Se tu me lo consenti, caro Enzo, mi piacerebbe utilizzare una metafora di tipo culinario per descrivere sommariamente questo capitolo che conclude la tua trilogia di storie autoconclusive in cui Nick e Judy hanno letteralmente ridotto in frantumi il loro rapporto per colpa di alcune scelte decisamente infelici sul piano sentimentale.
Ebbene, io la definirei una tazzina di caffè senza neppure un granello di zucchero. Ciò nonostante, un caffè preparato alla perfezione con chicchi della qualità più pregiata è in grado di soddisfare anche i palati più esigenti e di concludere più che degnamente un buon pasto. Posso garantirti, mio buon amico, che la tua storia rientra a pieno titolo nella categoria perché è riuscita a incontrare i miei apprezzamenti nonostante il tono decisamente malinconico.
Innanzitutto la scelta di affidare al figlio di Nick il ruolo di narratore si è rivelata felice perché questo personaggio ha dimostrato di possedere un’empatia e una sensibilità talmente profonde che non potevano non trovare l’apprezzamento del lettore. Inoltre, deve aver senza dubbio ereditato l’acuto spirito di osservazione di suo padre, visto che è riuscito non soltanto a individuare con una precisione degna di un detective navigato gli errori che Nick aveva compiuto anni prima della sua nascita, ma ha anche perfettamente intuito come stava procedendo l’incontro di riappacificazione tra il genitore e la coniglietta che anni prima gli aveva conquistato il cuore restandosene semplicemente in disparte. Non so come la pensi tu, ma ho come l’impressione che il giovane Nicholas avrebbe il futuro assicurato in polizia…
Scherzi a parte, mi è piaciuto anche come è andato l’incontro fra Nick e Judy. Certo, permane un pizzico di amarezza per come si è concluso, ma sei riuscito a far comprendere al lettore che le cose non sarebbero potute andare diversamente. Quei due saranno anche riusciti a gettarsi gli errori del passato alle spalle, ma dopo tanti anni non potevano sperare di ricostruire un rapporto ormai finito in frantumi come se non fosse successo niente. In casi del genere è meglio lasciarsi andare a un bell’abbraccio rappacificatore e trovare le forze per andare avanti per la propria strada. Per farla breve, è meglio lasciarsi definitivamente con il cuore più leggero piuttosto che nutrire speranze illusorie in un patetico indulto sentimentale, come sta facendo quello sciagurato di Borba nel suo ultimo fumetto. Non so come la pensi tu, ma francamente non vedo già l’ora che la sua disgraziata trilogia finisca il prima possibile.
Comunque, quel che è stato è stato e adesso Nick può finalmente ritornare a guardare con rinnovata speranza al futuro e sono certo che farà tutto il possibile per evitare che il frutto del suo seme commetta i suoi stessi errori. Ti faccio i miei più sinceri complimenti per il modo in cui hai concluso la tua trilogia. Spero che tu abbia trascorso una Pasqua felice con i tuoi cari e colgo l’occasione per darti nuovamente il bentornato tra noi. Alla prossima recensione, carissimo!
 
Dario

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Ohhhhh, vecchio amico mio 😆
Vedo, con molto piacere, che non solo hai comunicato a PAROLE di essere ritornato "in pista" (cosa che mi rende molto felice 😊) ... ma, lo hai fatto anche con le AZIONI
In pratica, un ritorno in GRANDE STILE ... CON IL BOTTO, praticamente 😂

Tornando seri ...

Come ho già avuto modo di dirti in privato, sono felice che si stiano susseguendo numerose e interessanti "NOVITÀ" nella tua vita ... e ti rinnovo i miei più SINCERI AUGURI che tutto possa andare per il meglio 💪😊
E ne approfitto per dirti un'altra cosa ... che ti avranno detto SICURAMENTE anche i nostri colleghi e amici di FANDOM

NON TI PREOCCUPARE PER IL RITARDO O PER ESSERE "SPARITO"

Ognuno ha la sua vita privata e cose MOLTO PIÙ IMPORTANTI a cui dedicare il proprio tempo e la propria attenzione
L'importante è NON FERMARSI, ANCHE SE DOVESSI RALLENTARE IL PASSO (come dico sempre io 💪)
Anzi, ti dirò di più, sappi che questo tuo gesto di rigettarti "nella mischia" con la pubblicazione di una one-shot che conclude la triologia delle altre due precedenti, nonostante un periodo di "stand-by" (così come l'impegno che anche gli altri COLLEGHI e COMPAGNI di Fandom fanno) ... SPRONA E INCORAGGIA gli altri

In primis io

È vero ... "forse" sono "leggermente" (detto con IRONIA 😂) in ritardo con la pubblicazione del prossimo capitolo della mia long ... ma la DETERMINAZIONE e la PASSIONE che si respira qua dentro grazie al contributo che ognuno dà, mi aiuta a NON FERMARMI 😊💪

Bene ... passando alla tua one-shot ...

Direi che siamo arrivati alla fine ...
Seguendo la trama dei due precedenti racconti che hai scritto, Nick e Judy (dopo tanto tempo) sono uno di fronte all'altro ... pronti ad affrontare: i fantasmi del passato e le cicatrici ancora aperte e doloranti che si trovano nel profondo delle loro anime

In situazioni del genere, credo che il NEMICO PER ECCELLENZA sia rappresentato dai fantomatici e MICIDIALI SENSI DI COLPA che fanno scattare il bisogno di "LAVARSI"
Quest'azione è anche denominata “Effetto Macbeth”, dalla Lady assassina del dramma di Shakespeare che, sopraffatta dai sensi di colpa, si sfrega compulsivamente le mani per ripulire macchie di sangue che sono solo nella sua mente

E ci vuole coraggio per affrontare questi DEMONI ... con la consapevolezza che, una volta sconfitti, NULLA TORNERÀ COME PRIMA
Perché, semplicemente, è TROPPO TARDI 😭

Ma, c'è un aspetto positivo in tutto ciò ... d'altronde, cerchiamo sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno, giusto ?

