Recensioni per
Una serata particolare.
di Madame Grandier
L ho divorata questa storia mi e piaciuta tantissimo.. per un momento ho creduto che Andre si facesse travolgere dallo scenario impudico di perdizione che gli stravolge i sensi di uomo.. ma il suo amore per Oscar rimane sempre immutabile, e" l amore in senso puro ed unico....complimenti ancora |
Anche io, come te, sono fissata dal fazzoletto... Forse perchè, dopo la notte dello strappo, è stato il rpimo vero avvicinamento tra loro due, forse perchè credo che quel gesto abbia contribuito a a far aprire gli occhi ad Oscar... |
Che dire anche di questo capitolo, se non che è perfettamente calzato addosso ad André. Sei riuscita, cara Ireland, anche in questa occasione a farci pervenire tutto il tormento provato dall’uomo che, poco prima, ha assistito al comporsi e completarsi di una azione che a lui sarà per sempre preclusa con la donna dei suoi sogni, l’unica amata, quella impossibile. Si strugge al pensiero che lei, sposandosi, potrebbe non più essere padrona di se stessa come è sempre stata e come lui l’ha sempre percepita e per questo se ne è innamorato, uno solo fra i tanti motivi. Ancora abbacinato da ciò che ha visto svolgersi all’interno della locanda fra Alain e Juliette, ha dovuto fuggire, sentendo serpeggiare, dentro ogni sua fibra, il demone del desiderio. E così solo, si è abbandonato al suo bisogno crescente che sapeva di pazzia, ma, anche in questi momenti, ha continuato a pensare a lei e a come avrebbe fatto a sopravvivere una volta che lei si fosse sposata e sarebbe diventata irrimediabilmente di un altro. Un pensiero che lo getta in un baratro ancora più profondo dell’inferno nel quale si trova a vivere. |
Caspita, Madame Grandier, che capitolo “caliente” che hai scritto. Tutto il tuo procedere, nel raccontarci quello che stava avvenendo, per la sfida che era stata lanciata, ha avuto la capacità di trasformare le parole in immagini, avendo così l’opportunità di assistere alla scena, come se fosse proiettata su uno schermo. Tutta la preparazione, giocata sul far perdere il controllo ad André, ha permesso a coloro, che a quel gioco folle stavano appunto solo giocando, di provare sensazioni ed emozioni, coinvolgendo, con il loro atteggiamento provocatorio Andrè, che ha tentato di appigliarsi ai ricordi, ma la mente era ferma ai ricordi mentre il corpo, lasciato andare, stava reagendo a quello che gli occhi vedevano e le orecchie sentivano, anche perché i suoni emessi da Alain e Juliette erano inequivocabilmente attrattivi ed esplicativi di ciò che stava succedendo. Andrè, in una brezza di ricordi, è riuscito a tornare presente a se stesso e fermarsi, poco prima di quello che per lui avrebbe decretato la fine del suo amore, poiché dopo si sarebbe odiato per aver ceduto, seppur per un attimo di sollievo, e di non essere stato in grado di dominare il suo costante desiderio che, dalle prime parole che hai espresso nel capitolo, ci hanno fatto capire quale sia il livello di desiderio di André nei confronti di Oscar, che lui considera solo sua e mai dovrebbe poter essere di qualcun altro, lui solo potrebbe farla godere e godere al tempo stesso del loro godimento. Ma il gioco sta per finire, e Alain deve ammettere con Juliette, con la quale aveva intessuto quel piano, che con il Grandier, nulla può avere la meglio, neanche per togliergli quel peso, che sempre lo accompagna e che porta sulle spalle e, soprattutto, su quel cuore pronto a esplodere per il troppo dolore. |
