Ed eccomi qui a recensire questa storia, cosa dire? Sono felice finalmente di leggerla, l’ho vista svilupparsi giorno dopo giorno, anche quando inizialmente era solo un’idea, mi hai mandato spoiler in questi mesi e io a ogni piccolo dettaglio me ne sono innamorata e ora, vederla pubblicata é bellissimo. Finalmente posso leggere “amore olimpico” 😍
Ma veniamo a questo capitolo, devo farti un piccolo rimprovero a riguardo, effettivamente é corto e soprattutto ti sei fermata sul più bello, ma per questa volta ti perdono ahahahaha
Scherzi a parte, adoro questo primo capitolo. Anche se mi si è spezzato il cuore per Emma. Troppo. Povera piccina 🥺🥺🥺 Deve essere difficilissimo vedere il proprio sogno infrangersi a un passo dalla realizzazione, vederlo sfumare così, senza poter far niente e soprattutto essendosi qualificata comunque tra le prime 10 e quindi dentro per le Olimpiadi. Che incubo. Mi sento male per lei e non oso immaginare come si possa sentire lei, io avrei reagito allo stesso modo e probabilmente avrei spaccato tutto quello che mi sarei trovata sotto mano, pur non potendo alzarmi dal letto.
Mi piace la parte iniziale comunque, come Emma racconta di chi e i sacrifici che ha fatto fin da bambina per poter realizzare il suo sogno. Una piccola campionessa di undici anni che da subito si è fatta valere, tanto da arrivare ad alti livelli e ad allenarsi con la più famosa allenatrice della ginnastica ritmica: Regina Mills. Me la vedo benissimo Regina come allenatrice, soprattutto come l’ha descritta tu. Niente pause, niente distrazioni, niente di niente è solo concentrazione e impegno. Perfino con la febbre vuole le persone in pedana e solo dopo decise se mandarle via. No, va be, me la sto troppo immaginando. Alla perfezione proprio.
Ho amato la parte in cui incoraggia e dice ad Emma di smettere di pensare a tutto ciò che sta pensando e concentrarsi solo sull’esercizio, senza strafare come al suo solito...
E poi, la caduta. Quel pezzo é stato davvero bello, hai centrato bene l’emozione e il momento, molto intenso. Come la parte in ospedale: lei felice che si è qualificata, dopo aver voluto sapere a tutti i costi è disposta a fare sacrifici per rimettersi in piedi e realizzare il suo sogno, invece poi la sentenza: non potrà più gareggiare a livello agonistico. Un incubo di ogni atleta. Ed é normale che non voglia nemmeno allenare in quel momento, é distrutta, la sua vita lo è... Regina non avrebbe dovuto affrontare in quel momento il discorso, normale che sia sconvolta e che non voglia e che sente che sarà impossibile e difficile vedere gli altri realizzarsi dove lei non è riuscita.
Il pezzo dell’ospedale davvero molto intenso e carico di emozioni e sentimenti.
Non vedo l’ora di leggere il prossimo e leggere dell’arrivo del nostro bel Killian 😏😍
A prestissimo. Spero moooooolto presto, anzi prestissimo. |