Adoro stare nel letto quando fuori piove e vedere da lontano la pioggia dalla finestra. Mi ha colpito molto la poesia, soprattutto quando parli della forma della notte
"chissà che forma ha
la notte con tutte
quelle gocce che
s’infrangono pungenti"
Come se un temporale potesse poeticamente disegnarla in qualche modo a noi non permesso. Complimenti.

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Nuovamente ciao Morgana, hai descritto perfettamente una notte durante la quale è piacevole lasciarsi cullare dal ticchettio della pioggia sui vetri, e la nostra mente corre pensando a quali saranno le parole che essa ci vuole trasmettere, pensieri che vengono da lontano e fanno compagnia a quelli nostri che ci tengono compagnia, mentre attendiamo che il sonno ci accolga fra le sue braccia e stando al calduccio sotto le nostre coperte, permettendo alla pioggia di cantare la sua personale ninna nanna che ci conduce al ristoro di cui corpo e mente hanno necessità. La pioggia ricorre spesso in poesia forse perché porta con sé discorsi rimasti sospesi che si infrangono su superfici trasparenti che un poco ci mettono a nudo. Lettura piacevole e riflessiva. Un caro saluto.

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Di solito non piove in estate.Una similitudine solo poetica.Quanto alla sensazione che si prova dormendo quando scoppia un temporale convengo con te.Una beatitudine.Bene.
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