Recensioni per
Il finale di Mamma Isabella
di Befana54

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 0
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
05/12/20, ore 16:52

Ciao.

Questa storia mi ha lasciata un po' perplessa, onestamente.
Capisco che il finale non ti sia piaciuto (certi aspetti, tipo la morte di Isabella gestita in quel modo, non hanno convinto neanche me), penso che tutti avremmo voluto un lieto fine... ma la tua versione non mi ha convinta.
Provo a spiegarti cosa intendo.

Innanzitutto, per quanto io desiderassi un finale felice per tutti, visto il tipo di manga sapevo che era praticamente impossibile. Un lieto fine totale avrebbe persino stonato un po', dopo 170 capitoli di lotte e morti. Qui ti sei concentrata tantissimo sulla morte di Isabella, che hai annullato insieme alla perdita di memoria di Emma; sei andata oltre, però, riportando in vita addirittura Leslie. Non è dato sapere come, però, perché non lo spieghi.

A prescindere da ciò che succede, comunque, la cosa che mi ha meno convinta di questa one-shot è il modo in cui è raccontata.
Il tono è un po' a metà tra una favola e un racconto epico. Non caratterizzi i personaggi, ti limiti a descriverli associando loro mille aggettivi (buona, saggia, giusta, coraggiosa / obbrobriosi, orripilanti, disumani). Non permetti che sia il lettore a conoscere i tuoi personaggi e farsi un'idea di loro, ne fornisci una descrizione (semplificata) già pronta. Ho visto che è la prima storia che hai pubblicato e che ti sei anche scritta da poco; non so se hai intenzione di continuare a farlo, in caso l'avessi ti consiglio di prestare attenzione a questo aspetto per le storie future. Il "dire, non raccontare" è uno degli errori più facili, soprattutto all'inizio.
A proposito della caratterizzazioni: sono convinta che se Emma avesse mantenuto i ricordi sarebbe andata lei stessa in cerca di Norman, Ray e gli altri, non sarebbe rimasta con il vecchietto ad aspettare che la trovassero gli altri senza muovere un dito a questo scopo.
E, restando in questo campo, un aspetto che mi ha abbastanza disturbata è il modo in cui hai gestito Isabella.
Isabella qui è la cara, dolce mamma, un esempio di bontà, affetto e perfezione praticamente. Verso la fine accenni ai suoi errori, che confessa a Ray e che lui perdona.
Ecco, francamente trovo che la sua questione sia stata banalizzata moltissimo. Io amo Isabella, è un personaggio che ho rivalutato molto nel corso della serie e la amo in coppia con Leslie. Ma, è un personaggio problematico che non può e non deve essere ridotto a vittima – lo è, è anche lei una vittima di quel sistema orribile e oppressivo, ma è anche carnefice – né a santa. Qui invece viene presentata di continuo con accezioni totalmente positive, lei è la povera e coraggiosa mamma disposta a sacrificarsi per i figli e ingiustamente uccisa dai demoni brutti e cattivi. I figli la piangono perché la amavano tantissimo – intendiamoci, sì, è vero che la piangono ed è vero che le volevano bene. È vero che la chiamano mamma. Ma non posso credere che, soprattutto a posteriori, il loro sentimento nei suoi confronti sia così "semplice", senza una traccia di problematicità. Stiamo comunque parlando della donna che li ha cresciuti consapevole che un giorno li avrebbe consegnati come cibo, della donna che due anni prima ha cercato in tutti i modi di impedire che fuggissero per poter salvare sé stessa. Come già detto, la apprezzo, ma in questa storia ho avuto l'impressione dall'inizio alla fine che le venissero fatti troppi sconti.
Anche il suo rapporto con Ray è banalizzato tantissimo, ma d'altra parte Ray stesso per il problema di caratterizzazione a cui accennavo prima in questa storia risulta del tutto piatto, non traspare praticamente nulla di lui (né di Norman).

Per quanto riguarda la forma, ho riscontrato vari errori nel testo (parole tagliate, punteggiatura sbagliata) e la totale assenza di accenti, sempre sostituiti da un apostrofo ('). L'apostrofo non può mai sostituire l'accento, è un errore.
Anche il narratore mi è sembrato un po' confuso: all'inizio come già detto sembrava un narratore esterno, distaccato, un po' come nel mito o nelle fiabe. Poi a un certo punto ci si ritrova con una frase come "Non sto qui a spiegare", alla fine troviamo dei "Dettagli per capire la fine della storia". Il narratore si fa informale, dunque, metanarrativo rivolgendosi direttamente al lettore.

Riassumendo, mi spiace non rilasciare una recensione positiva, ma ho riscontrato "problemi" nel contenuto (il lieto fine sembra piuttosto forzato, alcune soluzioni non vengono neanche spiegate), nella forma e nel tono stesso. Spero che i miei consigli ti siano utili, non ho scritto questa recensione per smontarti e spero di non averti offesa.
Dovresti inoltre rivedere i generi, perché "Slice of life" decisamente non si adatta a questo tipo di storia.


Un saluto.
(Recensione modificata il 05/12/2020 - 05:02 pm)