Carissima Ciuscream!
Speravo di passare molto, molto prima, me tapina, ma nessun genere di contrattempo può allontanarmi dalle storie quelle belle, quelle – come questa – dove rileggi le ultime righe per capire, per aprire gli occhi come Katie e capire che bisogna tornare, che crogiolarsi dentro al ricordo di una notte passata nella Stanza delle Necessità ad amare, riamate, non può bastare – meglio la vita vera, meglio aggrapparsi alla promessa di Alicia, quel risolveremo tutto che fa da preludio a conversazioni e rivelazioni necessarie e probabilmente poco piacevoli. Questa non è una shot che si può riassumere. È un crocevia di emozioni. È una ragazza che si sente a posto solo quando vola su una scopa e gioca in uno sport. Che è se stessa quando è in compagnia di un’amica, compagna, amante, che ha il coraggio di portare via, una sera, per scoprire che la ama e la vuole della stessa identica passione. Descritta con attenzione e grazia, descrivendo, ma in maniera elegante e coinvolgente.
Ho adorato che tu abbia dato importanza al fatto di svestirsi e di svelarsi, alla simmetria delle due ragazze nello specchio, alla febbre che sale quando le loro pelli si sfiorano. I vestiti sono un elemento imprescindibile anche per spiegare i caratteri delle due. Katie nel vestito nero scelto da sua madre si sente troppo esposta e donna e diversa da sé. È molto più vicina all’idea che sua madre ha di lei (perennemente perfezionabile e imperfetta) che a quella che lei ha di se stessa. Alicia, invece, è perfetta agli occhi di Katie. L’abito si intona al suo essere, alla sua carnagione, esaltandola. In realtà sono entrambe agghindate in maniera da farle essere belle, ma questo abito è percepito da entrambe come una maschera, tanto che la Stanza delle Necessità non mostra loro una pista da ballo vuota, ma lo spogliatoio, il luogo dove loro si mettono a nudo e dove Katie ammira segretamente Alicia. Quindi non solamente una shot erotica o romantica, ma un viaggio attraverso l’immagine (quella riflessa, quella che gli altri vedono di noi, quella che noi vorremmo mostrare, quella che celiamo), un viaggio sospeso tra la volontà di ritagliarsi momenti onirici e fuori dal tempo, vissuti nella Stanza delle Necessità o al riparo da occhi indiscreti o in sogno e il bisogno di aprire gli occhi e svegliarsi/rivelarsi.
Insomma, è un vero gioiello e io adoro ufficialmente tutto ciò che scrivi **. Un abbraccio e buona serata, tanti, tanti complimenti di cuore,
Shilyss :) |