Recensioni per
One night only
di thors

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/09/22, ore 21:20

Terza delle quattro recensioni premio relative al contest "Manuale di Sopravvivenza Vol. 2"

Allora, l'argimento qui è piuttosto delicato. 
L'odio più o meno intenso che provo per l'ottava stagione di Got rendono qualsiasi storia che si basi su questa "epoca" molto borderline. Già il semplice fatto che hai voluto dare una leggera riscrittura è un punto di pregio. Qui abbiamo una Daenerys meno pazza e più come la normale Daenerys che dovrebbe essere. Una persona che valuta altre persone, che si fa forza anche della magnificenza dei suoi draghi (e, santo cielo, che non uccide gente a caso perché sì). Che sia per incontri casuali o l'operato di Bran, Dany riscopre le gioie carnali che, e non sbagli, aveva cominciato ad apprezzare tra i Signori dei cavalli; Irri in particolare era diventata piuttosto intima.
Stavolta è Sansa l'oggetto delle sue attenzioni, e Margery poi. Un rapporto che si basa sulla fedeltà e un sano interrogatorio iniziale, e puntualmente si risolve con un ending piacevole. Accade prima con Sansa alla Roccia del Drago, poi con la giovine Tyrell, in un frenetico alternarsi di politica e interessi, a ben altri interessi che coinvolgono vasche da bagno fumanti troppo strette per ospitare tre donne adulte.
Sansa dimostra tutta la sua maturità politico-persinale e la combinazione, di lei e di Daenerys poi, insieme con le esperienze traumatiche che hanno reso più umile l'ultima rosa del giardino Tyrell, riesce nell'impresa di attrarre una personalità così ambiziosa dalla loro parte. Trasformando una venditrice di fiori di nuovo in una lady tra le più potenti dei Sette Regni.
Con buona pace di Bronn che si è bruciato Alto Giardino e tutti i soldi che da esso derivavano...
Alla prossima
Ghostro

Recensore Veterano
18/03/21, ore 12:54

8° classificata al contest "Titoli a Catena"

