Recensioni per
Pain
di Sherloked_07
Ciao! |
Ciao, naturalmente mi sono lanciata a capofitto anche su questa storia, incuriosita a questo giro anche dal rating rosso, devo confessarlo. Non che io sia una patita sfegata di un certo tipo di storie, ma trovavo comunque interessante la combinazione tra il titolo, l'introduzione e il rating. In un primo momento pensavo potesse esserci una qualche scena di sesso, poi mi sono resa conto che il rating così alto per altro. E in effetti la storia è molto... non direi cruda perché sarebbe esagerato, diretta. Sì, è molto diretto e senza fronzoli né abbellimenti il modo in cui hai descritto questo atto da parte di Sherlock di drogarsi. Lo hai descritto con meticolosa precisione, soffermandoti su ogni gesto come se ognuno di essi fosse caricato di una rilevante importanza. Forse lo è, nel senso che ogni gesto che compie, Sherlock lo fa con la coscienza e la disperazione di chi sa perfettamente quello che fa e lo fa perché vuole farlo, non perché ne sia dipendente. Questo è un po' l'eterno dilemma, Sherlock e la droga... i Moffits danno delle indicazioni generiche, ma non ci dicono quella che poi è la realtà delle cose, l'interpretazione di quale rapporto abbia davvero Sherlock con la droga è libera e tanto che alla fine, secondo me, passa di più il messaggio che Sherlock non ne sia dipendente, ma che ne faccia un uso cosciente e controllato, anche quando è incontrollato (vedasi tutto The Lying Detective). Non che questo renda meno grave, o serio, ciò che fa, ecco. In questo caso sembra che il motivo scatenante sia la lontananza da John, Sherlock è morto ufficialmente da circa un anno. Da allora gira per l'Europa nel tentativo di distruggere la rete criminale internazionale di Moriarty, John è lontano, a casa e sembra che Sherlock accantoni per un attimo i suoi obiettivi e si lasci andare alla disperazione, tornando nuovamente a drogarsi. In questo senso la scena è drammatica dall'inizio alla fine, non c'è un'assoluzione del personaggio, non lo giustifichi in nessun modo, lo fa e tu ci mostri tutto quanto dalla tensione delle prime righe, fino a una sorta di depressione finale. In cui Sherlock, consapevole di essere ormai irrecuperabile, si lascia completamente andare. Diciamo che il peso della solitudine e dell'assenza di John in questa storia si sente tantissimo. Non è facile digerirla, te lo dico, ma è comunque bellissima. Non può essere sempre tutto felice, questo credo sia uno dei significati da assimilare di questa tua storia. |