3 - “Lucide promesse – infrante” di matiscrivo.
Totale: 42.4/50.
1) Grammatica e ortografia: 4.4/5.
La grammatica va abbastanza bene, c'è solo qualche sbavatura.
“Lui non aveva mai voluto il caos; eppure, ci era finito dentro con la testa e pure con il cuore”: la virgola dopo “eppure” non è necessaria (- 0.20)
“Voleva diventare trasparente diceva, scomparire piano piano e smetterla di pesare sulla terra”: ci va una virgola dopo “trasparente” (- 0.20).
“Ipocriti sibilava la sua mente piena di rabbia.”: una virgola dopo “ipocriti” (- 0.20).
2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 10/10.
Questa storia mi è piaciuta davvero molto, e io sono davvero rognosa con lo stile, non mi accontenta mai nulla. Invece, ho trovato questa storia davvero ben scritta: scorrevole, semplice ma mai banale, curata in ogni dettaglio.
Il registro medio-alto è stato senz'altro di mio gradimento, come certe espressioni che ho trovato a tratti persino poetiche. L'inizio, per esempio, mi ha senza dubbio conquistata: “Rose aveva la vita in disordine. La madre l’aveva sempre definita così – una con il cuore in subbuglio che quando esce di casa dimentica anche la testa. Lei non ci dava peso e continuava a perdersi e ritrovarsi, incessantemente, da sola.
Scorpius si era innamorato di quella follia, di quella pazza luce che brillava nei suoi occhi smunti, di quella voglia di vivere che sfioriva al contatto con la realtà”. Tutte le immagini che usi (avere “la vita in disordine”, la “voglia di vivere che sfioriva al contatto con la realtà”) sono davvero vivide e molto incisive, le ho adorate. Da questo punto di vista, il testo è abbastanza omogeneo, anche se ci sono picchi più intensi di altri.
Mi è piaciuto anche il tono quasi favolistico che hai attribuito al finale. Di solito non è un espediente narrativo che gradisco, ma in questo contesto l'ho trovato azzeccato, coerente al resto della prosa.
3) Titolo: 3/5.
Devo ammettere che non trovo questa scelta di parole granché vincente. Sicuramente rimanda al testo e a quello che vi succede, ma già la scelta dell'aggettivo “lucide” mi pare non enfatica al punto giusto, né del tutto azzeccata (anche se immagino volessi rimandare al fatto che Rose, pur essendo debilitata dalla malattia, prende quella decisione e stringe quella promessa quand'è ancora lucida). Il trattino che divide i due concetti non mi dispiace, anche se in linea di massima non lo apprezzo particolarmente in un titolo.
Insomma, penso che avresti potuto trovare qualcosa che esprimesse meglio l'essenza della storia.
4) Caratterizzazione dei personaggi, sviluppo della coppia e del sentimento amoroso: 19/20.
Sei stata molto brava in questo parametro.
Nonostante il poco spazio, ho trovato le caratterizzazioni dei personaggi piene e convincenti. Rose è perfetta, si percepisce il suo animo ferito che va di pari passo a un corpo che sfiorisce, Rose che decide di arrendersi perché vuole diventare “trasparente”, e questo concetto bellissimo di lei che vuole lasciare andare la sua vita ma questo non significa che voglia lasciar andare anche il suo amore per Scorpius. Ci ho visto dell'egoismo nel suo gesto, ma questo l'ha resa solo più vera: tutti siamo egoisti e, in fondo, l'amore non salva nessuno.
Anche Scorpius mi è piaciuto tanto. Disperatamente innamorato e disperatamente infelice, ma anche capace di un altruismo che strazia il cuore. Al povero Scorpius hai fatto fare una delle cose più difficili al mondo: lasciar andare la persona che si ama. È un personaggio positivo che ne esce pieno di lividi, e l'ho adorato, come ho adorato la rabbia che lo pervade al funerale, quando vede fiorire ipocrisia ovunque.
Ho apprezzato particolarmente anche i riferimenti agli altri personaggi: alla madre di Rose, ai suoi cugini e alla sua numerosa famiglia, e anche al fatto che Scorpius non riesce a fregarsene dell'opinione altrui. Ha contribuito a rendere la storia molto vera.
Sicuramente non ti ho dato il punteggio pieno per gli accenni all'anoressia. Per quanto l'abbia trovata caratterizzante, credo che, se si sceglie di parlarne, sarebbe meglio dedicarle lo spazio necessario e non relegarla a 'contorno'. È pur vero che è il motivo fisico per cui Rose alla fine muore, ma il senso che tu hai voluto dare al suo suicidio era molto più profondo: un mal de vivre, un malessere che si declinava solo in parte nei disturbi alimentari, qualcosa di molto più feroce che ha contribuito a spegnerla sempre di più man mano che il tempo passava – o almeno è l'impressione che ho avuto io. In più, trovo che questi temi così delicati e “prepotenti” abbiano parzialmente distolto l'attenzione del lettore dal rapporto di coppia.
5) Gradimento personale: 8/10.
La Scorpius/Rose è una delle mie coppie preferite e tu ne hai dato sicuramente una visione interessante, come ho trovato particolarmente interessante la caratterizzazione di Rose (sebbene un po' costretta nello spazio di una flash). Ho trovato forse il finale un po' debole, ma nel complesso mi è piaciuta come lettura. |