Ciao cara Elena, Perdona il ritardo, ma per leggere e recensire bisogna trovare calma e tranquillità sia fuori che dentro noi stessi. La tua poesia mi ha fatto commuovere, la sento molto mia, credo sia il giusto omaggio a tutti quelli che hanno sofferto e stanno soffrendo in questo periodo. A chi non avrà il Natale che aspettava, a chi è restato solo/ a e piange i propri cari che non ci sono più. Un anno pesante si conclude si apre uno nuovo ancora pieno di incertezze ove le speranze sono fragili e le paure sono forti. Un ringraziamento speciale alla tua sensibilità di poetessa che con pochi versi autentici ci hai coperto il cuore come un balsamo lenitivo. Poesia che và immediatamente fra le preferite 💕💕. Bravissima! |
Il Natale come mistero o magia capace di allietare i nostri cuori, nonostante tutto, nonostante le assenze che si aggiungono di volta in volta nel ricordo di chi, non é più con noi. |
Il Natale urlato di questi ultimi anni cozza miseramente e perde la battaglia con quelle Vigilie ricche di tenerezza, amore, gioia, vissute con le persone amate che ora non ci sono più ma parlano sempre al nostro cuore. |
Ciao Fenice, ognuno di noi ha le sue piccole tradizioni legate a questo periodo dell'anno, alcune che parlano inesorabilmente di chi abbiamo più o meno inevitabilmente lasciato lungo il cammino; altre che ci siamo costruiti strada facendo, accanto a chi si è ritrovato a condividere con noi un pezzo di vita. Ma tutte fanno parte di noi, di quella "normalita" che prima davamo per scontata e che vorremmo ritrovare, per ritrovare anche un pò di ciò che siamo stati e che, in fondo al cuore, continuiamo ad essere. Un caro saluto e a presto. |
Ehi ciao :3 |
Cara Elena, come sempre sono stupida dalla profondità che dai ai dettagli, in ogni tua poesia o scritto di altro genere. |
Ciao Fenice. Molto belli questi tuoi pensieri riguardanti l'Avvento, facendo immergere il lettore nell'atmosfera che si sta vivendo, attraverso parole delicate per avvicinarsi al mistero del Natale. Molto belle come sempre le frasi scelte prima di leggere il tuo scritto, mi è piaciuta in particolar modo quella di Arthur Schopenhauer. Interessante l'associazione fra i bagliori e il velo di malinconica tristezza, un'ambivalenza che ho potuto percepire. L'espressione "lontano dalla pazza folla" mi ha ricordato il titolo del libro "via dalla pazza folla" di Thomas Hardy. Parole le tue che, nella loro profondità, donano un messaggio di speranza. Un caro saluto. |
Ciao! |
Cara Fenice, |
Fenice gentilissima ,un canto d'amore il tuo che e' nei doni di questo malconcio Natale.Tieni presente che anche questo Avvento si trovo' nei guai per problemi politici e dinastici.Donde il mistero della nascita in una stalla al sicuro da occhi indiscreti.Le tue rime le hai tratte da una certa poesia esistenziale che ti porti nel cuore.Augurissimi mia cara.Un abbraccio. |
Buongiorno, |