Grammatica: 8,36/10
Per prima cosa tengo a specificare che prologo ed epilogo non li ho inclusi nella valutazione. Questa decisione è derivata dal fatto che, scorrendoli, si ha più l'impressione di leggere informazioni che solitamente si trovano nelle Note d'Autore, e non in un prologo o in un epilogo – nei quali il tono dello scritto dovrebbe risultare narrativo alla stregua del/dei capitolo/i.
Passando alla storia, la grammatica è molto buona, non ho notato alcuno strafalcione né disconnessioni. Ci sono però state alcune sviste:
- Poi, il volto di quella giovane graziosa le parve familiare e, infine, il sorriso che ella rivolgeva ad ogni cliente non le rivelò chi fosse → stando a ciò che hai scritto, e quindi al fatto che il volto di quella giovane graziosa le parve familiare, presumo che quel “non” sia di troppo, dal momento che, nel contesto, ha senso dire che (infine) il sorriso che ella rivolgeva ad ogni cliente le rivelò chi fosse, non il contrario (-0,05 pt).
- […] Le porte del mio castello erano chiuse e non si sarebbero più aperte per me, ed io non avevo nemmeno più una famiglia alla quale far ritorno.» → dalla → si tratta del complemento di allontanamento o separazione che, come riportato dal treccani, è una particolare fattispecie del complemento di ➔moto da luogo: introdotto dalla preposizione ➔da, indica il luogo o la persona da cui ci si allontana o ci si separa, sia in senso proprio che figurato. Il moto da luogo, a sua volta, […] indica il luogo o la persona da cui qualcosa o qualcuno proviene, in senso sia proprio, sia figurato. Dipende da verbi di movimento […] → nel tuo caso: far ritorno → ritornare (-0,10 pt).
- «Bene, ora sai la mia storia. Mi farai attendere qui perché anche Daenerys possa esaminarmi a?» → sicuramente un refuso che ti è sfuggito (-0,01 pt).
- Come aveva detto la Regina, Margaery non avrebbe avuto timori […] ad avvicinarsi a quella che le parve una comoda poltrona, ma preferì osservarlo con reverenza, tenendosi a debita distanza. → osservarla → poiché fa riferimento alla poltrona (singolare femminile), ma presumo che anche in questo caso si sia trattato di un refuso poiché è l'unico errore presente di questo tipo (-0,01 pt).
- […] e qui, intanto che quest’ultima apprendeva quali nuove casate avessero prese il posto di quelle scomparse durante la guerra […] → preso → altro refuso (-0,01 pt).
Vorrei ora farti notare il modo errato in cui hai scritto due nomi. All'inizio pensavo fosse un lapsus, poi mi sono accorta di come in realtà l'errore si ripetesse:
- I Tyrrel, però, erano stati annientati […] → Tyrell (-0,05 pt).
- «Così tu saresti Margaery Tyrrel di Alto Giardino» (-0,05 pt).
- […] la persona migliore che abbia mai guidato la Casa Tyrrel (-0,05).
- «Una notte sola, e la famiglia Tyrrel potrebbe […] (-0,05 pt).
- […] ritornarono poi nella camera offerta all’ultima discendente dei Tyrrel […] (-0,05 pt).
- […] quale sarebbe la prima cosa che faresti se la famiglia Tyrrel riavesse […] (-0,05 pt).
- Era sposata con un poco di buono, un certo Bron […] → Bronn (-0,05 pt).
- Se le ricorderemo che Bron si è appartato con […] (-0,05 pt).
L'ultima cosa che vorrei farti notare è la seguente: all'inizio hai scritto “Gran Tempio di Baelor” con lettera maiuscola; in seguito, però, con lettera minuscola:
- «Eravamo tutti riuniti nel tempio di Baelor per il processo […] (-0,03 pt).
- Rinvenni dentro una galleria scavata nella roccia quando il tempio era già esploso (-0,03 pt).
Per quanto riguarda la punteggiatura, è stata utilizzata in maniera corretta per la maggior parte del testo. Ci sono stati però alcuni punti in cui l'ho trovata male inserita e altri in cui è risultata mancante, motivo per il quale certi periodi sono risultati eccessivamente lunghi (-1 pt).

