Recensioni per
Ho bisogno di te
di sacrogral

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
07/02/21, ore 14:26

Ciao Gral, non sai che gioia è stata per me leggere questo tuo scritto.
Il sogno distrutto lo hai ricostruito con infinita pazienza e soprattutto con volontà, non per magia ma pezzo per pezzo, sentimento per sentimento, verità per verità e con il certosino lavoro della tua soave penna sul foglio.
Lo hai arricchito dei colori del non detto e quei colori qui ci sono finalmente tutti in una cacofonia vibrante di sfumature stridenti e bellissime.
Mi spiace aver smosso, con quella mia vecchia critica, molto più di quello che essa avrebbe mai inteso smuovere.
Anche l’altro André, a prescindere da come non lo avessi voluto vedere e accettare io, e di questo ne abbiamo già disquisito, resta comunque bellissimo e vero.
Qui lo è di più perché l’Amore gli è venuto in soccorso, trova la sua quadratura per mezzo di esso, André ha avuto bisogno anche di chi l’Amore lo ha incarnato rendendolo reale ed umano da una vita intera e cioè ha avuto bisogno di Oscar.
André non avrebbe mai potuto perdonarsi da solo.

Ora mi chiedo però, perché è così che spero per lei, se anche la “penna d’oca” sia riuscita a perdonarsi per aver forzato la mano squisitamente umile che la lisciava.
I miei più sinceri complimenti, di questo passo quella di fuoco e fiamma verrà estinta.

A presto.

Fiamma

Recensore Veterano
03/02/21, ore 20:19

Allora, un uomo che non ha tremato davanti alla scelta di uccidere per salvare lei, non riesce a comprendere ciò che celano le parole di lei. Troppa la paura di cedere alla speranza, di credere a ciò che lei sembra voler dire.
Lei che non ha paura di rischiare la vita sempre, il cui coraggio non cede mai davanti al pericolo, deve trovare tutto il suo coraggio per pronunciare quelle parole così semplici che racchiudono tutto il potere del mondo.
Non può accettare quelle parole André perché non può perdonare a se stesso di aver preso ciò che lei non voleva dargli, non può accettare il suo amore dopo aver scoperto quanto potente e assoluto sia l'amore e il desiderio che prova per Oscar.
Lei ha perdonato, ha compreso che l'amore è anche un desiderio che divora, che chiede l'altro, che il desiderio è dettato dall'amore e si nutre di esso.
Oscar ama e desidera, e forza e piega la volontà di lui, perché ha bisogno di lui.
E quel non ho più bisogno di te diventa una promessa di amore e desiderio.
Un bacio dolce, che ruba un sorriso, che cancella tutte le paure e ferma il tempo.
Nato per amare lei, per essere suo. Nata per essere amata da lui, semplicemente.

Recensore Master
22/01/21, ore 18:45

Altro brano che non si poteva lasciare accantonato solo nei ricordi in quanto era speciale quando l'ho letto in prima battuta e continua a catalizzare l'attenzione.

