Recensioni per
Neve rossa
di MaxT

Questa storia ha ottenuto 24 recensioni.
Positive : 24
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
21/08/21, ore 16:24
Cap. 4:

No! Ci lasci così? Immagino che ci sarà un seguito, si dovrà sapere cosa accadrà a questi due! Il finale aperto no, per favore!

Cavolate a parte, una storia davvero ansiogena, che tiene incollati dalla prima all'ultima riga.

Recensore Junior
13/07/21, ore 15:47
Cap. 4:

E questo è il finale! Effettivamente molto aperto, come non mi aspettavo, ma comunque potente al punto giusto. Si tratta in ogni caso di una degna conclusione a una storia che, pur se corta, è riuscita a interessarmi molto e a tenermi incuriosito fino alla fine su cosa stesse succedendo in Antartide, su cosa nel passato avesse causato gli eventi presenti, e se Malina e Roger sarebbero riusciti a vincere contro di loro. A quest'ultimo purtroppo non avremo risposta dal momento che il finale è aperto, ma immagino che Malina morirà (per via di tutte le ferite che ha subito—ed è pure diventata quasi cieca per via del raggio abbagliante, non è vero?), mentre invece la scansione 3D del volto di Roger certamente avrà avuto una qualche conseguenza nel momento in cui lui ha finalmente scoperto il suo volto, benché la storia termini proprio in quel momento.

Insomma, una storia breve ma molto buona: perciò ti faccio senza dubbio i miei complimenti!

Recensore Master
16/06/21, ore 15:42
Cap. 4:

Ciao^^
Ma comeee!!! Dov'è il prossimo capitolo??
Ci lasci in mezzo alla neve con Roger e la povera Malony mezza morta e probabilmente quasi del tutto cieca?
Quest'ultimo capitolo è veramente appassionante: l'alternarsi dei punti di vista, la corsa contro il tempo, i satelliti che passano ogni tot minuti... Tutto contribuisce a creare una situazione adrenalinica, che tiene col fiato sospeso.
Come sempre complimenti per le tue competenze, che hanno ammantato tutta la vicenda di un'aura di realismo che l'ha resa veramente avvincente, e complimenti per aver ideato tutto quanto, è stato davvero bello leggere questa storia!

P.S.: Però, per favore, vorrei tanto sapere come va a finire...^^

Recensore Master
12/06/21, ore 18:25
Cap. 4:

Ciao^^
Non ho resistito e sono tornata a leggere il finale di questo racconto.
Inizio a farti i complimenti per come hai costruito il contesto di questo ipotetico futuro, molto realistico nelle sue dinamiche politiche e militari.
L'Antartide è stato occupato da una Nazione che ha tradito i patti internazionali per trarre vantaggio dalle risorse minerarie del territorio, uno scenario purtroppo verosimile.
Ho trovato i veri protagonisti di questa vicenda i due comandanti, che tramite i loro ordini portano avanti una complessa partita a scacchi, dove Roger e Malony sono soltanto pedine in questo gioco ben più grande di loro.
Ho trovato interessante il piano dei Russi, ovvero rivelare al mondo l'esistenza delle basi segrete e il tradimento con uno stratagemma (il finto schianto aereo) e utilizzare i media per riportare la loro versione dei fatti.
Alla fine non sappiamo che cosa accadrà ai nostri protagonisti, ma in fondo la loro sorte è tristemente irrilevante per gli scopi dei superiori.
La vicenda termina in un momento di massima tensione, Malony è ferita e il suo destino sembra segnato come desiderato dal comandante russo, che vuole renderla una martire sfruttando la sua morte per scopi politici.
Roger invece potrebbe avere buone possibilità di salvarsi, probabilmente grazie proprio al suo vuoto di memoria.
Un finale aperto, che lascia una gran voglia di scoprire di più, ma che trovo anche adatto al genere di racconto.
Complimenti, hai reso questa adrenalinica fuga per la sopravvivenza davvero intensa ed emozionante, ho letto con grande piacere questa storia dall'inizio alla fine.
Alla prossima! :)

Recensore Master
26/01/21, ore 12:42
Cap. 4:

