Recensioni per
La dama errante
di VigilanzaCostante

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/03/21, ore 20:45

3 - “Lucide promesse – infrante” di matiscrivo.
Totale: 42.4/50.

1) Grammatica e ortografia: 4.4/5.

La grammatica va abbastanza bene, c'è solo qualche sbavatura.
“Lui non aveva mai voluto il caos; eppure, ci era finito dentro con la testa e pure con il cuore”: la virgola dopo “eppure” non è necessaria (- 0.20)
“Voleva diventare trasparente diceva, scomparire piano piano e smetterla di pesare sulla terra”: ci va una virgola dopo “trasparente” (- 0.20).
“Ipocriti sibilava la sua mente piena di rabbia.”: una virgola dopo “ipocriti” (- 0.20).

2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 10/10.
Questa storia mi è piaciuta davvero molto, e io sono davvero rognosa con lo stile, non mi accontenta mai nulla. Invece, ho trovato questa storia davvero ben scritta: scorrevole, semplice ma mai banale, curata in ogni dettaglio.
Il registro medio-alto è stato senz'altro di mio gradimento, come certe espressioni che ho trovato a tratti persino poetiche. L'inizio, per esempio, mi ha senza dubbio conquistata: “Rose aveva la vita in disordine. La madre l’aveva sempre definita così – una con il cuore in subbuglio che quando esce di casa dimentica anche la testa. Lei non ci dava peso e continuava a perdersi e ritrovarsi, incessantemente, da sola.
Scorpius si era innamorato di quella follia, di quella pazza luce che brillava nei suoi occhi smunti, di quella voglia di vivere che sfioriva al contatto con la realtà”. Tutte le immagini che usi (avere “la vita in disordine”, la “voglia di vivere che sfioriva al contatto con la realtà”) sono davvero vivide e molto incisive, le ho adorate. Da questo punto di vista, il testo è abbastanza omogeneo, anche se ci sono picchi più intensi di altri.
Mi è piaciuto anche il tono quasi favolistico che hai attribuito al finale. Di solito non è un espediente narrativo che gradisco, ma in questo contesto l'ho trovato azzeccato, coerente al resto della prosa.

3) Titolo: 3/5.
Devo ammettere che non trovo questa scelta di parole granché vincente. Sicuramente rimanda al testo e a quello che vi succede, ma già la scelta dell'aggettivo “lucide” mi pare non enfatica al punto giusto, né del tutto azzeccata (anche se immagino volessi rimandare al fatto che Rose, pur essendo debilitata dalla malattia, prende quella decisione e stringe quella promessa quand'è ancora lucida). Il trattino che divide i due concetti non mi dispiace, anche se in linea di massima non lo apprezzo particolarmente in un titolo.
Insomma, penso che avresti potuto trovare qualcosa che esprimesse meglio l'essenza della storia.

4) Caratterizzazione dei personaggi, sviluppo della coppia e del sentimento amoroso: 19/20.
Sei stata molto brava in questo parametro.
Nonostante il poco spazio, ho trovato le caratterizzazioni dei personaggi piene e convincenti. Rose è perfetta, si percepisce il suo animo ferito che va di pari passo a un corpo che sfiorisce, Rose che decide di arrendersi perché vuole diventare “trasparente”, e questo concetto bellissimo di lei che vuole lasciare andare la sua vita ma questo non significa che voglia lasciar andare anche il suo amore per Scorpius. Ci ho visto dell'egoismo nel suo gesto, ma questo l'ha resa solo più vera: tutti siamo egoisti e, in fondo, l'amore non salva nessuno.
Anche Scorpius mi è piaciuto tanto. Disperatamente innamorato e disperatamente infelice, ma anche capace di un altruismo che strazia il cuore. Al povero Scorpius hai fatto fare una delle cose più difficili al mondo: lasciar andare la persona che si ama. È un personaggio positivo che ne esce pieno di lividi, e l'ho adorato, come ho adorato la rabbia che lo pervade al funerale, quando vede fiorire ipocrisia ovunque.
Ho apprezzato particolarmente anche i riferimenti agli altri personaggi: alla madre di Rose, ai suoi cugini e alla sua numerosa famiglia, e anche al fatto che Scorpius non riesce a fregarsene dell'opinione altrui. Ha contribuito a rendere la storia molto vera.
Sicuramente non ti ho dato il punteggio pieno per gli accenni all'anoressia. Per quanto l'abbia trovata caratterizzante, credo che, se si sceglie di parlarne, sarebbe meglio dedicarle lo spazio necessario e non relegarla a 'contorno'. È pur vero che è il motivo fisico per cui Rose alla fine muore, ma il senso che tu hai voluto dare al suo suicidio era molto più profondo: un mal de vivre, un malessere che si declinava solo in parte nei disturbi alimentari, qualcosa di molto più feroce che ha contribuito a spegnerla sempre di più man mano che il tempo passava – o almeno è l'impressione che ho avuto io. In più, trovo che questi temi così delicati e “prepotenti” abbiano parzialmente distolto l'attenzione del lettore dal rapporto di coppia.

