Eccomi qui!
Ho scoperto di aver già letto una tua os sulla casa di carta! (scusami, ho la memoria di un pesce rosso) E quando ho visto le altre Os, (tra cui questa che ho scelto) mi sono ricordata che scrivi Song-fic. Mi piace come porti il testo delle canzoni in una storia, come dai il ritmo in base alle strofe, alle parole del testo, come per dare il passo, di qua e di là, l'ho trovato molto molto azzeccato (è probabile che te l'abbia già detto, perché mi ricordo di averlo pensato anche l'altra volta, scusami se per caso ti sono sembrata ripetitiva).
Come dicevo, il ritmo della tua storia sembra quasi una poesia, un turbine di pensieri che si sposta, da lui a lei, da prima a dopo. Molto molto interessante.
Li hai presentati per il loro passato (e ho trovato azzeccatissime le tue parole), il suo essere un bravo ragazzo che diventa un fardello pesante da portare, e l'aver 'litigato' con l'amore di Tokio, di aver cercato un rifugio, luogo tranquillo dove poter viver (metaforicamente parlando) e averlo trovato in Rio, un ragazzo giovane e, forse per questo, ancora così pieno di speranza.
Il momento della 'fuga' (perché effettivamente quell'abbandono è stata proprio una fuga, da parte sua) di Tokio, il suo andarsene, il suo 'non mi basta più' ha devastato Rio in una maniera atroce e tu sei riuscita a farmelo 'vedere' in modo perfetto. I sentimenti di Rio si sentono benissimo, come se io avessi visto quella puntata poco fa e riuscissi benissimo a immedesimarmi con lui, ho percepito il suo essere, il suo malessere, la sua voglia di lei.
E Tokio distrutta dalla notizia che Rio è stato catturato. Questo suo rendersi conto di cosa avesse e ora non ha più. La sua voglia di poter aggiustare le cose, di salvarlo. Così come Rio aveva salvato lei, questa parte fa piangere il cuore, perché è stata proprio così, così come l'hai narrata tu.
Il fatto che lei sia il 'pensiero felice' di Rio nei momenti in cui è stato catturato è molto dolce e il pensiero che sia l'unica cosa che l'ha tenuto in vita, che gli ha fatto superare il periodo della prigionia e delle torture, è reale e quasi tangibile, traspare nelle parole e nelle tue frasi.
Finalmente Rio viene liberato, ma non è propriamente una libertà: lui dovrà trovare il modo per lasciarle i suoi spazi e crearsene dei propri. Loro non sono più amanti, come dici tu… Triste, tristissimo e vero, come la tua os.
Oh, io un po' ancora ci spero, vedremo la prossima stagione, eh 😅 .
Una gran bella song-fic, cara. Magnificamente introspettiva e forse un po' angst, ma vera, verissima. I tuoi personaggi sono IC, perché sono proprio come li ricordo io, lui così solare, forse un po' sottomesso, ma energico e volenteroso di renderla felice. Tokio invece così pensierosa, incapace di ammettere di aver sbagliato, di aver rincorso una nuvola che si era dissolta nel vento e di aver sprecato l'occasione di una vita.
Ancora complimenti!
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