Recensioni per
Nei ritagli di tempo
di VigilanzaCostante

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
17/03/21, ore 21:59

9° classificata al contest "Titoli a Catena", vincitrice del premio speciale per la “Storia più originale”

Grammatica: 8,51/10
Benché mi sia saltata all'occhio qualche svista e qualche errore, risulta comunque chiaro l'impegno e soprattutto la passione che hai impiegato nello scrivere questa bellissima storia.
Di seguito ti riporto ciò che ho notato:
- «Sr Salazar, aspetti! Dove state andando a quest’ora della notte?» → Sir – sicuramente un refuso; ho anche pensato si trattasse di un'abbreviazione, ma l'unica abbreviazione che ho trovato è “Sr.” in merito alla parola senior (-0,01 pt). Nella stessa frase è inoltre presente una discordanza: Tosca dà del voi a Salazar (come Salazar specifica subito dopo: «Non darmi del voi, Tosca, siamo intimi mi pare.»), eppure inizialmente si rivolge a lui dandogli del lei («[...] aspetti! […]») (-0,10 pt).
- Lui in risposta la baciò con un impeto quasi inopportuno, il gelido di quella notte si trasformò in calore violento → presumo volessi intendere “gelo”, in quanto “gelido” è un aggettivo e non un sostantivo (-0,05 pt).
- Non sapeva ancora che quella cianfrusaglia arrugginita sarebbe stato veicolo di domande → sarebbe stata – fa riferimento alla cianfrusaglia, quindi a un sostantivo femminile singolare, ma presumo sia stata una svista (-0,01 pt).
- Era dai tempi di Hogwarts che un libro […] non la prendeva talmente tanto […]. Lo sfogliava a colazione, prima di dormire, tra una pausa e l’altra da lavoro […] → dal – immagino sia un refuso (-0,01 pt).
- Quando si erano lasciati, Ron era diventato color della moquete […] → moquette – si scrive con doppia -t (-0,05 pt).
- Fred e Asteria ridevano felici in un fotogramma dimenticato, appoggiati l’uno all’altro […] → “l'uno all'altra” – sarebbe stato opportuno scrivere il secondo pronome reciproco con la flessione femminile nell'ordine in cui compaiono i soggetti: prima il maschile, Fred (l'uno) e poi il femminile, Asteria (l'altra) (-0,05 pt).
- «Ehm si, mi domandavo come stessi.» → l'avverbio di affermazione “sì” si scrive con l'accento grave posto sulla vocale -i (-0,10 pt).
- «E qual è il punto? Di Silente e Grindelwald lo sapevano […] → sapevamo – refuso (-0,01 pt).
- Hermione si trovò a pensare che come collega, non sarebbe affatto male → non sarebbe stato (-0,05 pt).
- «Allora saprai anche che l’ho avvisata per accertarmi che lei fosse a conoscenza dell’esistenza di un oggetto magico potenzialmente pericoloso, che riporta fatti estremamente personali sulla sua vita e quindi, indirettamente, anche della tua.» → dal momento che l'oggetto magico in questione riporta fatti personali sulla vita di Asteria, riporta indirettamente fatti personali anche sulla vita di Draco. Entrambe le forme sono corrette, ma non si equivalgono; discorso diverso sarebbe stato se avessi scritto: «Allora saprai anche che l’ho avvisata per accertarmi che lei fosse a conoscenza dell’esistenza di un oggetto magico potenzialmente pericoloso, che riporta fatti estremamente personali della sua vita e quindi, indirettamente, anche della tua.» (-0,05 pt).
Per quanto riguarda la punteggiatura, invece, per la maggior parte è stata inserita in maniera impeccabile, volta a creare le giuste pause. Non ho trovato periodi eccessivamente lunghi, anzi!, hai calibrato l'interpunzione in modo da non affaticare il lettore; ci sono stati dei punti però, disseminati un po' in tutti e due i capitoli, in cui l'ho trovata a tratti mancante e a tratti mal inserita. Ti consiglio quindi di ridare un'occhiata (-1 pt).

Stile e Lessico: 7,80/10
Trattandosi di una minilong, ho apprezzato lo stile che hai deciso di adottare per questa storia: né troppo astruso – cosa che avrebbe potuto rendere pesante la lettura – ma nemmeno estremamente semplice. L'ho trovato invece calibrato, ben dosato e ben articolato, contornato da parole adatte alle varie situazioni, ai vari sentimenti vissuti. A tratti ti sei mantenuta, preferendo non “appesantire” il testo lì dove non era necessario, per poi rifarti con costruzioni lessicali maggiormente elevate quando invece la narrazione lo richiedeva. Brava!
Per quanto riguarda le citazioni, solitamente non le trovo di mio gusto poiché credo che richiami così lunghi vadano a spezzare la continuità della trama. Erano sicuramente azzeccate, su questo non ci piove; ma, se nel primo capitolo quell'unica citazione non mi ha disturbata più di tanto, ciò non è accaduto nel secondo, in cui mi sono molto poco piaciute.
Andando avanti, vorrei farti notare alcune cose.
Riporto di seguito un pezzo:

Forse non lo sapeva – era l’unica soluzione plausibile nella mente ingarbugliata di Hermione, perché Draco non avrebbe mai accettato di arrivare secondo nel cuore di qualcuno.
Doveva saperlo – era l’unico pensiero che la tormentava da quella mattina.

