Recensioni per
Monsters
di mask89

Questa storia ha ottenuto 21 recensioni.
Positive : 21
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 [Prossimo]
Recensore Master
07/04/21, ore 22:21
Cap. 1:

Ciao ^^
Non avevo letto mai niente di tuo, ma sono davvero contenta di aver cominciato da questo breve racconto. Devi sapere che io vado letteralmente matta per i racconti brevi, anche brevissimi (o flashfic\drabble che dir si voglia), per cui non potevo esimermi dal dare una sbirciatina proprio qui.
Mi è piaciuto molto come hai impostato la storia, mantenendola su due piani separati: l’azione è la stessa, ma la prospettiva è duplice – dentro la testa del protagonista, e fuori, nel mondo reale. Mi hai tratta in inganno, lo ammetto, perché di primo acchito sembrava davvero di essere davanti al tormento di un uomo che nella vita non si era risparmiato nessun peccato, che si era sentito padrone del mondo, quasi un dio nel suo decidere della vita degli altri, anteponendo, in ogni scelta e azione conseguente, sempre e comunque sé stesso e i suoi interessi. Il tentativo di suicidio appariva come l’atto estremo e inevitabile di un vecchio roso dal senso di colpo e assediato da mostri che non gli concedevano più alcuno scampo.
E invece.
La verità è ben diversa, e oserei dire ancora più terribile. L’uomo è sì rinchiuso in sé stesso, preda di demoni terrificanti, ma la causa scatenante è qualcosa che va oltre ogni comprensione umana: trovare la propria famiglia fatta a pezzi manderebbe al manicomio chiunque. L’uomo poi, benché innocente, si è fatto carico comunque di sensi di colpo allo stesso modo schiaccianti, perché è vero che non li ha uccisi ma sente di essere venuto loro meno, di averli trascurati, non protetti abbastanza. Anche in questo caso gli atti di autolesionismo sembrano il tentativo disperato di mettere a tacere una sofferenza atroce e inestinguibile.
Un racconto forte e foriero di riflessioni senza dubbio interessanti. E poi è scritto bene, con uno stile incisivo che ben si adatta al tenore della narrazione.
Ottimo lavoro 😊
Alla prossima,

padme

Recensore Veterano
01/04/21, ore 01:23
Cap. 1:

Inizio col dire che mi piace molto l'introspezione che hai fatto del personaggio. In particolar modo perché è a livello psicologico e questo va ad influire sull'infermiere e sul fatto che quando questo finisca il turno continui a sentire le sue urla. Un evento traumatico ha il potere di sconvolgere la vita di una persona e tu ne hai dato prova in pochi paragrafi. Mi piace il tuo lavoro. A livello ortografico e di sintassi non ho nulla da dire. Per ciò non mi resta che rinnovare l'apprezzamento. Al prox scambio

CK

Recensore Master
30/03/21, ore 16:51
Cap. 1:

Porca vacca che angoscia che trasmette questa storia, non mi sarei mai aspettato un risvolto di questo tipo.
Dalla presentazione iniziale sembrava il classico truffatore che nel corso della vita ha calpestato tutti, messo alla fine in un angolo da tutti i suoi misfatti.
Che poi potrebbe anche darsi visto che non si sa cosa facesse il paziente 29 nella vita, magari era davvero un truffatore che era riuscito a costruirsi una famiglia felice. Ma che proprio i suoi affari potrebbero averla reso un bersaglio di qualcuno in cerca di vendetta.
Le speculazioni che si potrebbero fare davvero non mancano.
Tuttavia ho apprezzato le urla che l'infermiera ancora sentiva nella sua testa, perchè queste storie sono le più difficili da digerire.
Storie che potrebbero un giorno riguardare qualsiasi altra persona, perchè comuni e prive di qualche eccezionalità.
Me la immagino dirigersi alla sua auto, mentre in testa si chiede cosa avrebbe fatto lei davanti al massacro della propria famiglia.

