Recensioni per
Destinazione
di CatherineC94

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
15/04/21, ore 18:45
Cap. 1:

6° classificata al contest "Cosa sarebbe successo se..."

Grammatica: 6,94/10
Mi dispiace davvero tanto, credimi, ma ci sono molte cose che voglio portare alla tua attenzione:
- Davanti a sé, una moltitudine di carrozze sferraglianti gli trasmettono un senso di panico non indifferente […] → trasmette → il verbo “trasmettere” fa riferimento alla moltitudine, singolare femminile (-0,10 pt).
- […] la malinconia è sempre stata la sua più fedele compagna e anche in quell’istante gli tende la mano, per farlo cambiare idea → fargli (-0,10 pt).
- Così, conscio che dietro le sue spalle tutto si sistemerà in un mondo o nell’altro […] → modo → presumo si sia trattato di un refuso (-0,01 pt).
- Il treno inizia ad acquisire velocità e il panorama cambia → hai lasciato uno spazio in più, errore che hai commesso molte volte e che con un'attenta lettura avresti potuto evitare (-0,03 pt).
- Fuori il sole inizia a scemare → (-0,03 pt).
- Le immense colline lo riportano ai suo primi anni ad Hogwarts […] → suoi (-0,01 pt).
- Harry si volta entusiasta  in cerca di una cosa in particolare […] → (-0,03 pt).
- […] ma Harry è  consapevole che quella sia la scelta più giusta → (-0,03 pt).
«Perché  mi guardi così?» → (-0,03 pt).
«Perché sei la cosa più bella che io abbia mai visto» → hai dimenticato d'inserire il punto fermo per concludere la frase, al contrario di quanto invece hai fatto in altre occasione (-0,01 pt).
- Harry è conscio del profondo amore che Ginny prova per  lui, ma è altrettanto consapevole della sua impossibilità nell’ instaurare una vita stabile e felice che lei tanto merita → in questa frase hai lasciato due spazi (-0,06 pt).
- […] il sole ormai è scomparso ma attorno riesce a scorgere una marea di luci […] → (-0,03 pt).
- Non ha nemmeno il tempo di pensare sul da farsi che un uomo  appare da dietro → (-0,03 pt).
- «No, ho solo  sentito il bisogno di entrare qui» → (-0,03 pt).
- […] con un largo sorriso stampato sul volto gli fa  cenno di entrare → (-0,03 pt).
- « Avremmo rispettato qualsiasi tua scelta […] → (-0,03 pt).
- Non riesce a capire cosa stia succedendo, non sa chi sono queste persone […] → dato che, all'inizio, hai usato il congiuntivo (stia succedendo), anche successivamente avresti dovuto coniugare il verbo “essere” allo stesso modo: Non riesce a capire cosa stia succedendo, non sa chi siano queste persone […] (-0,10 pt).
- La prima cosa che avverte è il calore, quel dolce torpore che un tempo ha percepito sulla pelle ma che gli è stato sottratto barbaramente; il cuore pulsa frenetico e gli occhi diventano lucidi, chissà come pieni di lacrime → sinceramente non sono riuscita a capire come mai tu abbia deciso di posizionare la locuzione avverbiale “chissà” proprio in quel punto, trovando che il suo significato non si colleghi minimamente col senso espresso dalla frase e che nel contesto appaia del tutto superflua (-0,05 pt).
- […] non riesce  a capire come tutto ciò […] → (-0,03 pt).
- Nelle viscere di Harry qualcosa di ferma […] → si → (-0,01 pt).
- « Che idiota Felpato! […] → (-0,03 pt).
- Sirius gli getta un’occhiata di rimando carica di significato e forse anche un po’ luccicante per fargli comprendere che ha amato Harry come se fosse suo figlio […] → come se fosse stato → poiché dapprima usi il passato prossimo dell'indicativo (ha amato), il congiuntivo che segue avresti dovuto coniugarlo in linea col verbo precedente, utilizzando non l'imperfetto come hai fatto, bensì il trapassato fosse stato (-0,10 pt).
- Harry la riconosce con un fremito  e si volta velocemente → (-0,03 pt).
- Davanti a lui, Remus Lupin con Tonks posano a terra le sue due grandi valigie e come se fosse qualcosa di normale e quotidiano salutano gli altri con nonchalance → […] Remus Lupin e Tonks […] (-0,05 pt).
- […] e con le lacrime che rigano il suo volto mormora:« Avanti…» → in questo estratto troviamo tre errori: 1) non hai lasciato lo spazio necessario tra i due punti e le virgolette che danno inizio al discorso diretto (-0,03 pt); 2) hai invece lasciato uno spazio superfluo tra le virgolette e l'inizio dell'unica parola pronunciata (-0,03 pt); 3) hai dimenticato di concludere il discorso diretto con il punto fermo (-0,01).
Tengo a specificare una cosa: in queste frasi “«Perché sei la cosa più bella che io abbia mai visto»” e “« Avanti…»” ho segnalato come errore l'aver omesso il punto fermo a chiusura del periodo in quanto, in altre parti del testo concernenti sempre il discorso diretto, il punto è stato da te utilizzato; non ho invece segnalato come errore il mancato punto fermo alla fine delle battute terminanti con punto interrogativo o esclamativo (posti all'interno delle caporali) poiché non esiste una regola unica che lo ritenga assolutamente necessario. Si tratta di scelte stilistiche.
La cosa per la quale mi dispiace di più, riguarda la punteggiatura: ti invito caldamente a rileggere bene il testo perché l'interpunzione è stata inserita molto male (-2 pt). Ci sono dei periodi in cui compaiono virgole – perdona il termine – quasi a caso, altri in cui mancano delle virgole necessarie per gli incisi, e altri ancora in cui la punteggiatura è totalmente assente – dando così vita a frasi interminabili che lasciano il lettore senza fiato. Se vorrai, ti indicherò tutti i punti in cui, a mio parere, i segni d'interpunzione sono stati male inseriti e dove sono totalmente assenti.