Non capisco come mai tu non abbia posto tra virgolette alte il pensiero di Hermione, esattamente come hai fatto in altri casi (→ “Entrambi nella stessa Casa, negli stessi anni! Diamine, come non ci ho pensato prima?”), preferendo invece scriverlo in corsivo. Ho capito che l'intento era quello di evidenziare e distaccare in qualche modo tali riflessioni dal resto del testo, ma è palese si tratti di pensieri della protagonista, come tu stessa scrivi (“[…] era l’unico pensiero che la tormentava da quella mattina”) (-0,10 pt).

Un discorso simile riguarda questa frase:

Quando lui, con la sua valigetta alla mano e la sua tunica perfettamente in ordine, le passò davanti e la salutò con un atono “Granger”[...].

Anche qui non capisco come mai tu abbia posto tra virgolette alte una parola che, chiaramente, viene pronunciata in un discorso diretto e che quindi avrebbe richiesto le virgolette basse (-0,10 pt).

Sono scelte che mi hanno lasciata un po' perplessa.

Un'altra cosa che non ho ben capito è perché chiami cianfrusaglia arrugginita il libro, quando all'inizio lo descrivi come “[...] un quaderno sgualcito, dalla rilegatura nera scorticata […]”, non facendo riferimento ad alcun elemento capace di arrugginire. Non riesco ad affibbiare all'aggettivo neanche un senso figurato, il quale eventualmente andrebbe a richiamare l'inefficienza dell'oggetto in questione, ma mi sembra che – benché sgualcito – il libro funzioni come deve: (in riferimento ai nomi di Hermione e Draco) dapprima “Arrivata a casa e dopo una doccia per schiarirsi le idee, riprese in mano quel libricino sgualcito che stava fin troppo in alto nella lista dei suoi pensieri. […] Chiuse gli occhi e alla cieca premette l’indice sulla facciata. Nulla – nessuna immagine, nessun frammento, nessuno spezzone futuro” e ancora “«No, ci sono solo due nomi, che se ne stanno lì sulla carta. Se li tocchi non si vede niente, neanche un’immagine o un ricordo assopito. Perché è un libro sugli amori perduti e da quel che ricordo non ci siamo mai amati, Malfoy.»”; successivamente però: “ Draco seppe che, a quel punto, non stava più mentendo. […] Non seppe come, non seppe perché, si avventò sulle labbra di lei e non le diede tempo di ponderare, di decidere se fosse giusto sbagliato. Si staccarono per prendere fiato e poi si rituffarono verso quei lidi sconosciuti, pericolosi perché ignoti. Il tempo sfuggì loro dalle mani e si ritrovarono accaldati e confusi uno addosso all’altra. «Tocca adesso quei nomi, Hermione.»”.
Ciò che più mi preme portare alla tua attenzione, riguarda alcune ripetizioni (-2 pt). Trattandosi di un testo lungo, mi rendo conto che variare risulti abbastanza difficile, eppure se avessi adoperato dei sinonimi sarebbe stato meglio:
Indugiò un po’ prima di immergersi in quella pagina, un po’ perché non riusciva a metabolizzare che quella donna e quell’uomo potessero essersi amati, e un po’ perché aveva conosciuto Alastor, l’aveva rispettato, l’aveva pianto: avvicinarsi così al suo cuore e alla sua sfera romantica le sembrava un’invasione oltraggiosa.
Ma lasciò vincere la curiosità e, con un flebile tocco, venne inglobata in un altro universo.
La gamba di legno di Alastor Moody risuonava un po' troppo a contatto con il pavimento dell'infermeria […]  se il secondo e il terzo “un po'” ci stanno appieno, con il primo e il quarto avresti potuto diversificare.
Quello scambio di battute fece ridere l’ex Auror, quasi sollevato dal sapere che quello non era cambiato: la donna, per quanto sconvolta, era ancora in grado di parlare e – con il suo solito modo di fare – ricoprirlo di insulti.
Hermione riemerse da quella visione ancora più interdetta di prima: quello era amore?
Evitò attentamente di soffermarsi su quello sguardo e prese a spiegare quello che sapeva → qui, per esempio, avresti potuto scrivere: “Evitò attentamente di soffermarsi su quello sguardo e prese a spiegare ciò che sapeva”.
Queste sono solo alcune delle iterazioni che ho notato. Non si tratta tanto di sostantivi quanto di pronomi e preposizioni. Ripeto ciò che ho detto prima, e cioè che è difficile giostrarsi al meglio quando si ha a che fare con testi così lunghi. Ti consiglio quindi di rileggere tutto con calma e trovare, lì dov'è possibile, delle forme differenti che non alterino il significato dello scritto ma differenzino le forme.
Infine, per quanto non sia un errore poiché entrambe le forme sono corrette, vorrei farti notare che hai scritto dapprima “the” e poi “tè”. Si tratta meramente di una questione estetica.

