Recensioni per
Il faro
di Clodie Swan

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/01/23, ore 13:17
Cap. 1:

Ciao, Clodie!
L'iniziativa di lettura ideata da Bellaluna mi ha portata qui, tra le pagine di questo tuo racconto che si svela man mano, tassello dopo tassello.
Quando ho iniziato a leggere non mi sarei mai aspettata il tipo di trama che poi si snoda – percepivo un pericolo per Eloise, seppure lei non avesse timore della silenziosa figura di Etienne, e credevo che seguirlo sarebbe stato un errore –; mi ha stupita molto scoprire cosa in realtà stesse accadendo, cosa rappresentassero davvero Etienne e il faro in quel momento, ed è stato bello rileggere ogni passaggio alla luce di questa consapevolezza, capire che lui in realtà volesse salvarla e spronarla a vivere.
Ho percepito vivide le emozioni di Eloise, sia quelle della Eloise del presente che quelle della Eloise del passato, apprezzando come poi si siano ricongiunte nel momento in cui lei ritorna indietro, torna alla vita, e si dà l'opportunità che merita.
Nei ricordi che rivive mentre si addentra nel faro emerge tutto l'amore che ha provato e ancora prova per Etienne, la bellezza della conoscenza che evolve man mano e il dolore di una separazione ingiusta – quando scrivi «I medici avevano fatto tutto il possibile» credo di aver sentito Eloise spezzarsi tanto è impattante quest'espressione isolata in un capoverso, a sancire il momento in cui tutto precipita.
Ho apprezzato molto l'atmosfera che sei riuscita a costruire tra le mura del faro. C'è attesa, incertezza, curiosità, timore; ma col senno di poi c'è anche speranza, voglia di rinascita, desiderio di amare Etienne vivendo.
Molto bello, poi, come in Eloise si intreccino l'amore che nutre per Etienne e quello che la lega alla sua famiglia. Mi piace pensare che nei suoi pensieri e ricordi sentisse così tanto l'affetto della famiglia perché nella realtà, fuori da questo viaggio sensoriale, i suoi affetti erano tutti lì, tutti accanto a lei a tenerle la mano e ad aspettare che tornasse da loro – la scena conclusiva mi ha commossa tanto, si sente tutto il bene infinito che circonda Eloise e che l'ha spronata a risvegliarsi.
A fine lettura ho pensato che questa fosse una bellissima storia d'amore. L'amore di Etienne per Eloise che oltrepassa persino la morte pur di salvarla, l'amore di Eloise per Etienne che le impedisce di lasciarlo andare e l'amore di una famiglia unita che è presenza, affetto e supporto.
Dal punto di vista stilistico, ho apprezzato la struttura del racconto che alterna un presente nebuloso – che si svela man mano e si scopre poi essere costruito su due dimensioni: quella "onirica" e quella reale – a un passato certo, che consente di scoprire chi sia Etienne, quale legame condivida con Eloise e cosa gli sia accaduto. Trovo sia una struttura capace di creare suspense e generare quindi curiosità, perché si ha voglia di proseguire la lettura anche per capire cosa stia accadendo – ed è veramente bello fare un passo alla volta, mi sono sentita coinvolta e vicina alla tua protagonista.
Quanto alla forma, ho notato qualche piccola svista legata alla punteggiatura (più che altro spazi assenti tra segno di punteggiatura e parola che segue, soprattutto a seguito delle virgolette alte in chiusura di battuta), come ad esempio qui «Ma la strada era ghiacciata e la sua mente era altrove...Non» dove manca lo spazio tra i tre punti sospensivi e Non. Immagino possano essere refusi di formattazione!
Ultimi ma non utilmi, il titolo e la canzone che fa da sottofondo alla narrazione. Ho apprezzato entrambi i dettagli: Il faro è un titolo che mi ha intrigata sin da subito e che trovo sia enigmatico al punto giusto da adattarsi a una trama che si svela poco alla volta; la colonna sonora, invece, che appartiene al racconto e alla storia d'amore di Eloise ed Etienne, trovo abbia reso l'atmosfera ancora più intima e suggestiva.
Insomma, non sono solita frequentare la sezione originali del sito, ma mi ha fatto piacere scoprire questo tuo racconto, è stata di certo una lettura nuova per me.
Alla prossima!

Rosmary

Recensore Master
23/01/22, ore 17:05
Cap. 1:

Prima delle tre recensioni premio previste per il contest: “The darker is the night, the brighter will be the sunrise”.

