Buonasera cara, che piacere averti ritrovata nell’attività di scambio del gruppo del Giardino. Appena ho aperto il link ho visto Simpson.
I Simpson.
Da 30 anni con noi, non potevo e non avrei mai lasciato correre via l’occasione di leggere qualcosa su di loro, sono piacevolmente stupita sappilo, e non vedo l’ora di vedere come hai reinterpretato questa pietra miliare della comicità animata americana. Lascia perdere dubbi su cliché e OOC, in fondo si tratta di qualcosa portato avanti di qualche anno, quindi non ci si deve dare pena su come siano uguali i protagonisti; se sono cresciuti e maturati, sicuramente non possono essere uguali a quando avevano 8 e 10 anni, giusto? E per il resto, non è questione di cliché, ma di come interpreti le scene e le cose, che tutto è già stato detto in fondo, sta a noi dare una nota o un colore diverso alle cose.
Sono rimasta piacevolmente stupita da tutto ciò che ho letto, sai? A parrte la sfiga enorme che ha colpito Lisa di ritorno dal college e con una laurea in mano, direi che Springfield ha mantenuto la sua integrità agli occhi della ragazza. Sempre stessa città, sempre stesse persone. Ma è davvero così? Mmmh, a vedere come cambia idea e concezione la protagonista nel corso della disavventura, direi di no. Hai cercato di mantenere una linea di continuità con atteggiamenti e carattere, anche se effettivamente Lisa ha sorriso parecchio in questo capitolo, e grazie a chi? NELSON.
Tadaaaa, non sono l’unica ad averli teorizzati insieme in futuro, loro due, ottimo!
Tra le varie disgrazie che accadono alla ragazza, c’è qualcosa di buono dai, l’interazione con il vecchio compagno di scuola è molto più positiva rispetto a quella dell’epoca, lui si è ridimensionato con il cinismo e lei ha cominciato ad abbassare le difese e mostrarsi ben disposta solo quando vuole lei però; la diffidenza iniziale è tanta ma leggo già dei chiari segnali – poi loro non so se li hanno colti, chissà – di tensione, e mi sono stupita non tanto del lavoro di Nelson, ma del suo essere maturato, avere un’attività che comunque porta avanti con conoscenza ed essere pulito ed ordinato. Il tutto cozza con piacere con la sua infanzia, e lo porta a mostrare un miglioramento su tutti i punti di vista; sono stupita per la reazione di Lisa in casa sua, un po’ per il cane che la fa andare nel panico quando ha sempre ammesso di non esserne spaventata, e un po’ per quello che fa in bagno. C’è qualcosa dai, sì sì e sicuramente non sarà l’ultima volta in cui si vedranno.
L’ironia è comunque presente, come la sfiga, e non possono mancare mai in un’opera appartenente a questo fandom: guai sennò! I personaggi sono riconoscibili e piacevolmente loro anche se in veste adulta, Springfield è sempre lei ed il titolo del capitolo è azzeccatissimo. Ho apprezzato i dialoghi abbinati a ciò che pensavano davvero, accostandoli a occhiate furtive e reazioni piacevolmente inaspettate. Il tutto contornato da una ambientazione chiara e familiare, spostata anche un po’ più in la; la città che conosciamo accostata al luogo di lavoro di Nelson, descritto in modo approfondito accostato alle sensazioni di lei, coinvolta e smarrita allo stesso tempo.
Non lo so, vedo proprio fuoco e fiamme, ma la mia domanda è “sarà uno slow burn o un vero e proprio incendio?” Non vedo l’ora di scoprirlo e sono super felice di avere incontrato qualcuno che ha voluto mettersi in gioco con questo fandom. Alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3 |