Attinenza al titolo: 3/5
Qui mi trovo costretta, purtroppo, a non assegnare punteggio pieno in quanto qualcosa mi ha lasciata un po' disorientata, non convincendomi al cento percento.
Quando parli di ritagli di tempo, ti riferisci alle scene che raccontano di questi amori perduti. Ecco, se per esempio avessi parlato di frammenti di tempo, le cose mi sarebbero quadrate di più dato che il frammento è una parte, un pezzo di qualcosa – e, in questo caso, si sarebbe trattato di pezzi di tempo appartenuti agli sfortunati amanti presenti nel libro. Il ritaglio, invece, è la parte che si toglie via, che avanza; anche in senso figurato, si parla di ritagli di tempo quando – appunto – avanza del tempo da quella che è l'occupazione principale che si sta svolgendo. Eppure, da ciò ho capito, gli amori presenti nel libro non sono stati affatto dei ritagli, ossia degli amori vissuti nei momenti in cui avanzava un po' di tempo: si è trattato sì di sentimenti sfortunati, non destinati a essere, ma non di relazioni che hanno avuto luogo giusto perché in quel momento non si aveva null'altro da fare.
Quindi, ecco, col rischio di apparire rompiscatole ma sono sincera nell'esporti il mio parere, soprattutto dal momento che nella griglia di valutazione esiste un parametro apposito in merito.
Soffermandomi a riflettere, questo è quello che non mi è ben quadrato, ma al contempo non posso di certo dire che il titolo non c'azzecchi completamente nulla con la storia.

Originalità: 5/5 + premio speciale per la “Storia più Originale”
Circa questo parametro, la tua trama è stata quella che mi ha colpita maggiormente e non poteva non aggiudicarsi il premio speciale!
Non ho la più pallida idea di come ti sia venuto in mente di dar vita a un libro che racchiudesse questi amori perduti e che, addirittura, ne mostrasse delle scene; so solo che sono grata per l'inventiva che hai avuto e per la scelta di partecipare a questo contest perché, credimi, la storia mi è piaciuta da matti.
Trattandosi di una dramione, poi, è stato assolutamente geniale creare un espediente che permettesse di narrare dell'amore di due (e più) personaggi agli antipodi senza per questo cadere nell'OOC. Lascia che, da amante del canon, ti ribadisca quanto abbia apprezzato tale escamotage!

Gradimento personale: 9/10
Questa storia, se non si fosse capito, l'ho apprezzata davvero molto per l'originalità della trama e per il modo in cui hai deciso di strutturarla. È stata un agglomerato di emozioni, un crescendo che alla fine è terminato nell'unico modo in cui (non mi stancherò mai di ripeterlo) una dramione può – secondo il mio personale parere – finire. Generalmente non amo le storie romantiche, a meno che queste non abbiano un epilogo drammatico, e il tuo è stato favolosamente malinconico e triste. Mi sono completamente immersa nella lettura, risucchiata da questo magico libricino; ho provato la stessa curiosità di Hermione, desiderosa di scoprire quanto più possibile degli sfortunati amanti abitanti il libro (e, anzi!, mi sarebbe piaciuto leggere di molte più scene inerenti tanti altri personaggi) e trovo che tu sia riuscita a mantenere – in linea generale – un alto livello di IC.
Ciononostante, ci sono due cose che voglio farti notare al riguardo: la prima riguarda il modo in cui Hermione si è rivolta ad Asteria nella lettera che le ha scritto, la seconda riguarda un certo comportamento.
In merito al primo punto, se non mi è sembrato strano che Tosca desse del voi a Salazar (erano altri tempi, c'erano altre usanze), mi è invece parso inconsueto che Hermione non desse del lei ad Asteria. È questo, a mio parere, un modo di fare distante da Hermione, sia per gli anni in cui si svolge la storia e sia perché la Granger non ha mai usato dare del voi a nessuno – né nei libri e nemmeno nei film. A ogni modo non si tratta di un errore, solamente di una mia opinione soggettiva.
Per quanto concerne il secondo punto, vorrei parlarti del comportamento adottato da Hermione quando, andando in bagno, non ha portato il libro con sé ma l'ha lasciato sul tavolo a disposizione di Draco. Questa è l'unica pecca OOC che ho trovato nella storia: conoscendo l'indole di Draco, Hermione non avrebbe mai lasciato che Malfoy potesse venire a conoscenza di una verità che persino lei faticava ad accettare. Al tempo stesso mi rendo conto di come le cose dovessero procedere per fare in modo che andassero così come sono andate, eppure non riesco proprio a vedercela Hermione che commette uno sbaglio del genere...
Tolto questo elemento, ho trovato tutto il resto molto IC: l'ossessione di Hermione per la storia tra Fred e Asteria, le poche frasi pronunciate da Fred (assolutamente in linea con personaggio!), la decisione della Granger di scrivere ad Asteria (ficcando il naso in faccende che non la riguardavano), la sua strana preoccupazione per Malfoy; e ancora il comportamento di Draco, il modo in cui hai delineato i suoi cambiamenti dalla guerra, alcune frasi da lui pronunciate e il motivo per cui ha deciso di porre fine a quell'amore non destinato a essere, dichiarandosi vigliacco.
Tutto bellissimo, davvero!
L'ultima cosa che vorrei dirti (e che mi ha un po' disturbata) riguarda il modo in cui usi la punteggiatura all'interno del discorso diretto. Tengo a sottolineare che non si tratta di un errore, anche perché mi sono documentata e non ho trovato informazioni appurate; si tratta solo di una questione estetica, di un diverso modo di concepire l'interpunzione nei dialoghi, motivo per il quale te ne parlo qui: tolti il punto interrogativo e quello esclamativo che assolutamente rientrano all'interno delle virgolette, tu poni al loro interno anche il punto fermo, mentre io lo preferisco (sia stilisticamente che esteticamente parlando) all'infuori. Ma, ribadisco, non si tratta di un errore, riguarda solo un mio personale parere.

→ Il nome della Grengrass ha subito un errore di trascrizione dal Time Magazine, il quale lo riportò come Astoria, sebbene nell'albero genealogico mostrato nel sito della Rowling compaia come Asteria. Il nome dato dal Time è poi diventato d'uso comune, ma, per quanto mi riguarda, entrambe le versioni sono corrette.