Eccomi qui.
Comincio col dire che ho letto questa storia con il mio cervello che sparava a caso Requiem of a dream e l’effetto è stato un po’ come un cupcake alla liquirizia xD Sai, quando una canzone ti entra in testa e come un tarlo si ripete, ripete, ripete, come un disco rotto; lo sta facendo anche adesso.
Dunque, ti ringrazio vivamente xD
La storia tuttavia mi è piaciuta molto. È quel fluff che mi manda in brodo di giuggiole. Ovviamente mi riferisco ai loro momenti teneri quando si stavano mettendo insieme. Alterlarli a quella angosciosa sensazione di risalita, di fatica, che sta compiendo la protagonista Eloise per racciuffarli, sentirne il calore ancora una volta, crea un effetto dannatamente drammatico. 
Lo è, dopotutto: Eloise ha perso Etienne a causa di un incidente d’auto. Era la sua luce, e con essa lei si è spenta. La scelta del coma è sia un colpo di scena, ma secondo il mio modesto parere la perfetta rappresentazione della sofferenza di Eloise. Cosa c’è di più spento di un coma, di quello stato dell’esistenza così flebile e privo di impulso, così grigio come quel faro in mezzo a un cielo plumbeo di tempesta? Davvero non poteva esserci una scelta più rappresentativa.
Etienne diventa per Eloise una ragione di vita, si nota come i loro destini diventino mano a mano alti e inestricabili; di abbandono; infine, di rinascita. 
Non sarà un percorso facile, ma lei ha ancora molto per cui vivere. E lo farà.
Alla prossima
Ghostro
(Recensione modificata il 23/01/2022 - 05:05 pm)

Recensore Junior
25/09/21, ore 10:05
Cap. 1:

Prima recensione premio per il contest "L'amicizia"

Ciao, questa storia mi ha incuriosito subito perchè adoro la canzone da cui hai tratto ispirazione. Davvero molto bella, malinconica e struggente: hai saputo ricreare il rapporto d'amore tra i due protagonisti con scene molto semplici, ma che hanno un impatto emotivo davvero molto forte.
All'inizio credevo si trattasse di un sogno, quando ho capito che ci trovavamo in una sorta di limbo la soria ha acquistato tutto un altro significato.
Davvero molto bella, complimenti!

Recensore Master
22/03/21, ore 23:09
Cap. 1:

Ciao Clodie!
Finalmente sono riuscita a recensire questa storia che avevo già letto un paio di giorni fa. Ho dato una rilettura veloce, per schiarirmi le idee e devo dire che la sensazione che ho avuto leggendola la prima volta non è sparita. Questo racconto è molto malinconico, triste. La stessa atmosfera ne fa da sfondo perfettamente. Il mare in tempesta, il faro, le scale bagnate che portano all'ingresso. La musica che risuona tutto intorno. I fantasmi...
Ho apprezzato i flashback, mi hanno aiutato a capire l'amore e il dolce, dolcissimo sentimento che univa questi due giovani amanti. Il destino non è stato per nulla magnanimo con loro, ma sono d'accordo con Etienne: Eloise deve continuare a vivere perché ci sono troppe cose per cui vale la pena farlo. Il primo amore della sua vita resterà tale fino alla fine dei giorni, potrà portarlo per sempre dentro di sé e nessuno glielo toglierà mai. Ma morire avrebbe significato dare un dispiacere enorme alla sua famiglia, al piccolo fratello in particolare.
Una storia non lunga, eppure intensa e - nonostante tutto - con un alone di speranza verso il futuro.

A presto,
Nina^^

Recensore Junior
08/03/21, ore 00:12
Cap. 1:

III posto

Il faro – di Swan79

Grammatica e sintassi : Ho trovato la tua storia incredibilmente piacevole, i periodi non erano corti ma neanche lunghi. Il testo era perfettamente armonico e dava una certa stabilità alla lettura. Ho trovato la lettura piacevole anche grazie all'uso della punteggiatura, non è facile vedere un testo così curato e quindi devo farti i miei complimenti. Certo, va detto che non c'è un reale uso corretto per la punteggiatura, se non alcune regole, ma per i miei gusti diciamo che le tue frasi sono molto belle. Per quanto la grammatica niente da obbiettare, anzi non ho trovato neanche un solo errore di battitura. Questo mi lascia supporre che ci sia dietro una buona revisione.
10/10