Stile e Lessico: 6,80/10
Lo stile della tua storia è semplice, molto quotidiano, così come lo sono le parole di cui ti sei avvalsa. Fanno la loro comparsa qualche termine un po' più distante dall'uso consueto e qualche frase costruita in maniera leggermente più articolata, cosa che ho molto apprezzato, ma nel complesso il testo appare indubbiamente scritto con uno stile abbastanza leggero – che, specifico, non è un male! Eppure, nonostante tale leggerezza, ci sono stati dei punti in cui, leggendo, ho avuto una chiara impronta di sconnessione: mi è parso d'intuire confusione tra le tue righe e sono sincera nell'ammettere che non mi è sembrata una condizione da te voluta. Mi spiego meglio: Harry, per buona parte della storia, appare confuso; non sa dove stia andando, cosa stia facendo e perché lo stia facendo. Ecco, giocare su questo disorientamento provato da Harry sarebbe stata un'ottima trovata, tuttavia ammetto con sincerità che non credo sia stata una tua scelta ponderata. Se invece dovessi aver frainteso, ti prego di scusarmi, ma ribadisco come purtroppo non mi sia parsa una decisione voluta.
In linea generale, dato il modo in cui scorre la storia – che, ammetto con sincerità, sarebbe stato maggiormente fluido se l'interpunzione fosse stata inserita in maniera più adeguata – valuto il tuo stile 8/10. A tale valutazione, ciononostante, ho sottratto quanto segue.
Ci sono delle ripetizioni che vorrei segnalarti e che, con un po' più di attenzione, avresti potuto evitare per non creare un effetto disarmonico:
- Un forte caos che ha deciso di evitare con tutto sé stesso; ma allo stomaco una stretta lo pervade. Sa bene che si tratta di un attimo e che la pace ormai l’ha pervaso, ma indietro è rimasto tanto […] (-0,10 pt).
- Decide di lasciar perdere fino a quando non si ritrova in una via piuttosto affollata della cittadina; ci sono molte persone indaffarate, perse nei loro impegni, nei loro caffè e discorsi. Harry sente che deve continuare così arriva ai margini della cittadina […] (-0,10 pt).
- Si guarda intorno furtivo, il piccolo androne è ricolmo di oggetti colorati e tante foto; di lato una piccola scala sembra portare al piano superiore, mentre nella piccola cucina Harry riesce ad intravedere un’altra figura. Scatta repentino, mentre con suo enorme malessere sente ridacchiare lo strano uomo che lo sta accompagnando. Imboccata la soglia di un’apparente piccola cucina […] (-0,10 pt).
- […] queste due persone sono due estranei […] → in questo caso, specificare che si tratta di due persone che sono due estranei è superfluo; avresti potuto benissimo omettere uno di quei “due”, in modo tale che non si creasse cacofonia senza, per questo, stravolgere il concetto che volevi esprimere (-0,10 pt).
«Mamma» riesce a dire. Lily non riesce a trattenere un singhiozzo e riduce la loro distanza abbracciandolo di slancio. […] Harry non riesce a credere ai suoi occhi […] (-0,10 pt).
- «Sirius?» mormora Harry stranito; lui ride e lo abbraccia di slancio. […] «Non biasimarti, non è stata colpa tua. Doveva andare necessariamente così» esclama sicuro Sirius. Harry li guarda ancora stranito […] (-0,10 pt).