Tot: 33,31/40

Recensore Master
20/02/21, ore 22:38

Eccomi anche qui! Bellissimo anche questo secondo capitolo, di cui avevo letto solo la prima parte... ma andiamo con ordine.
L'incontro con Astoria mi è piaciuto perché è molto lucido: Astoria non si vergogna del suo amore perduto e sceglie di parlare, dichiarando candidamente che quello che la lega a Draco è solo affetto (e qui, mi è piaciuto che comunque tra loro ci sia un legame speciale, anche se amore non è, proprio perché non rovina il valore del loro matrimonio).
L'incontro con Astoria è una tappa obbligata della storia che secondo me rende di fatto possibile l'avvicinamento Dramione, non soltanto perché Draco la cerca proprio per affrontarla in merito – e da qui finiscono per avvicinarsi – ma anche perché sapere che tra Draco e sua moglie non c'è quel tipo di amore cambia le carte in tavola. Ho adorato che si siano avvicinati proprio per via del libro: Passarono del tempo piacevole, insieme, a immergersi nei tempi stonati degli altri. Non a caso questa frase mi è piaciuta molto e secondo me riassume perfettamente il senso del loro rapporto nelle coordinate di questa tua storia.
Farli avvicinare in modo credibile non era semplice (e io che non amo la coppia sono sempre scettica su questo) però devo dire che il fatto che qui tutto avvenga all'improvviso non sia affatto un danno: è il gioco della "profezia che si autoavvera", quel dubbio tra causa e conseguenza che tu esterni esplicitamente. Le loro pagine erano ancora da "scrivere" e le vedono scrivere in intinere, diventando sia lettori che scrittori che protagonisti. Credo sia un meccanismo concettualmente interessante e reso benissimo, per cui ottimo lavoro davvero: funziona.
La conclusione è amara, e lo è fino alla fine, lo è anche se quell'idillio ha una certa durata inizialmente, però è la conclusione giusta: anche loro per essere in quel libro devono dirsi addio, devono perdersi. 
Hai reso in modo molto originale il titolo che ti avevo assegnato e sono molto contenta che lo hai sviluppato. Concludo facendoti tanti complimenti anche per lo stile: qui il tuo modo di scrivere (che mi piace sempre) mi ha coinvolta particolarmente in diversi punti e l'ho trovato proprio tanto incisivo.
Un bacio, davvero una bella storia!

Recensore Master
20/02/21, ore 22:11

Ciao Mati, stasera ti sto dando un pochino fastidio con le recensioni ahahah
Avevo già letto in anteprima il capitolo, come sai, ma l'ho riletto adesso con molto piacere. Trovo l'idea di base davvero interessante: un libro che parla di amori perduti, amori che non dovrebbero essere conosciuti da nessuno, forse (non dalla Storia sicuramente), eppure che vogliono essere conosciuti e premono per essere scoperti. Hermione non può che restarne ammaliata e catturata, anche perché quelle persone di cui si parla le conosce più o meno bene e tutte le coppie sono proprio inaspettate per lei, spingendola a vedere "oltre" e a considerare proprio la possibilità di un amore impossibile – cosa che, in effetti, getta già indirettamente le basi alla percezione Dramione.
Pagina dopo pagina Hermione è proprio trascinata, e del resto come non esserlo con le coppie che proponi? Inutile dire che ho fangirlato per la Dolastor, inutile dirlo perché lo sai, come sai che ho amato quel "Almeno io non sono storpia" che è così meravigliosamente Doll. Grazie per averli inseriti e per aver fatto questo piccolo tributo alla mia ship, l'ho apprezzato davvero tanto. E, a proposito, cosa dire di Harry che il primo commento di fronte alla rivelazione intera di Hermione riguarda proprio i Dolastor? Harry è il lettore medio ahahah
Ovviamente la vera bomba sono però Fred e Astoria, resi in maniera molto dolce, che puntano finalmente il dito verso Draco. Hermione sente di doverlo avvertire (con tanto di doverosa perplessità di Harry per questo sentimento!) ed è con questo pensiero in mente che innanzitutto gli parla e gli chiede della moglie.
La chiusa del capitolo è strepitosa: un fantastico cliffhanger!!
Corro a leggere la seconda parte!
 