Ciao Max! Eccomi alla conclusione del tuo super-racconto.
Comincio dai contenuti, che ancora una volta sono tanti e succosi: bella l'idea che stavolta i cattivi non siano i russi o i coreani, bensì una nazione tutto sommato piuttosto inoffensiva o comunque lontana dal cuore dello scacchiere mondiale; scelta scorretta mitigata dal fatto che , comunque, loro non avessero iniziato uno sfruttamento massivo, ma si stessero solo "portando avanti" e comunque in un'area vicina ai loro confini e storicamente rivendicata.
Ho apprezzato l'idea che la "punizione" non derivi da un intervento diretto dei russi, ma dalla rivelazione al mondo di attività scorrette e in violazione dei trattati internazionali, senza dubbio le cose funzionano così oggi nel nostro mondo iperconnesso.
Il finale aperto è spiazzante, ma giustificato. In fondo l'importante non è sapere se i due sopravvivranno, ma raccontare la loro storia.
Il colonnello russo si conferma assai stronzo, anche perchè non si sa cosa abbia mai fatto di tanto grave la poveretta per essere considerata una pecora nera ;)
Confesso che avrei voluto sapere qualcosa di più sui personaggi, sulla loro vita, sul loro carattere, su ciò che li ha condotti alle loro scelte.
Magari li riprenderai in mano?
Un abbraccio, a presto

Recensore Master
11/01/21, ore 20:06
Cap. 4:

Grammatica e stile
Il livello generale del testo è buono. Non ho notato refusi, solo qualche errore sull’uso delle virgole e una domanda indiretta male impostata nel primo capitolo. Il racconto è scorrevole e scritto in modo semplice; vale a dire che esprime in modo continuativo ogni evento senza avvalersi, se non in qualche breve occasione, di descrizioni particolari o introspezioni dei vari personaggi. L’effetto è di una narrazione facile da seguire ma a tratti sterile di elementi a contorno.
L’uso del lessico è a volte molto fantasioso. I termini che usi, come “strisciamento”, non sono sconosciuti alla lingua italiana. Non l’ho considerato un errore, ma ti sconsiglio di utilizzarli se il resto del testo mantiene un vocabolario più semplice.
Sul ritmo della narrazione non c’è che dire. L’alternanza di momenti tra passato e presente non solo aiutano a costruire il contesto delle vicende, ma alleggeriscono lo scorrere delle pagine e aiutano a far maturare l’impressione che il tempo stia trascorrendo; soprattutto, che tutte le fazioni in gioco si stiano attivamente muovendo per raggiungere i loro scopi. Ben fatto!

Caratterizzazione personaggi
Roger e Malony sono presenti nella maggior parte della narrazione, ma il racconto non esplora loro, né le altre figure principali in gioco, più dello stretto necessario. Roger in particolare risalta come una sorta di strumento senziente consegnato a Malony dai superiori. Il suo disorientamento iniziale è passato in sordina velocemente, in favore dell’esigenza di sopravvivere. Ci può stare, ma risulta evidente che è la spia russa a prendere in mano le redini della storia, soprattutto con grazie ai continui flashback. Di fatto sappiamo più di lei che di Roger – lui dovrebbe essere il protagonista –, dal punto di vista del carattere; se non che lui subisce in una certa misura il fascino principesco della “co-protagonista”.
Il comportamento di Malony rientra perfettamente nel suo ruolo da spia. Si dimostra amichevole e disposta a punzecchiarsi con Roger, cercando di creare quel feeling con la “vittima” che è alla base del manuale del buon agente segreto. È disposta a morire. Nonostante la scena in cui chiede al colonnello cosa ne sarà di lei, è evidente che sarebbe disposta a farlo per il suo paese.
Ogni personaggio subisce in qualche modo questo gioco a scacchi che i servizi miliari australiani e russi stanno mettendo in pratica. Si adattano alla situazione ma nessuno emerge.