Passo ora a soffermarmi su una frase:
- Sente in tasca un mucchio di soldi che le porge e distratto riesce ad intravedere un giovane che sembra familiare nel lungo corridoio.
Credo che, in questa passo, ci sia una discordanza nell'ordine degli elementi che vanno a costituire la frase, rendendo il senso sì capibile ma errato da un punto di vista coordinativo → […] e distratto riesce ad intravedere / nel lungo corridoio / un giovane che sembra familiare (-0,10 pt).

Andando avanti:
- Harry alza gli occhi e la riconosce quella strana donna.
Si parla di Lily. Tuttavia c'è un dubbio che mi è sorto spontaneo: perché hai etichettato la donna come “strana”? O meglio, perché appare in tal modo agli occhi di Harry? Perché proprio “strana”? Mi sembra un aggettivo fuori luogo. In ogni caso si tratta di una mia curiosità, non di un errore.

Altra cosa che non ho capito e che mi piacerebbe che mi spiegassi, riguarda il modo in cui James si rivolge a Harry quando quest'ultimo arriva davanti casa Potter. Perché il padre dà del lei al figlio («Si è perso?» chiede l’uomo […])? Voglio dire, James sa chi sia Harry e intuisce anche come mai si sia presentato lì, perché allora fa finta di non conoscerlo quando, invece, Lily si rivolge a lui in maniera spontanea dicendogli « Avremmo rispettato qualsiasi tua scelta, anche se avrei preferito l’altra»?

Inoltre, la frase “[…] queste due persone sono due estranei, per quanto ne sa possono essere scagnozzi di Voldemort ancora in libertà che dopo la sua caduta lo vogliono uccidere” mi ha lasciata un po' perplessa.
Questo è ciò che pensa Harry dopo essersi trovato di fronte ai propri genitori, prima di capire chi effettivamente loro fossero. Ciò che non comprendo è perché il Prescelto parli della caduta di Voldemort, quando in realtà l'unico a morire è stato egli stesso e non il Signore Oscuro. Di fatti, Voldemort non cadrà nella Foresta Oscura, nell'attimo in cui lancia la Maledizione contro Harry; sarà sconfitto solo in un secondo momento, quando il Sopravvissuto “risorgerà” e lo sfiderà.
In conclusione, credo ci sia stata un po' d'incongruenza.

Poi:
- Harry invece non riesce a capacitarsi di tutto ciò, il cervello è in tilt e ripensa alle parole che Silente gli ha detto poco fa; come può vedere tutti loro se poco prima si è immolato per distruggere l’ultimo Horcrux? → in questa frase quel “poco fa” proprio non mi suona; trovo più consono usare “poco prima” (come hai scritto successivamente) e, per non ripeterti, avresti per esempio potuto usare il sinonimo testé. Quindi: Harry invece non riesce a capacitarsi di tutto ciò, il cervello è in tilt e ripensa alle parole che Silente gli ha detto testé; come può vedere tutti loro se poco prima si è immolato per distruggere l’ultimo Horcrux? (-0,10 pt).

Infine, voglio parlarti del possessivo “suo”. Sebbene io preferisca l'uso della forma proprio anche quando il soggetto è uno solo (e, di conseguenza, non ci sarebbe bisogno di differenziare), voglio invece portare alla tua attenzione alcuni passi in cui il soggetto non è più unico e solo, e diversificare sarebbe stato necessario per non creare confusione:
- Harry è conscio del profondo amore che Ginny prova per  lui, ma è altrettanto consapevole della sua impossibilità nell’ instaurare una vita stabile e felice che lei tanto merita → […] della propria impossibilità […] (-0,10 pt).
- «Papà» chiede Harry sorridente riconoscendo il volto così simile al suo rigato dalle lacrime → […] così simile al proprio rigato dalle lacrime (-0,10 pt).
- Harry lo stringe con il cuore in gola; nella sua mente si susseguono le immagini della sua morte, causata da lui stesso → […] nella propria mente si susseguono le immagini della sua morte […] (-0,10 pt) → il primo “suo” fa riferimento a Harry e, poiché è di quest'ultimo il focus, sarebbe stato meglio differenziare usando la forma proprio; il secondo “suo”, invece, è rivolto a Sirius e quindi è utilizzato nella maniera corretta.
- Harry […] investito da un profondo senso di vergogna ripensa alla sua stupidità, quando Voldemort l’ha attirato al Ministero e causato la sua morte → […] ripensa alla propria stupidità, quando Voldemort l’ha attirato al Ministero e causato la sua morte (-0,10 pt) → stesso discorso vale per questa frase: il focus è sempre di Harry e il primo “suo” fa riferimento a lui stesso, per cui sarebbe stato più opportuno usare la forma proprio; il secondo “suo”, al contrario, è riferito a Sirius e quindi risulta corretto.

