Eccomi! ^_^
Intanto, come ti dicevo, grazie per avermi finalmente dato una fic dove Sam coccola Dean dopo un incubo, non so più nemmeno io da quanto tempo la desideravo! ^_^
Mi piace tanto anche il fatto che tu l'abbia inserita come scena all'interno di una caccia ordinaria: sono questi piccoli momenti che ho sempre immaginato come "canon non narrato" e questo in particolare l'ho trovato perfettamente plausibile per l'arco narrativo del marchio, dove gli incubi fioccano su Dean come se piovesse! ^_^
Come in ogni tuo scritto, anche in questo ci sono delle frasi che mi colpiscono nel profondo e che lasciano un segno.
La voce di Sam, nella fase iniziale della storia, che letteralmente riporta Dean alla realtà, quasi fosse la sua ancora e sicuramente rappresenta il luogo che lui può chiamare casa. Questa è una cosa che su di loro mi ha sempre colpito molto: il fatto che la casa per loro non sia un luogo fisico. (Anche se mi piace pensare che ad una certa, l'avrebbero gradito ^_^).
Un'altra cosa che mi colpisce è il modo in cui Dean riesce sempre e comunque a sabotare se stesso, con la sua radicata convinzione di non meritare nulla che non sia dolore e tormento. In questa storia sembra quasi che sia contento di quella febbre che gli imperla la fronte, la vede come una giusta punizione per aver tentato di uccidere Sam, nella realtà come nel sogno. Solo che dal suo punto di vista, la sua colpa e impossibile da espiare, per cui non riesce mai a trovare serenità.
Sam in questa storia è un care meraviglioso, riesco a sentire la sua voce, a vederlo. Ho amato il modo in cui argina la corrente autodistruttiva così tipica di suo fratella, il modo in cui la riconosce all'istante... Quella scena trasmette un'intimità molto forte ed è bellissima da leggere.
Mi è piaciuto anche il finale, quando i toni si alleggeriscono, perché nonostante tutto, loro sono sempre pronti a ricominciare a lottare.
Mi è piaciuta tantissimo. Queste storie dell'avvento sono delle vere perle! ^_^
Un abbraccio, Joy. |