Recensore Master
27/01/21, ore 20:03

Ciao, Mati!
Approfitto di una pausa dallo studio per venire finalmente a concludere la tua Dramione che avevo già potuto assaggiare in anteprima ❤.
Ho preferito recensire direttamente l'ultimo capitolo, spero che non ti dispiaccia.
Credo di avertelo già accennato, ma ho trovato l'espediente del Libro degli amanti perduti molto originale e intrigante, inaspettato. Galeotto fu il libro e chi lo creò, qui si può veramente dire!
Un espediente che, tra l'altro, ti ha permesso di dar vita a varie coppie secondarie oltre a quella protagonista; Fred e Asteria, in particolare, si sono sentiti nonostante lui sia morto e questo perché hai potuto comunque mostrarci delle scene su di loro.
L'idea che Draco e Astoria si sposino non per amore ma per affetto la trovo triste, ma realistica. C'è, comunque, una grande comunicazione tra loro due e questo è davvero bello. E Scorpius T__T
Il libro che presenta la coppia allo stesso tempo la condanna, potremmo dire; e dev'essere stato devastante, vivere la loro relazione così strana, ma passionale e bruciante, sapendo bene che un giorno si sarebbero persi. Però mi è piaciuto vederli avvicinarsi, a piccoli passi, fino a unirsi – scottarsi. Mi ha colpita la scena in cui Hermione ipotizza che il libro li ha condizionati (vero, di certo, però se l'ha potuto fare qualcosa già c'era, forse) e Draco ci rimane male. Penso sia un punto piuttosto importante; qualcosa che Draco, qui decisamente IC, più avanti le rinfaccia lasciandola. Perché Hermione ha quasi sempre ragione, specie se a Draco fa comodo.
Credo che tu già lo sappia, ma a me la Dramione non dispiace affatto, anzi; se scritta bene, l'apprezzo anche molto. Nonostante tutt'altre coppie l'abbiano sostituita, è la prima coppia in cui mi sono imbattuta in questa sezione e le sono affezionata. Questo per dirti che ogni tanto curioso tra le storie su questa coppia, e così facendo ne ho viste di tutti i colori; ci sono rese che davvero non apprezzo, e forse proprio per questo nella tua storia ho apprezzato particolarmente il momento in cui Draco si scusa. Sia per il gesto in sé di scusarsi, che va a dimostrare come sia maturato e cambiato rispetto agli anni scolastici, sia perché mi è sembrato originale e fresce, funzionante, il fatto che lui si scusi ma Hermione no, si dica non dispiaciuta per averlo colpito (e a ragione!). Mi ha fatta sorridere.
Insomma, io un po' ci ho sperato contro logica e libro che le cose per loro finissero bene, che alla fine nonostante tutto Draco e Hermione potessero ritrovarsi. Non va così, restano una delle storie del libro, ed è anche giusto.
Vorrei soffermarmi un attimo sul titolo, che se non sbaglio ti è stato fornito per un contest. Devo dire che di mio probabilmente non l'avrei collegato da sola alla trama, ma mi è molto piaciuto che tu l'abbia ripreso spesso, sottolineando come ciò che Hermione ruba siano appunto ritagli di tempo, ritagli appartenenti ad altri e ai loro amori. Forse non è il primo titolo che avrei scelto per rappresentare questa storia, ma lo trovo comunque calzante!
Credo di star tralasciando metà delle cose che dovrei dire, ma chiudo qui augurandoti in bocca al lupo per il contest ❤
Un bacio!
Mari

Recensore Master
23/01/21, ore 23:06

Ciao!
La presentazione di questa storia su Facebook mi ha colpita, la coppia protagonista è la mia preferita nel mondo di Harry Potter e poi ho visto che partecipa a due contest a cui sono iscritta anche io, perciò non potevo proprio impedirmi di leggerla.
L'ho letta con piacere, il secondo capitolo subito dopo il primo, perché trovo che quest'ultimo finisca in maniera perfetta, incrementando la tensione con la scoperta dei nomi di Draco e Hermione insieme tra le pagine.
L'elemento più piacevole e originale della storia è senza dubbio il libro che introduci, che dà il via ma anche la fine alla mini-long. I ritagli di tempo che questo mostra sulle coppie di amanti perduti, oltre che coerenti con il titolo della ff, sono stati piacevoli da vivere. Ho gradito il fatto che hai citato diverse coppie fanon - se non decisamente crack -, perciò ho visto questo volume quasi come un omaggio ai fanwriter. Molto molto carino.
Ho letto che la Draco/Hermione non è tra le tue coppie preferite, quindi ho notato la scelta di approcciarla con un'ambientazione negli anni dopo la seconda guerra magica, quando Draco inevitabilmente cambia e matura, in un Mondo Magico in pace. Probabilmente ti è sembrato più congeniale scriverne in questo modo e, happy ending o meno, le loro interazioni da colleghi al Ministero della Magia sono plausibili.
Devo ammettere che, da fan della coppia, ho sperato in una conclusione diversa, che smentisse il contenuto del libro, ma arrivata alla fine mi sono resa conto di aver letto l'unico finale possibile con queste premesse, l'ho trovato coerente e non mi ha lasciata con una sensazione di manchevolezza.
Complimenti per esserti cimentata con la Dramione e in bocca al lupo per i contest.
Alla prossima!
Legar

Recensore Veterano
23/01/21, ore 00:45

Ho letto in silenzio, perché credo che questa storia in qualche modo debba essere conosciuta, perciò poi metterò il link nel post di caffè e calderotti, perché non è possibile non perdere un lezzetto di cuore dopo aver letto di questo amore nato tra il segreto di un diario magico e la voglia di stare insieme. Sono stata malissimo per la storia di Fred e Asteria e lo sono stata allo stesso modo per quella di Draco e Hermione. Mi hai presa dalla prima parola e sono arrivata alla fine praticamente a pezzi, perché, davvero, questa storia è bellissima. In bocca al lupo per il contest e grazie per aver scritto questa meraviglia.

Recensore Veterano
20/01/21, ore 10:38

Ciao carissima,
ho visto che anche tu partecipi al medesimo contest, e sono passata a leggere.
Devo dire che questa storia è bellissima, molto originale e ben scritta.
Si, secondo me Draco ed Hermione sono abbastanza IC, mi sono piaciuti molto, anche se ogni volta che una Dramione non ha lieto fine il mio cuore sanguina...ma non di può sempre avere l'happy end, no ?
Mi ha fatto piangere la storia di Fred e Astoria, lui bellissimo e solare, lei dolcissima e tenera...
Brava!!
In bocca al lupo per il contest !!