Stile e Lessico: 8,40/10
Lo stile che hai deciso di adottare per questa storia si è adattato bene al contesto, né estremamente semplice ma neppure complesso. Trovo questa sia stata una scelta ben ponderata, così come la formulazione di alcune frasi e la decisione di usare termini non troppo “easy” che avrebbero stonato col carattere medievale della trama. A questo riguardo, ci sono stati dei punti in cui, secondo il mio parere, alcuni termini sarebbero stati più adeguati di altri:
- «Non voglio farti fretta,» → non è sbagliato usare l'espressione “fare fretta” (così come riportato anche da un esempio del treccani: […] fare fa qualcuno […]), ma credo che, contestualmente parlando, l'espressione “mettere fretta” (→ «Non voglio metterti fretta») s'intoni meglio (-0,10 pt).
- «Ero regina l’ultima volta che ho trovato tanto piacere nel lavarmi […] → stesso discorso per questa frase: il piacere si prova (ecco perché la frase mi sarebbe quadrata di più se avessi scritto “«Ero regina l’ultima volta che ho provato tanto piacere nel lavarmi […]”), mentre si trova piacevole qualcosa (-0,10 pt).
- […] e nessuno avrebbe potuto riconoscermi con indosso la semplice veste che l’Alto Passero mi aveva fatto mettere → “[...] che l'Alto Passero mi aveva fatto indossare” → il verbo indossare è sicuramente il più adeguato, non solo se lo consideriamo in relazione al linguaggio quasi “storico” da te utilizzato, ma anche se lo guardiamo dal punto di vista dell'italiano corretto (senza considerare quegli usi che, col tempo, hanno preso sempre più piede, dapprima nel parlato e successivamente anche nello scritto) (-0,10 pt).
Spero tu non me ne voglia per questi appunti. Posso non essere d'accordo con punti di vista differenti dai miei ma li rispetto, ciononostante in questo contest sono qui per valutare la storia ed è mio dovere esternare il mio parere, che tuttavia rimanere personale e non una legge assoluta!
Andando avanti, voglio ora farti notare delle ripetizioni che creano un brutto effetto disarmonico e che, se vorrai, potrai successivamente modificare:
- […] mentre Margaery viveva forse la parte più oscura della sua vita e il mondo intero la credeva morta. Forse la nuova Regina era riconoscente alla sua famiglia? → per esempio avresti potuto scrivere: “[…] mentre Margaery viveva probabilmente la parte più oscura della sua vita e il mondo intero la credeva morta. Forse la nuova Regina era riconoscente alla sua famiglia?” (-0,10 pt).
- […] Apprezzo la tua stima e la tua gratitudine, apprezzo anche i profumati oli che mi hai offerto, ma ancora non so ancora cosa vuoi da me.» → un “ancora” potrebbe essere abolito (-0,10 pt).
- Le due giovani donne ritornarono poi nella camera offerta all’ultima discendente dei Tyrrel; e qui, intanto che quest’ultima apprendeva […] → lungi da me dirti come scrivere le tue storie, ma per evitare di ripeterti avresti per esempio potuto impostare la frase così (o in qualunque altro modo a te gradito): “Le due giovani donne ritornarono poi nella camera offerta alla discendente sopravvissuta dei Tyrrel; e qui, intanto che quest'ultima apprendeva […]” (-0,10 pt).
