Beh come ho visto una long disney non ho proprio potuto resistere! Oltre ad essere uno dei cartoni animati della mia infanzia mettici pure anche gli scritti di kipling, solo che li ho letti così tanti anni fa che ricordo ben poco. Per il live action invece non sono d'accordo, io non salvo neanche quello :P il sequel della disney so di averlo visto ma non lo ricordo affatto quindi mi fideró della tua opinione, magari ho rimosso proprio perché era atroce.
Veniamo alla tua storia! Quest'inizio mi piace, mi piacciono i toni che usi i personaggi ben caratterizzati e l'atmosfera generale, si vede che sei appassionato del genere!
Come era prevedibile Mowgli fa fatica ad ambientarsi nella vita al villaggio, in mezzo alla società con le sue regole e i suoi costumi, per noi così scontati, invece per lui così assurdi come nel caso dei soldi e del letto, l'unica cosa che non ho trovato plausibile è il fatto che gli sfuggisse il concetto delle caste, è cresciuto in mezzo ai lupi e nei branchi che io sappia la gerarchia è molto rigida. Non sono stata affatto sorpresa quando viene sorpreso da shanti dormire sul ramo, anzi mi ha fatto tantissima tenerezza, sente nostalgia del posto che chiama ancora casa, di baloo (begera non lo menzioni mai però) fa di tutto per sentirsi più vicino che può alla giungla, allo stesso tempo capisco che si trattenga nel villaggio solo per amore della madre che ha ritrovato e per affetto verso shanti, è del tutto plausibile che istintivamente cerchi degli affetti tra i suoi simili.
A proposito della madre, dei genitori anzi, credo che nessuno potrà mai avere la certezza che Mowgli sia effettivamente Nathoo, Messua in quanto madre è assolutamente certa di averlo riconosciuto, ma è anche vero che il suo desiderio di riavere il suo bambino l'abbia accecata, potrebbe essersi convinta di una cosa non vera solo per placare il dolore straziante di aver perso un figlio, ma io sono per i lieto fine quindi voglio pensare che Mowgli sia effettivamente proprio quel bimbo ritrovato, di fatti il padre sembra ancora un po' restio, anzi sembra più che altro insofferente alle scocciature che gli porta quel ragazzo che non riesce ad integrarsi, sopporta tutto solo per amore della moglie, forse l'ha vista soffrire tanto negli ultimi anni che ora vuole solo che sia felice.
Hai inquadrato benissimo anche la realtà di questo piccolo villaggio indiano, le sue caste e i suoi personaggi più caratteristici come il cacciatore (racconta frottole subito smascherato) e il santone (avaro e opportunista dietro la facciata spirituale).
L'episodio dei mango è stato in parte divertente e in parte drammatica, nel senso Mowgli non concepisce ancora appieno il fatto che i frutti di un albero non appartengono a chi lo coglie ma al proprietario dell'albero, e sono sicura che questo episodio avrà le sue ripercussioni. Come sempre la scena più dinamica, quando Mowgli è sul tetto e rischia di cadere o di essere scoperto l'hai descritta magistralmente complimenti! Per in attimo ho davvero creduto e sperato che l'avrebbe fatta franca. Si prospetta una storia interessante che sarò contentissima di continuare, buona ispirazione! |