Recensore Master
20/01/21, ore 09:52

Eccomi qui tesoro, forse un po' più in ritardo di quanto avrei mai potuto pensare. Però non potevo non passare, su.
Io questa storia l'ho proprio sentita dentro, a forza di cose: l'ho sentita nei piccoli spezzoni che mi lasciavi in chat, l'ho sentita in quella dedica alla tua ragazza che ha dei bellissimi occhi, l'ho sentita nella tua paura, l'ho sentita nella tua felicità di averla scritta. L'ho sentita e la sentirò per un po' di giorni, ora che l'ho finita. Mi ha lasciato qualcosa, che è ironico dire che mi ha lasciato qualcosa se ora ho un vuoto nel petto, no?
C'è il vuoto, molto meno immagino, che provano Draco ed Hermione, il vuoto di due amanti che sono solo perduti e che si sono lasciati trascinare senza un senso in una cosa che il senso nemmeno conosce. Draco e Hermione, così diversi (e di certo simili nel modo in cui si lasciano perdere nel lavoro per dimenticare le cose brutte) e opposti: hanno addosso ancora le cicatrici di un passato che non vogliono raccontarsi sempre, ma quando lo fanno aprono delle ferite che bruciano troppo. Lo sanno dal modo in cui gli occhi di Hermione si riempiono di lacrime al pensiero di essere stata torturata e al pensiero che Draco, quelle urla, le ha sentite tutte. Deve essere stato come entrare in una parte privata di lei. E forse, è anche per quello che accetta che lei abbia fatto lo stesso: incontra Asteria, un'anima che è meravigliosa e ha degli occhi che fanno gelosia. Asteria è fragile, malata e l'unico amore che riesce a ricordare è quello di Fred, che è perduto e non torna più. Tornano i campi di girasoli, che Fred è il suo sole e quindi è giusto che finisca così, che lo vada a cercare anche nella sua morte. E la sua morte si porta dietro troppe cose, come l'ennesimo incontro tra Hermione e Draco, accompagnati dai loro figli e stretti a loro. Si guardano e riconoscono quello che avevano paura di dirsi, che sono stati amanti perduti, che il loro amore è stato fuoco, è stato senza senso, ma è stato talmente importante che non può essere dimenticato. Non sono pronti a superare, lo sa Draco e lo sa Hermione, non sono abbastanza forti per tornare ad incontrarsi e lasciano che quel capitolo nel libro finisca così, ma fa ugualmente male, no?
Ho amato, in questo caso, le idee di quelle due lettere che vengono lasciate: lo strazio di quelle parole mi ha preso il cuore ed è un po' di quel vuoto che mi porterò nei prossimi giorni. Ahia, ti dico solo questo. E ti dico che in questo capitolo e in quello prima ci ho visto tanto Draco, che per me è sempre irraggiungibile e astratto: non so come farlo parlare, non so come muoverlo, ma i suoi gesti li vedo tanto giusti nelle tue parole. Il modo in cui la bacia, il modo in cui anche lui non riesce stare fermo, il modo in cui invade gli altri e nemmeno se ne pente. Che ti devo dire? Mi è piaciuto, il tuo Draco, che mantiene le promesse e fa in modo che Asteria sia felice anche dopo la morte. Ti segno un pezzo che mi è piaciuto tanto, che ha racchiuso un po' il dolore della tua storia: "Rivide lei in Scorpius, perché non osò vederci Draco, le avrebbe fatto troppo male."
E chiudo qui: scusa se non ho detto tutto quello che avrei dovuto dire e scusa per il ritardo delle mie parole. Ti mando l'ennesimo abbraccio, grazie per averla scritta,
Sia ❤

Recensore Master
19/01/21, ore 17:41

Ciao, Mati!

Ero davvero curiosa di leggere questa storia, quindi ho pensato di passare subito invece di tergiversare come mio solito XD Ho trovato l'idea del libretto sugli amori perduti molto originale, ci hai costruito attorno delle belle storie e sei riuscita ad inserire più di un pairing, in questa mini long, oltre a quello principale. Ho apprezzato molto quindi gli accenni alla Albus/Grindelwald, alla Remus/Sirius (pur non essendone un'estimatrice accanita, ecco), ma anche quelli alla Dolastar (spero di averlo scritto giusto, mi crea dei problemi LOL) che comunque, pur non essendo a mio parere una ship facile, hai saputo gestire bene. La Fred/Asteria è una coppia che amo da impazzire, pensa che la mia prima storia nel fandom di HP è stata proprio una storia su questi due, quindi ci sono particolarmente affezionata. Hai saputo dare loro una forte identità pur non essendo il pairing centrale, e li hai permeati di quella tristezza e malinconia che io associo sempre a loro - purtroppo per via della tragica morte di Fred, si intende. Mi piace come hai caratterizzato e dipinto Asteria, una ragazza delicata e sognante che si avvicina molto all'idea che io stessa ho di lei. Hermione è curiosa, un bel po' impicciona, e tenace nello scoprire la verità e nel voler andare a fondo della faccenda, ma anche nel suo voler tenere viva la storia con Draco, nella sua ferma intenzione di non lasciarla andare. Draco a me è piaciuto molto, nel senso che penso che tu ci abbia messo un po' tutto: il Draco trasfigurato dalla guerra, svuotato, ma che ancora conserva quel barlume di schiettezza e "stronzaggine" che alla fine, diciamocela tutta, amiamo di lui; c'è anche un Draco nuovo, però, il Draco che accetta di sposare Asteria per starle accanto (oltre che per un tornaconto personale, si intende) e darle una famiglia e assisterla nella sua malattia, un Draco scosso dalla sua prematura morte (anche lei, come Fred, se ne va davvero troppo presto, e questi parallelisimi fanno male, se ci penso troppo a lungo), che alla fine decide di lasciare Hermione per starle accanto fino alla fine, e che in qualche modo ricompone se stesso per suo figlio; c'è poi il Draco brillante e scherzoso e anche giocherellone che è sempre bello far emergere, e che è quello che interagisce con Hermione e la colpisce e decide di baciarla d'istinto - e io amo da morire queste scelte di pancia, forse perché sono totalmente incapace di farle AHAHHAHAHAHA; infine, c'è anche il Draco perennemente tormentato, alla ricerca di redenzione e di un bilanciamento, il Draco scostante che scappa, che è quasi brusco e che Hermione si sforza di capire e al quale cerca di stare accanto in ogni caso. L'intreccio della loro storia l'ho trovato interessante e plausibile e in parte è vero che tutto è nato perché il libro "ha messo loro la pulce nell'orecchio", come si dice, ma ovviamente non possiamo esserne certi, mi piace pensare che qualcosa sarebbe nato comunque, anche senza quel libretto misterioso. Però mi piace che si siano trovati a metà strada e abbiano condiviso qualcosa e, come alla fine ha scritto Draco, conta quello che sono stati nel mentre, ciò che hanno vissuto insieme in quel ritaglio di vita.