Padronanza del contesto
Hai padroneggiato più che bene il contesto che ti era stato assegnato. Il punto forte di questo racconto è proprio la trama che si sviluppa e… Accidenti se mi complimento! Hai creato un’ottima missione di spionaggio. Non la solita impresa alla 007, ma un piano assolutamente sottile e pacifico per lasciare l’Australia in una situazione spiacevole. I cadaveri di chi non ce l’ha fatta che giacciono nella neve, le precauzioni anti-satellite, gli strumenti camaleontici come gli orsi robotici o l’arma sonica. Ognuno volto a dissimulare la presenza delle forze australiane che ante-estinzione del trattato si sono accaparrate importanti giacigli minerari. In sintesi: un lavoro ben costruito, con un background chiaro e un’evoluzione del contesto davvero efficace.
L’unico, grande neo: la faccenda del profumo.
Il pacchetto specificava che Malony emettesse quel profumo, non che se lo spruzzasse addosso, dal momento che ”…emana un odore molto singolare, dolciastro, che non riesce a scrollarsi di dosso. Non sa cosa sia, ma né l’acqua, il freddo, o il naso chiuso, riescono a nasconderlo. Attirerà sicuramente e spesso predatori sconosciuti...” Sebbene non sia stata lei a costruire l’essenza che si spruzza saltuariamente durante il racconto, ciò non può bastare a colmare quella che è un’imprecisione; rafforzata, trasformandosi in errore grave, dal fatto che il profumo avrebbe dovuto attivamente attirare la fauna locale.

Sopravvivenza?: Sopravvissuto 👼
L’evento X preso in considerazione:
Se protagonista non è ferito e lei sì, Malony sarà catturata e giustiziata. Tu sopravvivrai solo se possiederai strumentazione e capacità apprezzabili

Come ampiamente specificato, questo contest è perfettamente ruolabile e la direzione intrapresa da questa storia può coordinarsi perfettamente con l’evento catastrofico che avevo in mente come evento X; tant’è vero che Malony è una spia in ambo i casi.
La signorina non si può affermare abbia legato con Roger, essendo per lei solo una missione. Fatto, questo, suggerito proprio dallo spruzzarsi il profumo addosso. L’evento X preso in considerazione, e più vicino, è dunque la morte di Malony e sopravvivenza del protagonista. Morte, per altro, già annunciata dal colonnello. Eliminando dall’evento di default tutta la faccenda del sangue – motivo per cui ti ho sottratto i tre punti che avrebbero assicurato il dieci in Padronanza del testo –, quello più compatibile è senz’altro questo.

Segue un’ipotesi di finale:
Le ferite di Malony si infettano e onde evitare che la sua identità di spia venga scoperta, e rendere al contempo più grave l’impatto sull’opinione pubblica delle infrazioni australiane, i superiori di lei la lasceranno morire dopo aver finto di trarla in salvo. Rendendola, di fatto, la martire principesca di cui avevano bisogno. Roger, in quanto civile e “tesserato”, viene tratto in salvo e rilasciato dopo che le autorità russe si saranno assicurate che i suoi blackout non siano in grado di insospettire l’opinione pubblica.

Gradimento personale
La storia non mi è dispiaciuta. La precisione in alcuni dettagli è stata un fattore che ho apprezzato, soprattutto sul piano politico e le scelte strategiche compiute da ciascuna fazione in questo gioco d’incastri. Bello – dal punto di vista della trama – che ci siano dei cadaveri sparsi durante la traversata, nonché l’alternanza tra passato e presente per chiarire alcuni passaggi fondamentali.
Anche il discorso tra Malony e Roger a inizio viaggio, quando parlano della neve rossa, è interessante. In esso non si snocciolano solo nozioni scientifiche, anche una possibile ipotesi su come la Russia, o altre nazioni, stiano attivamente peggiorando la situazione in Antartide per sabotare i trattati e ogni possibile utilità di futuri accordi. Sebbene, va fatto notare, la semplice presenza di un dialogo riguardante la Neve Rossa non la ritengo capace di sostenere il peso del titolo.
L’apporto dei personaggi è minimo. Banalmente, se la storia fosse stata raccontata dal punto di vista dei due capitani, il russo e l’australiano, non sarebbe cambiato molto dal punto di vista del risultato. La stessa sopravvivenza di Roger non è data da particolari abilità, che comunque vi ho chiesto di sviluppare, ma da un’accettabilissima soluzione narrativa.
In sintesi, la storia non è male, ma manca di qualche elemento che aiuti a creare un legame con i personaggi.

