisca uno schizzo con due gufetti (la nostalgia per i giorni da pallavolista è un altro peso sull’animo di Keiji).
Trovo assolutamente azzeccato che un personaggio totalmente estraneo quale è questo padre, interessato solo al suo lavoro e a nient’altro, non abbia un nome, proprio perché è totalmente altro rispetto a suo figlio.