5) Gradimento personale: 8/10.
La Scorpius/Rose è una delle mie coppie preferite e tu ne hai dato sicuramente una visione interessante, come ho trovato particolarmente interessante la caratterizzazione di Rose (sebbene un po' costretta nello spazio di una flash). Ho trovato forse il finale un po' debole, ma nel complesso mi è piaciuta come lettura.

Recensore Master
21/03/21, ore 21:16

Ciao!
Sono passata da questa flashfic perché, per curiosità, anche se mi sono ritirata dal contest a cui partecipa tempo fa, sono andata leggere le storie pubblicate in anonimo nella discussione. Devo ammettere che, anche non conoscendo ancora l'autore, questa era una di quelle che mi ha colpita di più.
Probabilmente uno dei motivi per i quali ha subito catturato la mia attenzione è il tema controverso che associ a Rose: i DCA non sono davvero un taboo, ormai, ho letto abbastanza sulla questione eppure ne leggo ancora, direi per mio interesse personale, è una delle tematiche drammatiche che voglio vedere affrontate. Ovviamente la prosa non ha la pretesa di essere scienza o cronaca, perciò quello che si cerca in un testo sono le emozioni. Io le ho trovate condensate in questa frase: Rose sbocconcellava attimi e di cibo vero non ne mangiava quasi mai. Potrebbe essere una sintesi perfetta della malattia del personaggio, perché non è il cibo il problema, è una fame di vita, di attimi appunto, che si pensa di non potersi permettere. Il peso è solo un modo per diventare invisibili, per nascondersi.
Mi è piaciuta molto la citazione che hai inserito come iscrizione sulla tomba, l'ho trovata molto calzante, complimenti per la scelta. In particolare le parole terra, non esserle di peso: lei a te non lo fu, che per Rose sono da intendere praticamente in maniera letterale, perché la manifestazione più evidente di un disagio che non è esterno è proprio il peso.
Scorpius è descritto soprattutto in relazione a lei e alla sua malattia, e funziona. Ho avuto ben chiaro l'amore struggente per il quale si impegna ad aiutarla e l'impotenza con cui si rende conto che non c'è modo.
Nella conclusione della flash ci ho visto un sottotesto "religioso", probabilmente per il riferimento a qualcuno dall'alto che l'ha condannata, e in effetti lasciarsi morire o uccidersi è condannato dalla religione - un tempo erano proibiti persino i funerali per i suicidi, adesso mi pare si sia più "elastici", ma non vorrei sbagliare su questo. In verità la religione è praticamente assente dall'universo di Harry Potter, ma in questo caso non l'ho visto come una forzatura, sia perché rimani comunque sul vago sia perchè con la successiva definizione di dama errante richiami un po' il mondo delle leggende di fantasmi, decisamente più pagano, a bilanciare.
Insomma, mi è davvero piaciuta.
In bocca al lupo per il contest!
Un abbraccio!
Legar