Infine, voglio parlarti del possessivo suo e di come questa sia stata l'unica forma da te utilizzata. Se avessi usato anche la forma proprio, di sicuro la storia ne avrebbe giovato; non solo perché avresti contribuito a non creare effetti cacofonici, ma soprattutto perché, differenziando le forme, si sarebbe evitata quella confusione che, a tratti, coglie il lettore e lo costringe a rileggere il periodo così che possa capire a quale dei personaggi faccia riferimento il possessivo (-1 pt).

Attinenza al titolo: 4/5
All'inizio troviamo Margaery intenta ad ascoltare Daenerys, la quale le dice che, se riterrà di potersi fidare, potrebbe riconsegnarle il titolo e nominarla lady di Alto Giardino. «Una notte sola, e poi...» Margaery non poté continuare, perché le sue parole furono soffocate da un pianto improvviso. Un pianto di commozione per la vecchia vita ritrovata, così come effettivamente conferma Daenerys: «Una notte sola, e la famiglia Tyrrel potrebbe riavere i suoi diritti su Alto Giardino. Ora seguimi: voglio presentarti i miei figli.» – ed ecco che troviamo il primo richiamo e il primo significato attribuito al titolo: una sola notte prima che le cose, per Margaery, ritornino a una pseudo-normalità.
Poi, più vanti, vediamo comparire un secondo richiamo e un ulteriore significato affiancato al precedente, questa volta di natura passionale: Chinandosi sulla testa della Regina senza smettere di solleticarle i genitali con consumata maestria, Margaery si sforzò di parlare in modo comprensibile nonostante le deliziose attenzioni di Sansa e, con un tono carico di malizia, sussurrò: «Una notte sola, mi avevi detto, e poi me ne sarei potuta andare». E Daenerys, che in quella situazione non riusciva a parlare, dovette staccare una mano dal corpo della sua fidata amante per fermare le dita che la stavano torturando, e solo allora fu in grado di rispondere alla ragazza che le sorrideva compiaciuta: «È stata una decisione… un po’ troppo affrettata».
Sarò sincera: all'inizio avevo sì colto i richiami al titolo, ma non ne avevo compreso appieno l'attinenza con le vicende narrate... o meglio, col significato più rilevante da te attribuitogli. Troviamo una sola notte da attendere, una sola notte di passione, una sola ancora e Margaery potrà riprendere possesso del castello in cui è nata e dell'agio nel quale è vissuta per tutta la vita – eccezion fatta per gli ultimi anni in cui ha cercato di sopravvivere creandosi una nuova e sicuramente più modesta identità. Il quadro completo della situazione, però, si ha solamente leggendo l'epilogo, nel quale viene spiegato ciò che effettivamente succederà in seguito a quella notte; è in tali informazioni che quella one night only trova la sua rivalsa. Mi spiego meglio: se non ci fosse stato l'epilogo, la storia sarebbe finita lasciando soltanto intendere quali sarebbero state le vicende future, ma non c'è alcuna parola a confermarle o smentirle. La convalida arriva grazie all'epilogo che effettivamente ci assicura di come le promesse di Daenerys siano poi divenute realtà.
Se mi è piaciuto il significato di cui hai caricato il titolo (significato che va al di là dell'apparenza che parole come “una sola notte” possano lasciar intendere), meno mi è piaciuto il fatto che la conferma di tale concetto sia stata da ricercare in una porzione di testo esterna al capitolo della storia in sé.