Ciao Ireland, che capitolo pieno di pathos sei stata in grado di confezionare insieme alla bravura della tua penna. Una autentica full immersion nei pensieri e, soprattutto, nelle sensazioni di André, portato quasi a viva forza da Alain, in quel luogo di perdizione. Alain e la sua idea di fargli passare l’amore semplicemente sostituendolo con un altro, anche se per pochi istanti, in modo che provasse cosa volesse dire essere amato da una donna in carne e ossa e non da qualcuna che si è trasformata in un ideale. Coinvolgente anche il modo che hai utilizzato per raccontare della strana amicizia, che mano a mano che la conoscenza procedeva, si faceva sempre più profonda, tra André e Alain, nel quale aveva trovato un appoggio, poiché dopo l’avventura del pestaggio, forse quest’ultimo aveva capito in quali dinamiche si stesse dibattendo il suo nuovo amico, praticamente da sempre e solo a senso unico. Ho particolarmente apprezzato la panoramica che hai voluto regalarci, raccontando come fossero stati uniti André ed Oscar nel corso del tempo, quali fossero stati i percorsi entro i quali si erano dibattuti entrambi fino alla inevitabile conclusione, che tutti conosciamo, di quel loro rapporto particolare e speciale, anche nella forma, e che era diventato linfa vitale a cui attingere, soprattutto per il bel moro. André dopo i vari pensieri, in quel luogo sembra voler capitolare, complici i sensi ottenebrati da troppo alcol, che facevano compagnia a tutti gli altri che, mai come in quell’occasione, erano più all’erta che mai. La bella Juliette è un vero diavolo tentatore, sia per le movenze che sa sfruttare al meglio e sia per le parole che sa utilizzare per colpire andando sul sicuro. Dopo un simile atteggiamento anche il comportamento, sempre irreprensibile, di André sta perdendo il controllo, anche perché, per sua stessa ammissione, non è propriamente un angelo asessuato, ma un uomo fatto di carne e sangue che pulsano entrambi follemente. La visione di Oscar, chiusa nella sua perfetta individualità, sta man mano lasciando il posto ad un desiderio che si sta trasformando in bisogno. André si trova sull’orlo di un precipizio, ma il suo amore riuscirà a resistere a una tale tentazione? Non mi resta che proseguire la lettura per scoprire l’arcano, reso ancor più interessante dalla tua narrazione che si è fusa armoniosamente con quella di Madame Grandier, anche se a parer mio, si riesce a vedere il tocco di ognuna di voi. Proseguo pertanto nella accattivante lettura. Un saluto e a presto! |
Ciao Madame Grandier, ho tenuto da parte la tua storia per trovare il giusto momento per poterne affrontare la piacevole lettura, che dall’incipit che hai dato, vorrebbe stravolgere e travolgere il nostro bel moro per farlo capitolare, mandando così in frantumi l’idea che il vero amore non esista, soprattutto quello a senso unico verso Oscar, la quale parrebbe non degnarlo di alcuna attenzione. |
Siempre he pensado que Andre por mucho amor que alberga por Oscar esa condición fisica de desahogarse el mismo creo que si lo hizo a lo largo de su vida era un hombre con sus necesidades y sabía que nunca podria tener a Oscar pero tampoco podria ser para otra mujer pero la necesidad de cuerpo también exigían. Excelente la.idea que funciona de excusa para que Oscar a Andre y le confiese que no se va a casar que alivio para un corazón atormentado y triste por que nace la esperanza de estar Siempre con ella y protegerla. |
Eccomi per l'ultimo capitolo. Bello anche questa rappresentazione che arricchisce lo scritto. Abbiamo il punto di vista in prima persona attraverso André, ma questo capitolo è diverso rispetto al secondo, perché non riguarda solamente le impressioni dell'uomo, ma accade un avvenimento che potrebbe far pensare anche ad una continuazione. André incontra Oscar e mi è piaciuto il loro incontro dove l'uomo, dopo l'aver respirato l'aria di quel luogo di perdizione, vede la donna amata. E se Oscar con la scusa del fazzoletto fosse andata a cercare André perché non poteva più aspettare nel dirgli che non aveva più intenzione di sposarsi? Bella l'espressione finale, "gocce di stelle tremanti." Un caro saluto. |