Stile e lessico : Hai uno stile semplice, ricco di descrizioni e di flussi di coscienza. Questo rende la storia un testo altamente immersivo, riuscendo a condurre il lettore nel bel mezzo della vicenda. Il testo, seppur breve, è riuscito a darmi delle forti emozioni, le quali hanno raggiunto il culmine quando ho appreso anche io di Ethienne. Una vicenda triste, ma narrata con una dolcezza disarmante, non nascondo di aver versato una lacrima per la povera Eloise.
Una cosa che mi ha fatto un po' storcere il naso è la linea temporale, l'ho trovata un po' cofusa verso la fine, ed ho fatto un po' di fatica nel comprendere la vicenda.
Per quanto riguarda l'uso delle parole non ho nulla da dire, è un linguaggio adeguato, quindi good!
12/12

Personaggi ed introspezione : Il personaggio di cui realmente abbiamo un approfondimento Eloise, non si sa molto su di lei, ma viene fatta una buona introspezione sui suoi sentimenti. Durante tutta la storia viene descritto il suo umore generale e quasi si spezza il cuore sul finale, con il pianoforte che l'accompagna. Per quanto però la scena sia toccante non credo di poterti dare il massimo. Ci sta che i personaggi secondari non vengano approfonditi, ma mi aspettavo un indagine più profonda sulla protagonista.
12/13

Originalità : Amo questi testi scritti in questo modo, mi ricordano i dramma americani degli anni '90. La tua storia ha un sapore nostalgico e difficilmente leggo una storia così. Non riesco a trovar le parole per descrivere le mie sensazioni, ma quando leggo la tua storia riesco a provare una nota dolce in mezzo ad una tragedia. Credo che sia questo a rendere la tua storia così speciale, quella nota dolce che da un sapore agrodolce.
In genere si pensa che sia facile scrivere cose drammatiche, ma è molto complicato, come tutte le altre cose. Questa storia è perfettamente bilanciata, non solo dal punto di vista sintattico, ma anche dal punto di vista emotivo. Riesci a dare la giusta dose di fluff e la giusta dose di angst, e questa cosa è rara.
13/13

Titolo : “Il faro” direi che è un buon titolo, dato che questo luogo è la chiave di tutta la storia. Trovo però che non sia tanto originale. Fa il suo dovere in quanto titolo, ma non è neanche quel titolo che ti fa incuriosire immediatamente, o almeno per me
4.5/5

Gusto personale : Mi è piaciuta molto la tua storia, l'ho trovata molto gradevole ed estremamente dolce. Come ti dicevo prima ha un sapore nostalgico, e ti lascia quella strana malinconia il finale che ti fa sorridere alla fine.
Commuovente quando apprende della morte di Etienne, non si trovano le parole per una tragedia simile, le tue sono più che azzeccate. Altra cosa che mi ha colpito è la descrizione che fai, le ho trovate piacevoli e credo di prendere spunto in futuro. È un modo leggero di narrare, mi ricorda un po' il modo di narrare di Calvino.
11/11

Andiamo ai bonus! Vediamo il tuo pacchetto

Canzone: Requiem for a dream
Genere: drammatico
Frase: “Siamo come i fiori, appassiamo così velocemente senza acqua”
Prompt: Pianoforte
Obbligo : Nella storia deve essere presente una scena su un faro

Il genere è decisamente drammatico
La frase c'è ed ho adorato come l'hai inserita, un pezzo fantastico ed incredibimente toccante
Il piano c'era e pure il faro, punteggio pieno!

+4


66.5/68

Recensore Junior
24/02/21, ore 11:35
Cap. 1:

Ciao! :D
Come promesso eccomi qua sulla tua pagina e devo dire che sono molto felice di aver letto questa storia.
In pochi passaggi hai creato una storia d'amore romantica, tenera e molto credibile con la quale il lettore possa facilmente e velocemente immedesimarsi. Purtroppo dal comportamento molto strano di Etienne e avendo io appena partecipato a un contest di fantasmi (xD) avevo da subito immaginato che fosse morto... ma è giusto così! È bello leggere un racconto, seppur breve, che ti coinvolga al tal punto da formulare teorie e ipotesi.
Purtroppo in questo periodo non ho molto tempo da dedicarmi alle tue bellissime saghe (twilight è una parte del mio cuoricino da lettrice eheheh), ma spero di riuscire a leggere presto qualcos'altro di tuo!
Solo un paio di cosine che ho notato:
"Eloise era sicura di sentire le musica..."
"Mentre cominciava a inseguirlo, fuori scoppiò a piovere..."
Questa te la faccio notare perché non so se è voluta o se magari eri indecisa tra "scoppiò un temporale" e "iniziò a piovere" e poi le hai mischiate per sbaglio. Mi suonava un po' strana come frase, ma può anche essere che sia stata voluta!
"Propose lei Eloise elettrizzata..."
Anche qua secondo me eri indecisa tra "proposte lei" oppure "proposte Eloise."
Comunque a dire la verità io faccio pochissimo caso a questo tipo di sviste (io stessa purtroppo ne sono vittima!). Guardo più che altro la storia in sé, lo stile di scrittura e il mio coinvolgimento personale e qua tutto questo c'è e mi è piaciuto molto! :D
Alla prossima!
(Recensione modificata il 24/02/2021 - 03:04 pm)