Originalità: 5/5
Sull'originalità della tua trama non ho dubbi!
Personalmente, non hai mai letto di una coalizione tutta al femminile con questi tre personaggi. Se prendo in considerazione i rapporti tra Daenerys e Sansa, riesco in qualche modo a non meravigliarmi più di tanto: la Madre dei Draghi, da che mi ricordi, lasciò intendere qualcosina quando incontrò Yara, qualcosa che poteva essere presa per un piacere nei confronti del sesso femminile; in più, come anche tu hai riportato, non sembrò affatto che le tecniche su come soddisfare un uomo – insegnatele dalla donna Dothraki con tanto di espliciti esempi – l'avessero turbata. Per quanto riguarda Sansa, il ragionamento su come Ramsey l'avesse terrorizzata ci sta in pieno, motivo per il quale (nella tua storia) la giovane Stark deciderà di votarsi alle donne. Ma Margaery... mai e poi mai l'avrei affiancata ai due personaggi precedenti! È proprio questo ciò che maggiormente ho trovato originale, piuttosto che un epilogo differente dell'intera serie – epilogo che sicuramente in molti, specialmente i sostenitori di Daenerys, avrebbero voluto.

Gradimento Personale: 8/10
Non posso di certo dire che la storia non mi sia piaciuta!
Innanzitutto, come ho appena detto, l'ho trovata di un'originalità fuori dal comune per quanto riguarda l'accostamento di queste tre donne che non avrebbero potuto essere più diverse fra loro. Poi, nonostante da un certo punto in avanti tu abbia completamente stravolto le vicende, ho notato nei personaggi alcuni elementi insiti di loro stessi, elementi IC. Devo ammettere che la tua Daenerys mi è piaciuta più dell'originale, per la quale provai dapprima amore profondo e successivamente, nell'arco di un secondo, un odio immenso; la tua Targaryen invece non è impazzita di botto, stava per... ma all'ultimo minuto è rinsavita, salvandosi in calcio d'angolo. Ecco perché la preferisco alla Daenerys della serie (che, a mio personale parere, ha meritato quella fine). Nonostante tutto, ho notato nella tua Madre dei Draghi dei comportamenti molto canon, dei modi di fare e di pianificare che – sebbene il finale alternativo – non si sono allontanati affatto dall'indole del personaggio. Passando a Margaery, mi è piaciuto vederla sotto una luce che mostrasse il suo lato umano, cosa che nell'opera originale non ho mai adocchiato. In ogni caso, anche in lei ho scorto delle caratteristiche IC: accetta questa one night only pur di ritornare al lustro di un tempo, esattamente come nella serie fece di tutto per arrivare alla corona. L'unica che mi ha convinta meno, è stata proprio Sansa: se non mi è sembrato strano il suo cambio di sessualità, mi è parsa molto OOC la remissività che ha avuto nei confronti di Daenerys al punto di diventare il suo braccio destro, seguirla ovunque e lasciare il Nord e Grande Inverno.
Altra cosa che non mi ha molto convinta, è stato il tuo modo di concepire la punteggiatura nel discorso diretto. Non si tratta di un errore quanto di un gusto personale, di scelte stilistiche ed estetiche: tu poni il punto all'interno delle virgolette basse (anche se, in alcuni casi, l'hai posto anche al di fuori), mentre io lo preferisco esterno alle virgolette. Ma, ripeto, non consiste in un modo di fare sbagliato; mi sono documentata e non ho trovato informazioni appurate in merito. Riguarda semplicemente il mio punto di vista.
In linea generale, comunque, ho gradito leggere questa storia e scoprire un epilogo alternativo, dominato da potenze femminili, nel quale non odio la Made dei Draghi!