Ecco qui ^^ Buona fortuna per i tuoi prossimi lavori e grazie ancora per aver scelto questo contest

Recensore Veterano
04/01/21, ore 20:19
Cap. 4:

E poi? E poi? Cosa succede insomma!!!!!!!Mamma mia mi hai lasciato col fiato sospeso.
I miei complimenti per questo thriller di spionaggio, ben costruito e pieno di idee originali.
Anche io avevo letto il pacchetto e non era facile combinare gli elmenti proposti, ma tu lo hai fatto con molta maestria come se fossero idee tue inserite nel naturale contesto della storia. Perfino il fatto del profumo hai saputo trasformarlo in una specie di arma. Hai fatto delle ricerche storiche, linguistiche e ambientali e si vede. Interessanti le armi, i droni, gli orsi meccanici.
Hai immaginato uno scenario geopolitico piuttosto credibile nella contesta dell'antartide tra Australia e Russia che vogliono prepararsi il terreno in anticipo per sfruttare il territorio antartico. Inizialmente tifavo per i russi ma poi ho capito che entrambe le fazioni non ci pensano due volte a sacrificare i propri uomini per i propri obiettivi, quindi la mia simpatia va solo ai due sventurati protagonisti.
All'inizio avevo sospettato qualcosa in Malina visto la determinazione nel raggiungere la base ma non immaginavo certo la risposta.
Mi sono piaciuti i loro battibecchi, la loro collaborazione e la tensione crescente nella corsa per la sopravvivenza. Spero tanto che Spettro faccia sopravvivere il tuo protagonista.
In bocca al lupo per il contest.
Se anche tu vorrai lasciare un parere alla mia storia ne sarò felice.
A presto
Clodie Swan

Recensore Veterano
04/01/21, ore 12:09
Cap. 4:

Ciao MaxT,

Conclusione con un finale aperto davvero adrenalinica, con un susseguirsi di colpi di scena mirabilmente gestiti. Bravissimo!

Immagino che se gli orsi riconosceranno il volto di Roger, allora lui e la principessa si salveranno. Altrimenti verranno dilaniati.
Il superiore di Malina, però, sembra essere convinto di fare di lei una martire, quindi mi giunge il sospetto che voglia sbarazzarsi di lei comunque. Magari sa già che gli australiani non si fermeranno solo perché c'è un loro ingegnere da eliminare...
Quindi tornerò di certo a scoprire chi si salva e chi no.

Ah, io ho interpretato il contest in modo del tutto differente, ed ora sono in dubbio su quel che ho fatto... per cui ho chiesto espressamente al giudice se si attendeva un esito aperto come il tuo.

Di nuovo ti faccio i miei complimenti per la cura che hai messo nello scrivere questa storia, sia in quanto a stile e termini, sia per la parte tecnica.
Mi rammarico solo un po' perché i due protagonisti sono rimasti nella slitta per tutta la loro azione di fuga, e questo ha limitato la loro possibilità di interagire e legare come mi sarei aspettato. Beh, come mi sarebbe piaciuto facessero, visto che non avevi nessun obbligo e giustamente non avevi indicato nessun tipo di coppia. Quindi ok, si è trattata solo di una mia illecita illusione.

Di nuovo complimenti! In bocca al lupo alla tua storia per il contest e auguri al tuo personaggio per una felice sopravvivenza!


Alcune note:

- Roger, il mio tablet non funziona più

Ora che conosco bene la storia di Malina, un soldato, qui mi pare un po' strano che si lamenti con Roger, un civile ignaro del suo ruolo. Piuttosto mi sarei aspettato un "Ma che diavolo! Anche il tablet non funziona più!"  


- Si, ma abbiamo più di cento metri di vantaggio

, ...


- Alcune voci dal gruppo risposero al benvenuto.“Grazie” “Buongiorno”, “Piacere” “Ciao John”.

In questa non mi convince la punteggiatura... Forse: “Grazie.” “Buongiorno.” “Piacere.” “Ciao John.”


- Ormai l'animale era a pochi metri,
- Ormai la belva meccanica era a pochi metri,


Credo potessi piazzare l'animale a una ventina di metri di distanza nella prima citazione (insomma a quanto possa bastare per distinguere degli occhi artificiali) per rendere più concreta la sua avanzata.