SETTIMO CLASSIFICATO AL CONTEST "Seasons of love":
Grammatica e stile: 8/10
Ci sono un po’ di errorini sparsi qua e là. Ti riporto subito degli esempi.
Intanto i nomi maschili non si apostrofano se preceduti da un articolo indeterminativo. Quindi non è “un’uomo” ma “un uomo”.
Tutti i nomi che hanno a che fare con la saga – nel tuo caso Burrobirra – vanno scritti in maiuscolo, non in minuscolo.
L’incantesimo di esplosione che descrivi non si chiama “Confrigo” ma “Confringo”
Attenzione alla concordanza fra soggetto e aggettivo. Ad un certo punto scrivi: “[…] che frequentava da poche settimane, tanto era la paura per Grindelwald” ma il soggetto nell’ultima parte della frase è la paura quindi l’aggettivo andrà al femminile. “[…] tanta era la paura per Grindelwald”.
Ci sono una serie di refusi: “[…] il servizio su tranquillo”, “Sono in quel momento”, “Era vero ma tovava” eccetera. In particolare me ne ha colpito uno: “[…] estasi: possibile che quella donna sapesse così bene cosa fare per fargli piacere?”, io l’ho considerato un refuso perché forse hai dimenticato la parola “provare”. Ciò non toglie che possa aver capito male io, quindi ti inviterei a farmelo notare nel caso fosse così.
Per lo stile niente da dire, la storia impostata in questo modo funziona abbastanza bene, si legge in modo scorrevole e senza troppi intoppi.
Trama: 9/10
Partiamo subito con la nota dolente che ti ha tolto un punto: la cronologia. Purtroppo chi mi conosce sa che sono piuttosto fiscale. Hai deciso di ambientare la storia dopo la morte di James e Lily ma alla fine scrivi che Minus ha preso spunto dall’esplosione per inscenare la sua morte. Stando al Prigioniero di Azkaban, Sirius viene arrestato il giorno dopo la morte dei Potter, di conseguenza Peter inscenerà la sua morte l’1° novembre. Se hai deciso di non tenere conto di questa tempistica, avresti dovuto in qualche modo scriverlo all’interno della storia. È un’incongruenza temporale piuttosto sottile e me ne rendo conto, a volte la mia testa ricorda dettagli irrilevanti che poi non mi permettono di vivere bene la storia. Con le tempistiche giuste, sarebbe stato originale se Minus avesse preso spunto da un’esplosione del tutto casuale.
In ogni caso, la storia segue un filo logico piuttosto lineare e liscio, mi piace tu abbia introdotto il personaggio di Benjy che non conosciamo quasi per niente (così come Emmeline). Presentare bene la psicologia di un personaggio è importante e – per quanto tu lo abbia fatto in maniera non così tanto approfondita – ci sei riuscito bene. Essendo dei personaggi solo menzionati, non posso dirti quanto siano stati IC e quanto no.
Il titolo è evocativo. Leggendolo di primo acchito si deduce di ciò di cui si andrà a parlare e fa la sua bella figura come presentazione. Dice tutto ma al tempo stesso poco, invoglia alla lettura.
Utilizzo pacchetto: 5/5
Il pacchetto è utilizzato piuttosto bene, mi piace che la frase sia stata detta da Emmeline in una conversazione, tra l’altro in un momento di rabbia. Sei riuscito ad incastrarla bene e non sfigura all’interno della one-shot. Per quanto riguarda gli elementi, hai fatto un buon utilizzo sia della bevanda condivisa, sia di Diagon Alley, dove hai deciso di ambientare la storia. Per quanto riguarda segreto sinceramente ho avuto un po’ di difficoltà a riscontrarlo in una prima lettura (so che avevi scritto qualche nota finale dell’autore ma quando si tratta dei contest cerco sempre di non leggerle per avere un giudizio più limpido possibile). Dopo una seconda lettura un po’ più “critica” l’ho intravisto sia nella relazione che i due intrattengono, sia nei sentimenti che Benjy prova e che, per ovvie ragioni, non riuscirà mai a dirle. È un utilizzo non convenzionale dell’elemento che ho apprezzato molto.
La scena erotica è ben inserita e descritta. Non è volgare, né troppo spinta, né troppo trattenuta. È giusta.
Gradimento personale: 8/10
La storia è semplice, non è niente di chissà quale particolarità, in giro se ne vedono tantissime in questo modo su moltissime coppie. Quello che mi è piaciuto è, prima di tutto, la decisione di sperimentare personaggi che sono solo menzionati all’interno dei libri. È una scelta coraggiosa soprattutto in un contest.
La decisione di aver fatto passare Benjy per chi ha paura delle responsabilità mi è piaciuta proprio perché dal titolo avevo immaginato l’opposto, non so perché.
Mi piace come hai contrapposto desiderio e amore nei due momenti che hai descritto, l’ho trovata una scelta particolarmente azzeccata.
La fine drammatica ha il suo perché, ci sono rimasta male quando mi sono resa conto di ciò che stava per accadere e soprattutto quando mi sono accorta che quei sentimenti che Benjy aveva tanto cercato, non glieli avrebbe potuti comunicare. L’unica pecca, a mio avviso, è che avviene un po’ troppo velocemente. Forse avrei preferito un po’ più di introspezione di Benjy.
Totale: 30/35 |