Tot: 33,76/40

Recensore Junior
16/02/21, ore 21:47

Eccomi finalmente qui a recensire ^^
Ti ringrazio per gli approfondimenti che mi hai fornito, mi hanno aiutato a entrare nell’atmosfera del racconto e a capire meglio i personaggi. Nonostante ciò, mi sa che il mio giudizio rimarrà in gran parte quello di una persona che legge un racconto originale; purtroppo, non avendo mai visto la serie, non posso fare a meno di immaginarmi nella testa personaggi e ambientazione secondo ciò che mi ha suggerito la lettura, e sicuramente si discostano di molto dalla realtà! Anche se penso che, alla fin fine, ciò abbia poca importanza; diciamo che questa fanfiction è del tutto comprensibile così com’è, anche prendendola come un’originale fantasy, e ciò mi ha reso le cose più facili.
Comincio dalla cosa che mi ha colpito di più, ovvero la tua singolare interpretazione del prompt: ecco, confesso che da questa challenge mi aspettavo proprio qualcosa del genere, intendo che vorrei che i partecipanti mi sorprendessero dando una loro personale rivisitazione dell’idea di base e mi facessero esclamare “Ma guarda, a questo proprio non avevo pensato!” ^^ In pratica, vorrei che il prompt rappresentasse per voi uno spunto per stuzzicarvi l’inventiva. Ovvio che poi va rispettato, però non vorrei che si trasformasse in una traccia vincolante. Perciò mi è piaciuto davvero tanto il tuo concetto di “rimanere chiuso fuori di casa” inteso come “sono rimasta chiusa fuori dal mio castello perché, ahimé, mi sono persa un regno e pure il mio rango”!
Sei andato fuori tema con questa “licenza”? Non direi proprio, in quanto l’intera trama deriva dal fatto che Margaery è “rimasta chiusa fuori casa”: se è finita a fare la fioraia è perché ha la necessità di sparire e passare inosservata, e se non fosse una regina decaduta non sarebbe cresciuta in lei la determinazione per fare qualsiasi cosa pur di riacquistare prestigio e potere – cosa che la spinge perfino a compiacere Daenerys e Sansa e ad assecondarne la threesome. Insomma, tutto ciò che le capita nella tua storia è conseguenza del fatto che è “rimasta chiusa fuori” dal castello e dal regno.
Quindi sì, sei riuscito sia a interpretare il prompt in maniera originale che a rispettarlo all’interno della trama, e ciò fa di questa fanfiction una piacevole lettura :D
Non posso giudicare la caratterizzazione di Margaery, perciò mi limiterò a dire ciò che ho colto dalla storia: sicuramente è il personaggio che mi ha colpito di più tra i tre principali, perché trovo che sia quello costruito meglio. L’impressione che ho avuto è di una donna prevalentemente determinata, che cerca di mantenersi forte (intendo caratterialmente) nonostante patisca la condizione in cui gli eventi l’hanno fatta precipitare; per esempio, cede allo sconforto quando racconta a Sansa quanto successo nel tempio e cosa ne è seguito, ma poi si rimprovera per essersi mostrata debole davanti a lei (e il desiderio di non mostrare la propria debolezza si ripresenta con Daenerys, durante la visita ai draghi). Secondo me sono piccoli particolari importanti, che fanno emergere meglio il carattere di Margaery, ovvero quello di una donna vissuta per essere una regina, desiderosa di conservare la dignità del proprio lignaggio nonostante le sventure che le sono successe.
La storia mi è piaciuta, anche letta da profana del fandom. Racconta una vicenda semplice da comprendere, tuttavia contiene tante piccole fasi che la rendono interessante e che mi hanno reso intrigante la lettura: l’approccio iniziale tra Margaery e Sansa, il racconto della vita passata di Margaery che mi ha aiutato a capire meglio questo personaggio, l’incontro con i draghi, la proposta di Daenerys di restituirle sia una dimora che una parte del potere, e la threesome finale (sequenza della quale il racconto avrebbe potuto fare benissimo a meno dal punto di vista dei contenuti, in quanto la trama avrebbe retto ugualmente, ma che si è dimostrata una deliziosa chiosa per arricchire il rapporto tra i tre personaggi e aggiungere una nota piacevole alla lettura. Per fare un esempio banale, anche il racconto di Hansel e Gretel reggerebbe benissimo se la casa della strega fosse, appunto, una comune casa e basta, ma vuoi mettere quanto migliora la favola se si aggiunge la descrizione minuziosa di tutti i dolciumi che compongono la casetta di marzapane? ^^)
D’altra parte, io sono una che dà sempre molto peso ai particolari, e la caratterizzazione di Margaery, che la dipinge come una donna orgogliosa che non vuole mostrarsi debole, mi ha dato da pensare sulla sua scelta di fare un mestiere così umile come la fioraia. Tramite le sue stesse parole hai fornito una spiegazione per la sua scelta, ma mi chiedo ugualmente se una come lei si accontenterebbe di un lavoro che, al massimo, la farà aspirare a “clienti generosi”. Mi sembra che il suo mestiere contrasti un po’ con l’idea che la storia ha dato di lei. Ho pensato che magari dipendesse dal fatto che Margaery, costretta a nascondersi, non possa che tenere un profilo basso e non possa sperare in niente di meglio, ma ho il sospetto che fare la fioraia le stia un po’ stretto. Forse è perché non so un tubo del Trono di Spade e sto interpretando malissimo la cosa?!
Un altro particolare della storia che mi ha lasciata un po’ perplessa è l’offerta di Daenerys  a Margaery di diventare la nuova Lady di Alto Giardino. Non intendo dire che non sia credibile, quanto piuttosto un po’ affrettato. Voglio dire, fino a poco prima Daenerys non sapeva nemmeno che Margaery fosse viva – mi pare di aver capito che l’incontro con Sansa è stato del tutto fortuito – e già ha una proposta pronta per lei?
Va bene che Jeyne mi sembra del tutto inadatta al ruolo (stando alle parole di Sansa, sarebbe perfino grata di traslocare in un altro castello solo grazie a un paesaggio incantevole e a una sorgente termale, infischiandosene totalmente di peculiarità ben più rilevanti tipo importanza strategica e compagnia bella), però rimpiazzarla così repentinamente solo perché è stato appena scoperto che Margaery è viva mi è sembrato poco plausibile.
Sono troppo puntigliosa? Probabilmente sì XD
Ma è solo perché ho letto la tua storia con attenzione!
Quindi non mi dilungo oltre e ti ringrazio per aver partecipato alla challenge. Spero che tu voglia proseguire, e in questo caso spero di essere all’altezza di un prompt stimolante!
Missy