Quando ci sono fanfiction in canon, cerco di leggerle e di lasciare un piccolo commento sulla storia.
Il tuo modo di scrivere lo apprezzo molto. Le parole che scrivi sono scorrevoli e penso che qualsiasi cosa tu scriva si possa leggere bene ed in modo scorrevole, e questa storia non fa eccezione.
Soffermandomi sul contenuto, ho letto però di un Akito sottotono. Ho apprezzato quando comincia a contare con le dita, quando si guarda il pugno, è stata una bella immagine. Essendo Hayama una persona criptica (come scritto più volte dentro la fanfiction) penso che tu abbia fatto un po’ fatica a farlo emergere. Lui parla poco, ma trovo che sia un ottimo pensatore. Conciso, ma sicuro.
Avrebbe guardato la ragazza sapendo che lo faceva perché lei lo attraeva, credo se lo sarebbe detto da solo, non trovandoci niente di male, non avendo intenzione di tradire la sua ragazza. Sembra che Hayama non abbia detto a nessuno che, in Giappone, ha una ragazza, e non capisco perché tenerla nascosta. In tre anni di permanenza, ci saranno stati dei dialoghi con Matt su ragazze e lui, con molta naturalezza, penso che avrebbe risposto “Ho una ragazza”.
Ho apprezzato la fine della storia, Akito che vuole tornare da Sana perché gli manca e sente che si sta dimenticando le sensazioni che gli suscitava. Ecco spiegato perché, davanti a casa, quando sono da soli, lui oltre ai baci scende sul collo con impazienza.
Ribadisco che apprezzo molto il tuo stile di scrittura... Grazie per aver scritto questa fanfiction, ma penso che pecchi un po’ di sentimenti, l’ho letta e mi ha intrattenuta, ma non sono riuscita a percepire sino in fondo ciò che prova Hayama. Come se fosse bidimensionale, e mi dispiace perché penso che tu abbia talento che in questa fanfiction non emerge in toto.
C.I. |
