Recensioni per
L’Aquila di Glencree
di Star_Rover

Questa storia ha ottenuto 234 recensioni.
Positive : 234
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/06/21, ore 15:04
Cap. 3:

Cara Star_Rover,
il capitolo inizia con grosse difficoltà per Hans Schneider. La radio è stata lanciata con un altro paracadute? Temo che risulterebbe ben visibile dall'alto. Nel pacco ci sono anche cifrari? Temo che possa diventare una ghiotta via per trasmettere ai Tedeschi informazioni sbagliate.
La conversazione tra i due giovani irlandesi in gaelico mi ha lasciato incuriosito. Le frasi riportate in italiano ne sono la traduzione?
I dubbi di Declan O'Riley sulla nuova alleanza tra IRA e Germania nazista sono condividibili, nonostante questo si adeguerà alle decisioni di colui nel quale ripone la sua fiducia.
Radley Hart vede nel combattimento letale un vero e proprio agguato teso dall'IRA agli agenti della G2. La convocazione del capitano sembra annunciare un suo prossimo coinvolgimento nella cosa.
James Donnelly, nonostante le apparenze che lo accostano a suo padre, se ne sente ben diverso. Combatterà di nascosto per la bandiera opposta?
La storia prosegue, facendo presagire una trama complessa e ben strutturata. La scelta di fare capitoli iniziali brevi è una scelta intelligente per consentire al lettore di orientarsi tra fazioni e personaggi diversi.
A presto
Max :)

Recensore Master
15/05/21, ore 20:58
Cap. 3:

Ciao, rieccomi qua ^^
Sono tante le figure che compongono questo mosaico fatto di alleanze e rivalità, tanti gli uomini che combattono per le cause a cui hanno deciso di dedicare la loro vita.
Ritroviamo Hans, che non si scoraggia nonostante il disastroso atterraggio, deciso a portare avanti la sua missione a qualunque costo: mi piace il suo personaggio, lo vedo astuto e determinato.
Abbiamo poi Declan, fedele ai propri ideali, che nutre dubbi nei confronti dell'alleanza con la Germania, ma si ritrova costretto ad accettare, e Hart, che in qualche modo verrà sicuramente coinvolto in questo triangolo.
E infine, facciamo la conoscenza di James Donnelly, che si ritrova con la "responsabilità" di portare avanti l'esempio del padre, considerato da tutti un eroe. Ma l'ultima frase mi fa pensare che siano ben altri i suoi obiettivi...
Proseguo ^^

Recensore Master
28/01/21, ore 15:22
Cap. 3:

Ciao Star :)
Scusami davvero, mi ero perso l'aggiornamento! Tra le mie seguite la tua storia è l'unica che viene aggiornata frequentemente, e vedendola sempre al primo posto della lista non mi accorgo mai se è uscito un nuovo capitolo. D'ora in poi guarderò la lista degli autori, da lì non mi confondo XD
Le tre vicende raccontate stanno iniziando ad entrare nel vivo dell'azione, e, ti dico la verità, in questo capitolo sei proprio riuscita ad attirare la mia curiosità e attenzione. In particolare la parte finale, narrata dal punto di vista di James, riprende un tema molto comune, quello del paragone con un genitore dal passato importante, ma la prospettiva interna lo rende davvero interessante e originale: James stesso oscilla tra la consapevolezza della figura di suo padre e la certezza di non essere come lui, lasciandosi molti dubbi irrisolti. Anche gli affari dell'IRA con i Nazisti sono iniziati, nonostante le evidenti perplessità degli elementi più moderati e repubblicani della formazione, e sicuramente l'imboscata al G2 che ha scosso così tanto il Castello vi sarà in qualche modo collegata.
La missione di Hart, invece, parte in svantaggio e non come ci si era aspettato, ma di sicuro il giovane sa come sopravvivere e raggiungere con coraggio e determinazione i proprio obiettivi. Più che altro, si spera che la radio non sia finita nelle mani dei soldati Britannici di stanza al ponte.
Davvero complimenti per il bellissimo capitolo, passerò prestissimo a leggere il successivo (forse anche stasera, studio permettendo).
A presto!

Recensore Master
25/01/21, ore 10:42
Cap. 3:

Ciao carissima,
sempre stupenda questa storia.
Hans è veramente un uomo con gli attributi, che non si fa fermare dalle difficoltà, deciso e massiccio. Pur ferito, senza mezzi di comunicazione con la base, senza sapere esattamente dov'è finito, prosegue la missione.
Ci dipingi bene anche il panorama che il nostro agente segreto troverà in Irlanda, alleanze, personaggi. Un problema per l'Inghilterra, ovvero la Germania, potrebbe risolversi in un bene per l'Irlanda? Chissà.
Un capitolo bellissimo, non vedo l'ora di leggere il seguito!!

Recensore Master
23/01/21, ore 10:43
Cap. 3:

Ciao carissima Star ^^

Vorrei subito rassicurarti sul fatto che le dinamiche politiche e nazionali sono risultate essere chiare o almeno io credo di avere un quadro chiaro degli schieramenti che mi hai annunciato (se nella recensione non dovesse notarsi, sappi che non sarebbe colpa tua).