“Caro Sacrogral, ho aspettato un poco di tempo prima di lasciarti un commento perché ho voluto ritagliarmi un attimo, dove raccogliere le idee, e del tutto speciale per leggere il tuo scritto, che dalle premesse, speciale era almeno per me, che ero rimasta particolarmente impressionata dai due racconti a cui facevi riferimento. Questo tuo lavoro è stata una perfetta commistione di quelli precedenti ma con qualcosa in più: sei riuscito a dare ad Oscar la possibilità di comprendere l’errore che aveva fatto nell’affrontare André, asserendo di non aver più bisogno di lui, di vedere la sofferenza che gli aveva inflitto e di capire quella sua folle reazione che ne avevano fatto una persona che a lei risultava estranea, una persona a cui il dolore aveva scavato nel cuore un solco e nella mente creato un vuoto che doveva essere riempito con qualsiasi azione potesse sembrare portare conforto ai suoi pensieri o meglio ai sogni che aveva con tanto amore cullato per anni. Per André in quel momento tutto era stato cancellato, come con un colpo di spugna si cancella da una lavagna qualcosa di scritto, e lui aveva tutti quei pensieri e tutte quelle sensazioni incise nel profondo di se stesso che in quell’attimo di follia non facevano altro che premere per fuoriuscire. E Oscar allorchè ha compreso, fa qualcosa di inatteso, che spiazza completamente André al quale si stanno accavallando pensieri e immagini che lo riportano inevitabilmente a quella fatidica notte dove ha scoperto in se stesso una brutalità che non pensava di possedere, una notte che gli ha fatto intravvedere l’abisso nel quale stava calandosi per non riuscire più a sopportare il dolore di una esistenza che senza di lei sarebbe stata una insopportabile agonia, e gli parla con una ritrovata serenità cercando di scegliere le parole affinché a lui giungano nel senso più pieno e vero del termine: Io ti amo, parole mai pronunciate, che alla luce di quanto accaduto fra loro, assumono un significato completo e che le danno la forza che le occorre in questo preciso momento, dove Andrè sembra perso e non vuole e non può credere che quelle sillabe siano solo rivolte a lui, a lui che le ha attese per una vita intera, lui che è nato per amare Oscar e solo lei, per fargli sapere che il loro è stato un cammino irto di ostacoli ma che solo insieme possono superare, solo perdonandosi a vicenda per il dolore che si sono fatti sia consapevolmente che inconsciamente, potranno ritrovare quell’armonia che li ha sempre contraddistinti, raggiungendo una comunione di intenti che adesso coinvolgeva anche il reciproco amore in tutte le sue manifestazioni, affetto, amore, passione, sentimento e desiderio. Il desiderio di avere una persona al proprio fianco e anche il corpo di quella stessa persona, la quale una volta comprese e fatte proprie quelle parole non può che arrendersi all’evidenza che siano vere e sentite e abbandonarsi fra le braccia del suo amore che ora ha davvero bisogno di lui, accettando di perdonare se stesso per essersi mostrato anche con i suoi lati più oscuri che mai più si sarebbero affacciati ora che la donna da lui amata lo ricambiava e diventava sua come lui era sempre stato suo da quando ne aveva memoria. Veramente un lavoro dove utilizzando diversi registri sei riuscito ad aprire uno squarcio di cielo in due vicende che hanno inciso profondamente gli animi dei due protagonisti e che ci hanno donato la visione di ciò che avrebbe potuto essere e invece non è stato. Continuo a pensare che tu e la tua penna siate pronti per esprimervi in uno scritto multicapitolo dove la tua fantasia sommata anche alla tua chiarezza di pensiero e di esposizione riuscirebbero a dare una visione alternativa e approfondita a tutta la vicenda, colorando tutte quelle zone d’ombra lasciate volutamente in ombra dall’autrice originaria, ma che possono dare il la ad esposizioni introspettive che siamo sempre lieti di poter indagare e leggere, in quanto l’opera offre molteplici opportunità. Inoltre il tuo modo di ragionare e di portare i personaggi stessi a ragionare sulle cose che li circondano e anche di loro stessi risulta sempre molto interessante, portando all’attenzione del lettore tutto quel sub strato che a volte viene volutamente lasciato da parte come se fosse un qualcosa di intoccabile o fosse perfetto solo così come è stato concepito, e invece risulta, ogni volta che ci viene riproposto in una diversa ottica, assai accattivante riuscire a sondare un terreno che si è già percorso tante volte ma che a seconda della sensibilità che ogni singolo autore mette in scena, sempre diverso e particolare. Ahimé anche questa volta mi sono dilungata a dismisura e magari senza essere stata capace di esprimere al meglio ciò che mi ha lasciato la lettura del tuo lavoro, ma colgo l’occasione per porgerti auguri per una serena Pasqua sperando di rileggerti quanto prima.”

Un caro saluto e a presto!