Ciao cara. Sfogliavo il tuo profilo in cerca di Kintsugi, per non andare nella barra delle ricerche e sballarti in malo modo le views (ops). L'occhio mi è caduto qui e sai, io a Severus non posso resistere. Non se è rosso, non se è con Lily, non se è scritto da te. Mi è capitato di pensare al tuo Severa e accorgermi che non avevo mai letto niente su Severus dalla tua "penna" (il mio sogno proibito è leggere una Snamione scritta da te ma shhh, non diciamolo a nessuno).
Vabbè. Torniamo a noi. Che meraviglia e che delicatezza questa storia. Non c'è niente fuori posto, non c'è traccia di OOC perché i Severus e Lily di questa storia sono quelli secondo me più intrinsecamente uguali a loro stessi. Sono quelli non corrotti dalla guerra, dalle diversità, dalle parole avvelenate che nemmeno un pozionista abile come è lui, e come lo è lei, è in grado di disinnescare. Quei momenti iniziali in cui tutto è sospeso, nel mondo e nel modo in cui tutto è iniziato tra di loro, portano proprio in un universo diverso (cacofonico a palla), in un piccolo frammento di spazio (e di tempo) in cui nulla è cambiato. Ho adorato che sia Lily a cercare Severus, ad accorgersi delle sue mani sottili, di quel carezzare con delicatezza tutto ciò a cui tiene, essere gelosa e curiosa insieme delle attenzioni che lui adesso regala alle pagine del libro e vorrebbe per sé. Perché io Lily la immagino convinta, strenuamente convinta, che il cuore di Severus sia comunque suo, a prescindere da tutto, anche dal suo rifiuto. La immagino pensare, magari non in modo malevolo ma comunque egoista, e sapere che se lei farà quel passo in più lui sarà lì ed accetterà. Come se non fosse contemplato in quell'equazione. Lei lo vuole, lei lo prende, lei sale su di lui a dargli piacere, a farsene dare. Cancella il prima e il dopo, tiene solo il durante, quel durante in cui loro sono loro stessi e altro da loro stessi e possono amarsi fuori dalle logiche delle battaglie e delle guerre. Quelle logiche che il Marchio Nero torna a ricordare, quelle logiche in cui lei si sente padrona di fare ciò che vuole, anche di togliergli senza pensarci due volte quel ricordo che, lei glielo legge in faccia, sarebbe stato il più bello, e forse il più doloroso, della sua intera vita.
È uno sclero? Yes, it is. Ma ormai lo sai. Da te vado a ruota libera. Tutto questo per dire che adoro Severus e adoro Severa, irrimediabilmente.
Una piccola parentesi per dirti che ho amato questi due passaggi: "È curiosa l’affinità di pensiero tra Vernon Dursley e Desmond Avery, si trova a pensare"; "Lily si abbandona all’orgasmo e Severus la segue subito dopo, come ha sempre fatto, in silenzio". Questo, in particolare, mi ha fatto crashare il sistema.
Grazie per queste perle nascoste, giuro che non userò più la barra delle ricerche!
Ti abbraccio

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Non mi piacciono molto le Sev/Lily perché quasi sempre Lily risulta essere totalmente OOC. In questa invece hai scelto dei particolari che hanno reso il tutto tremendamente delicato e veramente molto coerente da parte di entrambi i personaggi. Risulta chiaro che l'atmosfera calma e quieta, lontana da tutti i problemi del mondo magico, e soprattutto dai ricordi legati ad esso, induca Lily a dimenticarsi del Severus del presente, e idealizzarlo con ciò che era un tempo. L'incantesimo si spezza quando il Marchio Nero si manifesta, facendo riaffiorare la nuova e vera identità del suo ex-amico. Sinceramente la fine mi ha provocato un sincero malessere, immaginare cosa abbia provato Lily mi ha messo profondamente a disagio. Per non parlare poi del fatto che il coronamento dell'amore di Severus venga rimosso dai suoi ricordi in questo modo così freddo.
Ancora complimenti.

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