Hans non inizia benissimo la sua grande e ignota avventura. Al momento è comparso poche volte, eppure leggo già il tuo tentativo di dimostrare che non è invincibile, il fatto che gli venga affidato questo compito non lo rende comunque un candidato perfetto e infallibile, non è abbastanza esperto per quanto lui si impegni a mostrarsi in grado, per quanto rendere fieri i suoi superiori sia tra le sue aspirazioni. Non leggo assolutamente le gesta di un uomo incapace, è semplicemente un giovane tenente agli esordi della sua carriera militare, che avrebbe voluto prendere altre strade e che, come tutti gli uomini, può incontrare difficoltà sul suo cammino che può superare solo con una buona dose di fatica. Con questa premessa, la sua missione parte male, si è ferito nell’impatto, quindi gli spostamenti non sono semplici, ha difficoltà a orientarsi, non può comunicare con i "superiori" (nonostante nello scorso capitolo avessi sottolineato quanto fosse importante mantenere i contatti) e deve escogitare un piano non previsto per raggiungere il villaggio; eppure nonostante tutto resta molto determinato, non si arrende. Come ti dicevo, Hans mi dà l’idea di un giovane inesperto, perciò molto più incline ad eseguire gli ordini (almeno per il momento, poi chissà se sentirà il bisogno di ribellarsi per un qualsiasi motivo …); è animato dalla determinazione giovanile nonostante il ruolo di “agente” sotto copertura non sia la sua vocazione, però non smette di mostrare devozione alla nazione e alla missione. Il sapersi rialzare (in senso letterale) dopo le difficoltà è una dote della gioventù; durante le azioni che intraprende mi sembra anche molto prudente, non è sconsiderato e non rischia la vita per mancanza di prudenza. Nonostante la disavventura di aver perso la radio e di aver subìto un atterraggio non proprio comodo, Hans per fortuna scopre di non essere molto lontano dalla sua meta e ha in mente un paio di riserve per instaurare contatti con qualcuno che non sia la sua base.
Mi piace molto il profilo di Declan, rappresenta tutta la complessità del pensiero umano e la titubanza di un uomo combattuto tra ideali, priorità e alleanze. Lo apprezzo molto come uomo per il fatto che non condivida gli ideali totalitari e spenda la sua vita in nome della Repubblica. Declan teme di tradire i suoi stessi ideali, in un certo senso deve comprometterli per poterli rispettare. Il meccanismo riflessivo che hai innescato in questa storia è molto complesso, ma allo stesso tempo molto realistico e espresso in modo molto semplice, è accessibile a tutti i lettori.
Charles e Declan si svelano essere molto più che amici, quasi fratelli per la fiducia che ripongono l'uno nell'altro, sicuramente la condivisione degli stessi ideali, la lotta (anche a rischio della vita) su un fronte comune e la protezione dell’incolumità reciproca ha stretto il loro legame.
È molto interessante seguire le indagini e le piste dall'agente Hart. Ho quasi l’impressione di leggere un poliziesco nel quale i fuggitivi non sono dipinti come “cattivi” ma hanno un profilo molto più complesso e questo è davvero molto avvincente.
Mi è piaciuta molto la parte dedicata a James e al collega rimasto ucciso. Traspaiono da questi uomini sia sentimenti personali sia professionalità nel loro lavoro; è ciò che rende sempre bellissime le tue storie, le vicende personali e nazionali si intrecciano di continuo, si influenzano e spesso modellano la personalità dei personaggi o al contrario le loro personalità/i loro ideali influenzano le loro azioni sul campo. I personaggi sono strettamente coinvolti in ciò che succede intorno a loro, i loro sentimenti ne sono fortemente influenzati (tutti loro credono in ciò che fanno). Su James in particolare mi hai lasciata un’incognita: non capisco se davanti al ricordo del padre parli l’insicurezza, non si sente un eroe, oppure c'è qualcosa che non ci hai ancora rivelato del padre e in realtà lui non sia così onorevole come viene ricordato da chi lo ha conosciuto in servizio. Sicuramente è stato un dubbio voluto, angst e suspance non mancano mai nelle tue storie.

Egregia come sempre! <3

A presto!
Un abbraccio grande
-Vale (sempre tua grande fan)

Recensore Master
22/01/21, ore 12:21
Cap. 3:

Carissima, Hans dà subito prova della propria determinazione e studia un piano per raggiungere il suo contatto, pur privo degli strumenti necessari. È vero, la prova del fuoco non va come sperato, ma ciò contribuisce a mettere in luce il suo valore.
Declan a sua volta deve riflettere su determinati valori. Se accettare un male necessario o attendere, se allearsi con qualcuno che certo amico non è o se portare avanti l'idea assoluta (intesa come ab soluta, sciolta) di libertà. Quella personale e quella della sua terra.
Altre forze si muovono nel torbido caos scatenato dalla guerra. Ciascuno segue i propri interessi o ricordi.
Sono curiosissima di sapere come intreccerai queste vicende.
Un bacio e alla prossima! ^^

Recensore Master
22/01/21, ore 06:54
Cap. 3:

Buongiorno,
mi sa che questo sarà un racconto più statico rispetto al precedente; un gioco di forze studiato, mirato, attento.
E' una alleanza molto pericolosa, certo che si devono accogliere molti, troppi rischi...
Però sembra che ormai questo nemico sempre più potente possa far comodo... e a un certo punto sembrava proprio che i tedeschi potessero farcela... è stato un fortuito miracolo.
Questo ci dice lunga però su quanto certi irlandesi non sopportassero gli inglesi...