Una volta che avrai trovato il CORAGGIO e la FORZA per affrontare i FANTASMI DEL PASSATO e dopo che li avrai sconfitti, non concentrarti sul fatto che ormai quello che si è costruito in passato, NON SI POTRÀ MAI PIÙ RICOSTRUIRE ... concentrarti su questo pensiero (che è valido per la vita di tutti i giorni 😉)

"La vita di ciascuno è DISSEMINATA di errori
Sono come ciottoli che, alla fine, diventano una buona strada
Non DOBBIAMO ODIARE i nostri errori
Semplicemente, CAMMINIAMOCI sopra"

Può essere difficile ... ma è l'unico modo che hai: per andar avanti, per non arrenderti e non farti schiacciare dai SENSI DI COLPA DEL PASSATO e per ritornare a essere (o CERCARE di ritornare a essere) semplicemente te stesso

Bravo ... una degna conclusione 😉
Anche se lascia un po' di tristezza e malinconia in bocca, eh 😂😜
I miei complimenti, amico mio 😊

Prima di salutarti, ti scrivo sotto un piccolo errore che ho trovato leggendo la storia (tranquillo, nulla di che 😉)

Ancora TANTI AUGURONI E UN GRANDE IN BOCCA AL LUPO per il tuo nuovo percorso nella tua vita
Non mollare mai 💪💪

Un salutone, amico mio

J. Conrard


Prima che il tempo voltasse loro le spalle e che la vecchia mietitrice arrivasse per dire loro che la (TOGLI LA) l'ora era giunta…

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Ehila', carissimo!!
Bentornato!!
Lietissimo di ritrovarti, davvero.
Beh, pare che tu stia attraversando un periodo piuttosto movimentato.
Tanti cambiamenti in una volta sola. E come accade in questi, casi, occorre qualche tempo per riaggiustare e riequilibrare adeguatamente il tutto.
Lo troverai, non temere. Con calma e pazienza.
Tu non preoccuparti.
Abbiamo tutti cose piu' importanti di cui occuparci, senz'altro.
E come dico sempre io, le proprie passioni si coltivano con cuore sereno ed animo sgombro.
Quel che so di per certo e' che ci siamo sempre tutti, anche quando non ci sentiamo.
Sono convinto che io, tu e tanti altri abbiamo creato e dato vita a qualcosa, qui dentro.
Qualcosa che dura, e che non si estinguera' tanto presto. E nemmeno tanto facilmente.
Ma veniamo al racconto.
Ci siamo, finalmente.
I nostri si ritrovano a confronto. Un confronto necessario ad entrambi per andare avanti. Anche se le cose non vanno come sperato.
Chi si aspettava un loro ricongiungimento all'ultimo, beh...rimarra deluso, mi spiace.
E' evidente che e' passato troppo tempo. E le loro strade hanno preso direzioni troppo differenti. Troppo lontane perche' possano anche solo provare a riavvicinarsi.
C'e' stata una riconciliazione, pero'.
Va bene anche cosi'. Certe volte non si puo' fare ne' chiedere di piu'.
Ed il tutto avviene sotto agli occhi di un figlio (e' forse lo stesso della prima storia della trilogia? Immagino di si'). Che stupisce per il modo con cui si esprime, parlando di suo padre.
Una parole schiette, persino dure.
Probabilmente sa che Nick non e' uno stinco di santo. E che col suo menefreghismo deve aver danneggiato un mucchio di persone, piu' o meno inconsapevolmente.
Sembra quasi che il suo genitore gli abbia dato da capire di non fare mai come lui.
E ci sta. I genitori non servono solo per carpire il meglio da loro. Ma anche per comprendere i loro errori. E non ripeterli.
Un racconto ben scritto e narrato, che lascia addosso una certa malinconia di fondo.
Come quella data dal sopraggiungere da qualcosa di irreparabile. Che non fara' mai piu' tornare le cose come prima.
Emblematica la scena del lampione che si spegne al momento dell'addio, che fa quasi calare un'ipotetico sipario su cio' che e' stato. E su quel che c'e' stato tra loro.
Complimenti, un gran bel racconto.
Alla prossima, e...bentornato, di nuovo.

See ya!!



Roberto

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Ciao carissimo, intanto ti do il bentornato, devo dire che mi mancavano parecchio i tuoi aggiornamenti ed in particolare il capitolo finale di questa trilogia che mi aveva tenuto col fiato in sospeso fin dalla fine del primo, si riprende dall'incontro dei due ex-amanti, amici e colleghi, dal punto di vista del figlio della volpe che ha già ben capito tutto e come è destinata a finire, ormai è passato troppo tempo e non si può più tornare a come si era prima, ma se non altro si può chiarirsi un'ultima volta, togliersi un peso che gravava sulle spalle di entrambi da tanto, troppo tempo, per poi darsi un ultimo saluto ed andare per la propria strada.

Capitolo eccellente che conclude perfettamente la trilogia che avevi iniziato tempo fa.0
Ti faccio i soliti complimenti perchè li meriti tutti.
Alla prossima
Davide

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