Recensioni per
20 maggio 2012
di Jean Valjean
Positive : 3
Neutre o critiche: 0
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Cara Jean, in questa tua poesia ho potuto percepire tutto il terrore che ti può aver colto durante quella interminabile scossa che hai sentito, e che ha fatto traballare oltre che la tua casa anche la tua stessa vita. Sei stata in grado di farci pervenire tutte le sensazioni provate, in seguito alla scossa, tutti i pensieri che sono balzati alla mente, con la speranza che nulla fosse capitato alle persone che ti sono care, ad attendere che tutto si fermasse e potessi constatare che tutti foste vivi e che solo le cose fossero state danneggiate dal sisma, cose che si possono ricomprare mentre, come ben dici nel finale, la vita è una sola ed è sacra e mai come in queste occasioni si può comprendere nel profondo. La paura della perdita degli affetti, in quei tragici attimi, è il pensiero che balza alla mente e che tiene con il fiato sospeso, e che solo quando ci si accorge che si è tutti illesi, sani e salvi, quello stesso fiato che si è trattenuto può tornare a respirare, facendo ritrovare una calma apparente, nella speranza che questi momenti non debbano più essere vissuti. In questi giorni già tanto complicati, siamo vicini alle popolazioni colpite anche da questa ennesima catastofe in questo anno quanto mai maledetto. Confidiamo nell’anno nuovo che porti serenità nei nostri cuori e menti. Buon anno a te e famiglia. |
Jean carissima,un terremoto come fine dell'anno non ci voleva.Da chiedersi se sia vero questo fatto,Nel tuo scritto tutto scorre come una calata vulcanica.La storia non fa una grinza come si suol dire ma col terremoto del Belice ho vissuto anche io questo dramma.Un dramma in ogni caso che ti fa ancora piu' brava.Un super abbraccio per le prossime strane esperienze.Augurissimi. |
Buongiorno, |