Ho apprezzato molto la tua storia, nella quale mi sono imbattuto per caso.
Mi piace il tuo stile, asciutto ed essenziale. Pur essendo i verbi al passato, e in terza persona, è estremamente immediato.
Mi piace come aggiungi, qua e là, rapidi cenni storici e biografici senza rallentare minimamente l’azione, anzi, rendendola ancora più avvincente.
Mi piace il tuo frequente andare a capo.
La descrizione di Domenico (“un giovane alto e magro, con una folta chioma di capelli castani, dai riflessi ramati, e gli occhi verdi, dal taglio allungato, simili a smeraldi”) è tutto quello che serve per immaginarselo.
Anche il prete è perfettamente delineato, e la sua figura è perfezionata dall'insolito rapporto di amicizia con Domenico. Mi è mancata una descrizione analoga dl Luisa: si sa solo che aveva gli occhi celesti, cerulei perchè probabilmente opacizzati dalla sofferenza.
Ho apprezzato la tua capacità di mescolare il calore del sangue, scaturito dalla violenza e dal dolore, col calore delle lacrime, strappate dall’amore.
Dai un esempio concreto di cosa significhi la dedizione e l’abbandono amoroso di una donna, rafforzato dall’”opposizione intransigente” delle famiglie, come in tutti gli amori che si rispettano.
Molto interessante pure il modo in cui rivaluti il patriottismo del nostro Risorgimento: ne ho sentite di tutti i colori in proposito!
Bellissima storia. Complimenti! |