Recensore Veterano
07/02/21, ore 22:26
Cap. 1:

Ciao Swen,

ho letto questo storia perché ero curioso di rileggere i tuoi testi più recenti e perché ho notato la tua triste esclusione dal contest di valeria... Spero quindi di farti cosa gradita :)

La storia è davvero bella, triste e dolce insieme. Piena di momenti forti che restano bene impressi al lettore e che trasmettono ottimamente le emozioni della protagonista.

La salita sul faro pare surreale con la sua alternanza tra gradini saliti e ricordi che tornano alla mente, ma poi diventa tutto più chiaro quando si scopre che era un sogno.
Mentre leggevo, cercando di trovare un aggancio tra il suo percorso ed i ricordi, che non sono riuscito a cogliere, perciò mi sento di consigliarti una piccola modifica che spero possa piacerti: e se i gradini del faro fossero i tasti di un enorme pianoforte? E quindi dentro ci sono anche i tasti neri, diciamo quanti i tuoi ricordi, e quando lei ci mette i piedi sopra, tadatan! Si ritrova un ricordo!

In quanto a stile, non in tutto il testo lo mantieni accurato allo stesso livello, comunque nel complesso è piacevole e chiaro. E merita i miei complimenti.

Nella grammatica, non ho notato errori gravi, tranne un verbo coniugato in modo errato, ma la punteggiatura continua a presentare diversi difetti che non rovinano il piacere di leggerti, ma che comunque... meriterebbero di essere risolti.


Mi permetto ora di farti alcune osservazioni, come se fossi un giudice particolarmente pesante e insopportabile, spero mi vorrai perdonare...

> Ci sono 3 "ma" senza virgola che le preceda.


> “Guarda: è bellissimo!”le disse raggiante. Eloise annuì e si decise.

Spesso non rispetti lo spazio tra le virgolette di fine dialogo e l'inizio della parole successiva, come nell'esempio sopra.


> “Ciao.”le aveva detto timidamente.

Qui, oltre allo spazio mancante, la punteggiatura è errata. Il punto dentro le virgolette imporrebbe di ripartire poi con la maiuscola:

- "Ciao." Le aveva detto timidamente.

Ma la forma corretta sarebbe questa:

- "Ciao", le aveva detto timidamente.

Anche questo errore di punteggiatura tendi a ripeterlo spesso.



> Eloise si fermò stringendosi nel suo cappotto blu scuro e rimase immobile a fissare il faro, incerta se proseguire, mentre l’acqua le bagnava la punta degli stivali.

A mio avviso la frase starebbe meglio senza la virgola prima del "mentre".


> Sua madre adorava girare per i mercatini dei piccoli villaggi di origine medioevale; sua sorella Pauline voleva vedere i castelli perché, anche se ormai era una signorina, amava ancora le storie delle principesse: la sua romanticona! Suo padre faceva un sacco di foto ovunque, in cerca di luoghi storici e Raymond, il piccolino di casa, appena vedeva il mare si metteva a corre sulla spiaggia e voleva tuffarsi, anche a primavera quando l’acqua era ancora troppo fredda…

Qui c'è qualcosa che non va... Parli di madre, sorella, padre e piccolo usando il ";" come per un elenco, che ci può stare e sarebbe apprezzabile, ma l'elenco si interrompe sul "!" che segue "romanticona".

Una soluzione che sarebbe applicabile potrebbe essere questo:

Sua madre adorava girare per i mercatini dei piccoli villaggi di origine medioevale; sua sorella Pauline voleva vedere i castelli perché, anche se ormai era una signorina, amava ancora le storie delle principesse - la sua romanticona! -; suo padre faceva un sacco di foto ovunque, in cerca di luoghi storici e Raymond, il piccolino di casa, appena vedeva il mare si metteva a corre sulla spiaggia e voleva tuffarsi, anche a primavera quando l’acqua era ancora troppo fredda…

Note a parte:

1.) sua sorella Pauline voleva vedere i castelli perché [...] amava ancora le storie delle principesse: la sua romanticona!