Allora, spero di non aver scritto un fiume di schiocchezze, in tal caso perdonami. Se non si fosse capito, mi è piaciuta molto, bel debutto ♥︎

A presto,
Marti

Recensore Junior
19/01/21, ore 15:56

Ciao! Appena ho visto che questa storia partecipava a un contest dal nome “Una crociata per le Dramione IC” sono corsa a leggerla perché non è semplice rendere una Draco/Hermione IC! Spesso si finisce con allontanarsi dai loro caratteri originari (il che, a volte, può anche andare bene se la si riesce a rendere comunque credibile) ma le storie più belle per me rimangono quelle che tentano di tenere fede ai caratteri che noi conosciamo tramite i libri.
Premessa a parte, ho letto tutta la tua storia tenendo a mente che dovesse essere il più IC possibile. Da lettrice di Draco/Hermione, trovo che la tua idea sia particolarmente originale. “Il libro degli amanti perduti” cattura l’attenzione di Hermione, senza dubbio un personaggio molto curioso, e non perde tempo a leggerne il contenuto. La scena finale in cui poi trova il suo nome accanto a quello di Draco, chiude il cerchio di tutte quelle storie di amanti che legge all’interno del libro.
Impossibile non notare anche come scrivi bene: la lettura è assolutamente piacevole, scorre bene ed è morbida (si può dire?) e rilassante.
Partendo dalle coppie, ammetto che non avevo mai letto di Alastor e Dolores, suscitando in me non poca curiosità (credo proprio darò un’occhiata al profilo che hai linkato). Fred e Asteria, invece, li ho ritrovati in altre storie che erano già riusciti a farmeli apprezzare: li trovo estremamente romantici e la loro storia d’amore spezzata mi distrugge ogni volta. Anche tu, in quelle poche righe, mi hai fatto riprovare lo stesso identico dolore.
La reazione di Hermione circa il ruolo di Draco in mezzo a Fred e Asteria, però, non l’ho subito ben compresa. Lei si domanda il perché del loro matrimonio e alla fine si avvicina a lui spinta dalla curiosità: sì, sicuramente Hermione è un personaggio curioso ma la domanda che fa a Draco “come sta tua moglie?” spinta dal volerne sapere di più, mi spiazza. Per Hermione, Draco non è nulla e non lo è nemmeno all’interno da questa storia (si percepisce che si parlano a stento, tanto che lui gli fa pure una battuta sul non fraternizzare con un Mangiamorte).
La stessa curiosità la riesco invece a capire dopo, quando lei si accorge del loro nome all’interno del libro: li sì che è giustificata. Prima la trovo semplicemente...invadente? In effetti, lei stessa se lo chiede, Harry se lo chiede e me lo chiedo anche io.
Quando lei legge il loro nome, Hermione comincia a prestare più attenzione a Draco, divenendo quasi ossessionata: ecco qui io riesco a capire esattamente Hermione! Tanto che è spinta a cercare anche Astoria e a parlare con lei.
Anche qui il confronto tra Astoria e Hermione, mi lascia spiazzata. Tralasciando la descrizione di Astoria da parte di Hermione che a tratti trovo un po’ stucchevole, e per stucchevole intendo che mi stona che sia Hermione a pensare queste cose di lei e non un suo eventuale innamorato/a, Astoria praticamente prima dice che non vuole dare una immagine sbagliata, ma poi a Hermione racconta tutto, dicendole che Fred era il suo unico amore, che con Draco non si è mai innamorata, che aveva bisogno di affetto e famiglia. Trovo che l’espediente della conversazione tra le due sia forzato – o questa è l’impressione da lettrice che mi arriva. Lei è un fiume in piena di racconti privati: duri, schietti, forse anche molto veri, ma privati.
In merito all’avvicinamento di Draco e Hermione: anche qua non riesco a trovare a pieno un avvicinamento che mantenga i loro lati dei caratteri IC. Lo trovo frettoloso e credo che (in base al tuo obiettivo di tenerli più IC possibile, ovviamente) sarebbe dovuto nascere più lentamente e nel corso della storia, piuttosto che così, dalla curiosità di quei due nomi vicini, che avrebbe dovuto suscitare un po’ più di sentimenti contrastanti nei due protagonisti, proprio a causa della loro storia passata. Capisco che è proprio quel particolare a legarli (il che mi piace molto), l’unica perplessità sono i tempi.
Ovviamente, la storia è piccola e non penso tu avessi la possibilità di approfondire maggiormente il rapporto, però credo che anche nelle storie più piccole sia possibile spostare i tasselli in modo tale che il lettore si abitui a quella determinata coppia, soprattutto se deve tenere conto dei loro caratteri e di ciò che hanno vissuto.
La parte finale è invece la parte che preferisco: riesci a rendere davvero i caratteri IC e il finale, per quanto triste, chiude perfettamente la storia e il senso del libro. Davvero emozionante, toccante, molto ma molto bello.
In conclusione, penso che la parte iniziale e finale di questa storia sia riuscita nell’intento di mantenere i personaggi fedeli a sé stessi, ma nella parte più complicata (l’avvicinamento, il momento in cui capiscono di provare qualcosa per l’altro), non ho ravvisato lo stesso, non sono riuscita davvero ad immaginare i Draco e Hermione che conosciamo nei libri e pensare che fossero gli stessi della tua storia. Ovviamente il mio parere, ripeto, è da semplice lettrice: la storia nel complesso mi è piaciuta molto, forse sono stata influenzata più contest a cui partecipa. Sicuramente è stata una lettura piacevole e tu sei molto brava.
Ho scritto un papiro, aiuto. Ti mando un abbraccio e alla prossima!