Originalità: 2,50/5
La tua storia mostra come sarebbe stato uno degli epiloghi, quello inerente Harry, se quest'ultimo avesse deciso di non tornare indietro ma di prendere un treno che l'avrebbe portato avanti. Lo vediamo inizialmente smarrito, confuso, non del tutto conscio; percepisce solamente delle sensazioni che lo spingono a fare ciò che sta facendo e che lo conducono dai propri cari scomparsi.
È stato molto bello leggere dell'incontro tra Harry e i genitori, di quest'abbraccio che arriva dopo tanti – troppi anni e che, finalmente, fa capire al giovane mago cosa significhi ricevere una carezza da chi l'ha messo al mondo. Commovente anche l'incontro con Sirius, figura alla quale Harry è affezionato e persona con la quale ha vissuto maggiormente (anche se per un tempo relativamente breve) rispetto ai momenti passati con il padre e con la madre.
La pecca della tua storia, purtroppo, è che manca di originalità. Hai optato per un finale differente, focalizzandoti solamente su Harry e tralasciando il resto del mondo magico rimasto a combattere Voldemort. Il punto di partenza da te scelto quindi, quello da stravolgere, aveva un potenziale enorme, eppure ti sei mantenuta tantissimo. Avresti potuto dar sfogo alla fantasia, dando vita a situazioni che ti avrebbero permesso di spaziare moltissimo, invece sei rimasta all'interno dei confini di ciò che già conoscevamo: il treno preso da Harry, di fatti, non rappresenta alcun elemento innovativo.

Gradimento personale: 7/10
In linea di massima, ho trovato la tua storia molto carina.
Nonostante la trama si sviluppi a seguito della morte di Harry, è stato comunque bello vederlo ritrovare i propri genitori, il padrino e i cari scomparsi. Mi ha commossa leggere di un ragazzo che, seppur nella morte, ha finalmente potuto ricongiungersi alla famiglia con la quale non gli è stato concesso di vivere. Commovente anche il pensiero rivolto a Ginny, a Ron e Hermione, così come mi hanno fatto intenerire le poche parole su Silente e Ariana che ci informano delle loro passeggiate.
Infine, mi è parecchio piaciuta anche l'ultima frase, che ho trovato particolarmente suggestiva: quell'«Avanti...», mormorato da Harry, è stato davvero toccante!
L'idea di base era molto carina, tanto che ho trovato adeguato persino il pezzetto ripreso dall'ultimo libro della saga e riportato all'interno del testo – cosa che, di solito, non mi fa impazzire; peccato però che, a causa dell'originalità mancante, ne abbia risentito un po' tutta la storia.

Tot: 23,24/35

Recensore Master
31/12/20, ore 23:49
Cap. 1:

Ciao! Partecipo al tuo stesso contest e ho deciso di dare un'occhiata alla tua storia.
Che dire, l'ho apprezzata davvero tanto, mi è arrivata del tutto l'atmosfera eterea e malinconica che volevi trasmettere. Non so se l'idea che hai avuto possa definirsi scontata, può darsi che ci siano altre storie incentrate su questo specifico What If ma io non ne ho mai lette, per cui ho trovato la tua piuttosto originale :) La scena finale dove Harry ritrova tutta la sua famiglia è estremamente commovente, così come l'accenno a Silente che ama passeggiare con Ariana al tramonto; hai evocato un'immagine davvero bellissima, ce lo vedo proprio Silente che arrivato in questo "aldilà" cerca di recuperare tutto il tempo perduto con la sorella.
Mi sono piaciuti un sacco anche i pensieri di Harry rivolti a Ginny, considera che la Harry/Ginny è una delle mie OTP <3
Complimenti e buona fortuna per il contest!