La vedrei meglio così:

sua sorella Pauline voleva vedere i castelli perché [...] amava ancora le storie delle principesse: che romanticona!

2.) In verità, però, non capisco perché alle signorine non dovrebbero piacere le storie delle principesse...


> Appoggiandosi al muretto di pietra, corroso dal muschio riuscì a proseguire anche se il ponte all’improvviso le sembrò più lungo del solito e aveva la sensazione di non arrivare mai.

Dato che "Appoggiandosi al muretto di pietra, corroso dal muschio" sarebbe un pezzo spostato indietro rispetto a soggetto e verbo della frase (immagino si capisca che non ho dimestichezza con la nomenclatura grammaticale, ma spero sia chiaro quel che intendo...), credo che ci vorrebbe una virgola in più dopo "muschio".


> Eloise avanzò decisa, lasciando che le onde le spruzzassero l’acqua salmastra sul viso. Cominciò a camminare veloce, incurante delle mattonelle bagnate che per poco le costarono uno scivolone. Appoggiandosi al muretto di pietra, corroso dal muschio riuscì a proseguire anche se il ponte all’improvviso le sembrò più lungo del solito e aveva la sensazione di non arrivare mai. Ma alla fine raggiunse l’ingresso del faro e ricominciò a sentire il suono del pianoforte.
Etienne senza smettere di guardarla indietreggiò e scomparì all’interno. Eloise entrò e quando guardò in alto vide che lui stava salendo sulla scala a chiocciola. Mentre cominciava a inseguirlo, fuori scoppiò a piovere e lei riconobbe la musica che veniva eseguita al piano: era Requiem for a dream.
La ragazza prese a salire i gradini lentamente, percorrendo il primo giro e nella sua mente prese forma un ricordo.



Ti faccio notare una cosa: cominci tre frasi brevi con il nome:

> Eloise avanzò decisa, lasciando che le onde le spruzzassero l’acqua salmastra sul viso.
> Etienne senza smettere di guardarla indietreggiò e scomparì all’interno.
> Eloise entrò e quando guardò in alto vide che lui stava salendo sulla scala a chiocciola.


E l'unica frase in cui inverti l'ordine naturale della struttura è questa, dove il soggetto è sottinteso:

> Appoggiandosi al muretto di pietra, corroso dal muschio riuscì a proseguire anche se il ponte all’improvviso le sembrò più lungo del solito e aveva la sensazione di non arrivare mai.

e dove la frase mi sembrerebbe migliore se scritta in modo canonico (beh, mi sono permesso anche di mantenere come soggetto il ponte nella parte in grassetto):

Riuscì a proseguire appoggiandosi al muretto di pietra, corroso dal muschio, anche se il ponte all’improvviso le sembrò più lungo del solito e le dava la sensazione di non arrivare mai in fondo.



> Nell’interno del faro erano calate le tenebre ma qualcuno aveva acceso la lampada che ad intermittenza mandò lampi di luce in un movimento circolare.

Siccome il faro manda lampi di luce ad intermittenza, l'azione prosegue nel tempo, quindi dovrebbe essere più corretto così:

Nell’interno del faro erano calate le tenebre ma qualcuno aveva acceso la lampada che ad intermittenza mandava lampi di luce in un movimento circolare.

In conclusione, si tratta di una storia che mi piaciuta e che mi ha fatto piacere leggere. Mi auguro che le mie indicazione possano esserti utili... ovviamente alla prossima!

Recensore Master
03/02/21, ore 16:34
Cap. 1:

Ciao... come dicevo domenica mi piace questa storia perchè mi ricorda un manga della mia autrice preferita "Last Quarter" che quando lo lessi la prima volta mi strappò il cuore dal petto e anche la tua storia non è andata molto lontana da ciò. E' una storia intensa, scritta con criterio, dove hai curato il dettagli e non hai lasciato nulla al caso. Si percepisce l'amore, la felicità dei giovani, ma anche la profonda tristezza. 
E' una storia dolce e triste ma non stucchevole o scontata. 
Ho letto tanto di tuo ma devo ammettere che questa resterà nel cuore a lungo. Complimenti vivissimi, e spero vivamente che ti darà soddisfazione. 
Tengo le dita incrociate.
Sei una grande!!!