Recensore Junior
19/01/21, ore 10:17

Ciao :) Premesso che seguirò tutte le storie che parteciperanno a questo contest perché mi si sono illuminati gli occhi!
Mi è piaciuta molto l’immagine di questo libro sugli amanti perduti, e tramite la lettura mi hai fatto scoprire delle coppie che non avevo mai preso davvero in considerazione. Hai anche suscitato in me la curiosità di questo primo capitolo e aspetto con ansia i prossimi per farmi un’idea finale!
Scrivi davvero molto bene :)
Un bacio :)

Recensore Master
18/01/21, ore 23:43

Mi hai nascosto un sacco di cose!
Quando finalmente sono riuscita a prendere la tastiera per lasciarti una recensione che avesse un senso ho visto che c'era molto di più di quello che pensassi. Ti chiedo scusa, in ogni caso, che sono un po' ubriaca per la stanchezza oggi: passerà, devo solo dormire. Per quanto quella possa passare, so che mi dimenticherò un sacco di quelle cose che volevo stringere in questa recensione. Al massimo, ce le diremo dove ce le diciamo sempre, che va bene lo stesso.
Io questa storia la amo e la odio.
Partiamo dalle cose negative, che non è che siano tanto negative, solo solo un po' diverse rispetto al mio solito: Fred qui non ha un nome vicino a quello di Hermione e meglio così, penso, ma è anche triste che abbia amato qualcun altro. Perché la mia OTP, povera la mia OTP, qui non si realizza. E non è che posso chiederlo: è pur sempre un contest su Draco ed Hermione! Allora mando giù questo groppo e ti dico che Fred sta bene con tutto, perché Fred è luce e bellezza: quelle battute con cui colori il capitolo. Che male al cuore, quell'aspettami che sussurra ad Astoria che lo aspetta davvero. E lo aspetta e lo aspetta e adesso è lui che aspetta lei. Arriverà a fargli compagnia, in un luogo in cui nemmeno la poesia esiste. Si ritroveranno, è quella la cosa che conta. Il mio amore nasce anche da altro, dai piccoli richiami a delle coppie che sono come un pugnale nel mio cuore: ci sono Dolores e Alastor, la loro relazione d'amore è sempre così burbera e le loro frecciatine che nascondo troppi sentimenti, ci sono Tosca e Salazar e ci sono Helena e il Barone. Ce ne sono troppe, persino lei e Ron ci sono: quello che hanno condiviso è proprio un amore che avrebbe potuto cambiare il tempo, ma in un modo troppo silenzioso, in un modo troppo sbagliato. Sono diversi, lo dici tu, sono diversi e in quella diversità si riscoprono amici. Parlando di amici, ho amato l'inserimento di Harry: non me lo sarei aspettato tra queste righe e sicuro è il motivo per cui sono arrivata tanto tardi con la mia recensione. Mi è piaciuto trovarlo e viverlo, mi è piaciuto anche che non si capissero su certe cose. Hermione è troppo impegnata a pensare alla luce di Fred e all'amore con una Serpeverde, troppo impegnata a pensare che la relazione di Draco e Astoria nasconda qualcosa a cui non sa dare il nome. E la vuole capire, diventa per lei una cosa che non le dà pace. Ferma persino Draco al Ministero e lo disturba: non chiedere di mia moglie, lasciala in pace. Perché? Hermione si mangia le mani e si scava nelle ossa quando gira l'ennesima pagina e ci trova il suo nome una seconda volta: è lì insieme a Draco, destinata a scolpire l'ennesimo amore impossibile.
Scusa per questa recensione: è una storia che mi è piaciuta particolarmente finora (sia pubblicata che nei piccoli spazi che mi lasci in chat) e non so nemmeno più quello che sto dicendo. Abbi pietà, anche se ne hai già avuta tantissima nei miei confronti.
Sia ❤
(Recensione modificata il 18/01/2021 - 11:46 pm)