Ciao,
Cominciamo: questa fic è geniale.
Cioè, ora potrei partire a fare un monologo esistenziale su come io in realtà sia sempre stata più focalizzata su Sam e Dean (senza incest, eh), su come la Destiel mi abbia incuriosita senza mai appassionarmi troppo, su come - nonostante ciò - io abbia odiato il finale in maniera folle e indicibile, ma non lo farò perché onestamente non importa a nessuno - nah, semplicemente perché ho già dato in altre sedi - e questa storia è davvero scritta benissimo, soppesando ironia e riflessioni in maniera magistrale.
Non sono naturalmente una persona enfatica - o forse sì? -, ma onestamente di questa storia mi piace tutto: innanzitutto, l'IC. Il Sam che deve leggere fra le righe perché vuole vederci chiaro, il Sam che fa 345 domande al minuto, il Sam con quello spirito analitico che descrivi qui è un Sam incredibilmente IC - oltre al fatto che è il mio personaggio preferito e l'aspetto questioning del suo carattere è qualcosa che amo profondamente.
«Quindi ti ama… come un angelo.» : riesco a vedere l'occhiata perplessa di Sam qui e TI RINGRAZIO PER QUESTO. Riesco a vederne l'ostinazione nelle domande e ti ringrazio anche per questo.
Anche Dean, in quel suo ermetismo, in quell'imbarazzo che lo caratterizza, sembra tremendamente IC, senza quelle cazzate sul destino che gli hanno fatto dire sul finale e da cui onestamente a questo punto della trama sembrava star prendendo le distanze - sembrava finalmente star imparando lentamente quantomeno ad accettarsi.
"A questo punto, articolare sarebbe inutile. Dirgli: sì, Sam, mi ama come un angelo. Perché non ha mai saputo come gli angeli amino, non c’è nessun traduttore di emozioni tra angeli e umani. Dal suo punto di vista, Dean non sta traendo conclusioni affrettate. Si sta solo proteggendo dall’immenso tuffo nel vuoto che fa il suo cuore, quando pensa alla possibilità che Castiel possa amarlo come Dean ama lui."
SI'. SI'. Quando Jensen ha dichiarato che secondo lui Dean era confuso perché non riusciva a capire davvero come amavano gli angeli, molte persone hanno utilizzato questa dichiarazione (sensata) in un maniera fuorviante, che onestamente invalidava la confessione. Il modo in cui l'hai utilizzata tu invece è accurato e sensato e soprattutto pertinente a quello che Dean è e quella che è la sua personalità.
«Oh, perché, sai, ho pensato che Cass non si sarebbe scomodato per me.» Dean lo guarda come se fosse matto. «Ma per te, che ama in modo angelico? Sì.»
Ho un debole per quando Sam prende in giro Dean nella serie e onestamente riesco davvero a figurarmela questa conversazione, queste allusioni mi sembrano tutte sensatissime, tutte figurabili. ADORO - non so se è l'amarezza per il finale a rendermi così entusiasta e a farmi sembrare una quattordicenne scema anche se i quattordici anni li ho passati da un pezzo, ma è davvero un ottimo lavoro. E' davvero qualcosa che riesco a figurarmi come canon compliant, tanto per me la 15x20 non esiste.
«Ma quindi, sai che ti voglio bene, vero?» Dice infine. Entrano in cucina e Dean è alle prese con il caffè, «Voglio sapere, anche tu mi ami… in modo angelico?» AHAH
In sostanza, davvero grazie per questa storia e per averla scritta perché oltre ad aver messo in evidenza alcune delle contraddizioni che girano per il fandom in questi giorni ("Era una confessione romantica!!" "No, lo stava mettendo nella angel-zone"), mi hai dato un finale molto simile e molto vicino a quello che volevo - per me poteva chiudersi tutto con l'episodio precedente, lo dico candidamente. Perché no, il finale perfetto non sarebbe stato in Paradiso - manco fosse un assurdo ideale dell'ostrica - perché (destiel o non destiel) sarebbe stato nel trovare pace (o almeno un po' di serenità o quello che è) nella terra.
Lo stile è sagace, adorabile, scorrevole e incredibilmente adatto alle tematiche che hai deciso di trattare e a questi personaggi.
Adorabile è anche il modo in cui hai descritto Sam e Dean, bellissimo il botta-risposta fra parentesi oltretutto.
Complimentoni e scusa per la recensione pseudo delirante.
Alla prossima,
Desy |