Recensore Master
27/03/21, ore 22:02
Cap. 1:

ciao, eccomi per lo scambio.
questo pomeriggio avevo iniziato a leggere un'altra storia, poi però sono stata attratta da questa perché l'intro mi ha suggerito che parlasse di depressione e sono stata curiosa di vedere come trattavi questo tema.
all'inizio pensavo che il malato di mente fosse un gerarca nazista o qualcosa del genre, un vecchio solfato che ha compiuto azioni riprovevoli ai danni del prossimo e ora si ritrovava a fare i conti con la sua coscienza. e invece no. è una persona come tante: magari di classe sociale medio o alta, convinto che la sua posizione sociale gli consenta tutto, prnto a fare qualunque cosa per essere il più ricco, quello con la casa più bella, il più amico del capo o con la macchina più nuova. ammettiamolo: tutti conosciamo almento una persona del genere!
poi però arriva il plot twist: è impazzito dopo aver trovato la famiglia uccisa perché non è riuscito a sopportare il senso di colpa e la cosa mi ha lasciato un po' perplessa perché è una reazione che mi potrei aspettare da un marito o un padre amorevole e non da uno che magari tradiva anche la moglie. trovl difficile credere che qualcuno che per tutta la vita considera gli altri delle cose da usare o di cui approfittarsi cambi tanto. 
tra l'altro il finale tristissimo forse è anche immeritato. ok, magari era uno stronzo quando le rotelle gli funzionavano tutte, ma sognare di uccidersi con una pistola senza proiettili è immeritato. lui è una vittima (collaterale) di un omicidio altrui, per quanto possa essere stato un essere umano deprecabile, non c'è alcun contrappasso o compensazione nella sua condizione.
trovo che se avesse direttamente causato la morte di qualcuno, la condizione di volersi suicidare per scappare ai sensi di colpa e l'impossibilità a concretizzare il proposito sarebbe un'ottima "pena" da espiare. ma così ... bho ... è come se gli mancasse qualcosa.
ma magari io mi faccio troppe paranoie, e magari tu volevi proprio scrivere qualcosa di così "ingiusto". tra l'altro la descrizione iniziale mi è piaciuta molto perché delina perfettamente anche uno stato d'animo.
anche io sono contenta di averti incontrato come autore e la tua storia mi è piaciuta molto, anche se magari dalla recensione non si capisce. però avrei una domanda: perché il titolo è mostri? o meglio: perché è al plurale? 
grazie per lo scambio,
Aris
 
(Recensione modificata il 27/03/2021 - 10:04 pm)

Recensore Veterano
26/03/21, ore 11:35
Cap. 1:

Ciao, eccomi qui per lo scambio del Giardino.

Devo dire che questa storia mi ha davvero colpita: scopriamo che il porotagonista ha delle tendenze suicide delle quali, solo alla fine si rivelano le motivazioni.
Infatti sentiamo dire da coloro che sono, probabilmente, le infermiere della struttura in cui è stato ricoverato parlare del dramma che lo ha portato a versare in tali condizioni: la morte della sua famiglia, fatta a pezzi mentre lui probabilmente, non era a casa. Troppo occupato con il lavoro per pensare a ciò che era veramente importante e che, purtroppo, ha finito per perdere. Non oso immaginare come si debba sentire, non lo augurerei nemmeno al mio peggior nemico.

Leggendo mi si è davvero stretta una morsa al cuore, ho empatizzato con il protagonista come se, per un momento, mi fossi immedesimata in lui. Ti faccio i miei complimenti per il tuo stile, come sempre non ho riscontrato errori e spero che torneremo presto a scambiare!

Buon lavoro per i tuoi futuri progetti, e a presto!

Recensore Master
24/03/21, ore 12:32
Cap. 1:

Ciao, eccomi qui per lo scambio a catena. Che dire? Questa piccola flash mi ha colpito. Fin da subito fai capire, fai percepire che il protagonista ha tendenze suicide, perché si incolpa per qualcosa, qualcosa di molto grave che lui ha commesso. E che noi lettori scopriamo solo a fine storia, quando veniamo a sapere che quest'uomo - di cui non sappiamo il nome - è legato ad un letto perché è impazzito a causa di un trauma di cui si incolpa: la perdita della sua famiglia.
Hai saputo descrivere bene lo stato d'animo di quest''uomo, facendo capire a noi lettori tutto ciò che prova. Bravo!
A presto.

[Precedente] 1 2 [Prossimo]