Ciao Madame Grandier. Un capitolo realistico nei dialoghi, per descrivere quanto successo. In un posto del genere e in una simile situazione non potevi che utilizzare questo linguaggio. Sono stata lieta di scoprire che André, sognando di lasciarsi andare, alla fine non cede. Belle le immagini dove emerge l'espressione dell'uomo nella situazione nella quale si trova e la sensualità di Juliette. Come ben dice la donna ad Alain nel finale, l'amore di André è davvero grande e unico. Sono curiosa di leggere l'ultimo capitolo. Un caro saluto. |
Eccomi per il secondo capitolo, dove questa volta è Ireland a scrivere. Bella la rappresentazione e, come ho detto anche nel precedente capitolo, amo l'unione delle arti. Si leggono i pensieri di André in prima persona, come si trovasse in una dimensione sospesa fra Oscar nella sua presenza non palpabile e Juliette nella sua carnalità. Cosa succederà adesso? Al prossimo capitolo. Un caro saluto. |
Ciao Madame Grandier. Amo le storie dove ci sono anche delle rappresentazioni. Quella presente in questo capitolo penso sia Juliette e mi piace la sua espressione. Già leggendo l'inizio di questa tua storia, posso percepire come sarà, diversa e con un linguaggio realistico adatto alla situazione descritta, in questo posto di perdizione. Sono curiosa di vedere cosa accadrà e cosa deciderà di fare André. Al prossimo capitolo. Un caro saluto. |
La storia che hai scritto è qualcosa che tocca la carne viva, e se commento solo adesso è perché sono stata da schifo dal capitolo 1 al 4. Ho temuto che André cedesse, poi ho avuto una gran pena perché non lo faceva, poi son morta a "lei non era mia. Non lo era mai stata. Non lo sarebbe stata mai. Anche in quella lurida topaia avevo scorto qualcosa di bello, perché la Verità lo è sempre." Son morta a ogni passaggio in realtà, perché la violenza dello scenario miserabile che hai magistralmente tratteggiato non veniva lenita neanche dalle belle linee erotiche create da Juliette che tentavano di reclamare la mia attenzione. Forse con altri lettori - più come Alain - hai avuto successo, ma io ho sentito ogni respiro di André. Certo, per mia inclinazione verso il mio eroe tragico, ma anche per la tua bravura. È stato tutto un pugno, fino alla conclusione del pestaggio emotivo con il sopraggiungere di Oscar finale... E mi sento bene. Meglio. Sento che ho fatto bene a "torturarmi" fino alla fine. Al che io tento di avanzare una richiesta umilissima: potresti forse scrivere un piccolo seguito, per André e Oscar? Naturalmente capisco i no dati per qualsiasi ragione e anche senza ragione, l'artista è padrone assoluto delle opere, anche quelle in potenza. Comunque grazie per questo lavoro ❤️ |
Wow ma che bel capitolo! Tutta la storia mi piace. Davvero brava! Non vedo l'ora di leggere il seguito. |
Una serata tremenda per il povero André, che sembrava finita in modo aberrante; ma alla fine vera, il lieto fine c'è stato, eccome! Cosa è più bello di un sollievo? |
La meraviglia di un capitolo che non è (come credevo) un POV sul precedente, è un nuovo inizio. La parentesi di lusinghe,di tentazione,di perdizione in cui André suo malgrado stava per essere inghiottito ,anche stordito dall' alcool e stravolto dai cupi pensieri, si chiude con la celestiale visione di lei,un raggio di sole che illumina il suo cuore sofferente. Quel " non mi sposo più " è un respiro di sollievo per un'anima tormentata, è un dolce ristoro per un cuore nella tempesta, che brucia di passione e di un amore che non trovano compensazione . Ma chissà cosa ci faceva lì Oscar, alle prime luci dell' alba? La scusa del fazzoletto da restituire è davvero banale. La tua scrittura invece è perfetta. Complimenti |