Recensioni per
Addicted
di Vale_P

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
09/08/21, ore 12:04
Cap. 1:

Storia classificata 6° all' "Erotic Drama Contest - II edizione" 

Titolo: 4/5

Il titolo si rifà perfettamente alla trama, racchiudendo in sé il fulcro di tutto ciò che accadrà, rappresentando quella che sarà la rovina di Harmony. Forse non originalissimo al 100% (dal momento che, appunto, la protagonista – così come anche Trev – è una persona dipendente dalle droghe e dall'alcol), ma comunque assolutamente adeguato.

Grammatica: 9,42/10
lentamemte → lentamente, piccolo refuso (-0,01 pt).
- decisamemte → decisamente, refuso anche in questo caso (-0,01 pt).
- doghe → droghe (-0,01 pt).
- schricchiolava → scricchiolava (-0,05 pt).
- sbiascicava → biascicava (https://www.treccani.it/vocabolario/biascicare) (-0,05 pt).
- lacale → locale (-0,01 pt).
- rovescite → rovesciate (-0,01 pt).
- un'altro → “un altro” è maschile e non si apostrofa (-0,10 pt).
- accellerava → accelerava (-0,05 pt).
- Anche Trev si stava lasciando coinvolgere dalla sua (di Harmony) alla passione → quel “alla” è superfluo (-0,03 pt).
- coscie → cosce (-0,05 pt).
- stroppicciate → stropicciate (-0,05 pt).
- Non era del tutto certa che sarebbe mai riuscita a farne a meno (delle droghe), tuttavia si ripromise che presto sarebbe finito → “finita”, al femminile, poiché fa riferimento a quella situazione (-0,05 pt).
- cicaliccio → cicaleccio (-0,05 pt).
- stradaiata → sdraiata (-0,05 pt).
 
Parlando di punteggiatura, ritengo che qualche virgola in più avrebbe giovato; tuttavia non ci sono periodi eccessivamente lunghi che lasciano il lettore senza fiato, per cui credo si tratti più che altro di scelte personali. A ogni modo, in merito all'interpunzione presente non ho nulla da ridire poiché correttamente utilizzata.

Stile e Lessico: 7,20/10
Lo stile utilizzato per la stesura della storia è adeguato al genere angst, si sposa molto bene con la condizione di disagio vissuta dalla protagonista, con le illusorie aspettative che la fanno sperare in migliorie nonostante l'attimo seguente la dipendenza dalla droga abbia la meglio. A tal proposito, ho trovato che alcune frasi richiamassero alla perfezione la circostanza di stenti in cui Harmony versa e per questo mi complimento con te!
Anche il lessico si adatta bene al testo, fa eccezione un unico termine che non molto mi è quadrato e che, ti dirò, mi è sembrato abbastanza volgare: “Le trascinò dalla bocca al suo pacco e le infilò nelle mutande”. Ti apparirà assurdo poiché si tratta di una storia erotica, ma il termine “pacco” mi è sembrato volgare non nel senso di sconcio quanto nel senso di inadeguato. Nonostante il tema trattato, hai mantenuto un livello abbastanza alto utilizzando vocaboli per nulla degradanti; ecco perché ritengo che la parola segnalata stoni nel contesto, collocandosi all'interno di uno stile per nulla svilente. Al contrario, se fin dall'inizio avessi scelto di avvalerti di uno stile palesemente “di strada” per narrare le vicende, allora avrei trovato inidonei termini moderatamente “composti”.
 
Voglio segnalarti alcune ripetizioni che avresti potuto evitare in modo, appunto, da non creare un effetto cacofonico:
- Dalla finestra socchiusa del lacale entrava un fioco fascio di luce, forte a sufficienza da illuminare gli occhi celesti di Trev che si illuminarono sopra profonde occhiaie violacee → per esempio avresti potuto dire: “Dalla finestra socchiusa del lacale entrava un fioco fascio di luce, forte a sufficienza da illuminare gli occhi celesti di Trev che brillarono sopra profonde occhiaie violacee” → (-0,10 pt).
- Quella ragazza lo faceva davvero impazzire. Basta. Voleva arrivare al punto, voleva raggiungere l'orgasmo. Sollevò la testa della ragazza e la trascinò all'altezza del suo volto → per esempio: “Quella ragazza lo faceva davvero impazzire. Basta. Voleva arrivare al punto, voleva raggiungere l'orgasmo. Sollevò la testa della compagna/di lei e la trascinò all'altezza del suo volto” → (-0,10 pt).
 
Ora vorrei portare alla tua attenzione una porzione di testo:
- Lei si inginocchiò tra le sue gambe, lanciandogli uno sguardo complice. Un sopracciglio alzato e un mezzo sorriso languido. Si sentiva ammaliante, sicura di sé. Stava per rendere felice il suo uomo e voleva essere osservata da lui mentre compiva questo gesto, ma di nuovo Trev non le fu complice.
→ il “questo” da te utilizzato è un aggettivo dimostrativo, la cui funzione è quella di richiamare qualcosa detta – o, in questo caso, lasciata intendere – in precedenza. A ogni modo, ritengo che sarebbe stato più opportuno utilizzare l'aggettivo dimostrativo “quello” dal momento che la narrazione è al passato (i verbi presenti sono coniugati all'imperfetto e al passato remoto) → (-0,10 pt).
 
Infine, vorrei farti notare delle sviste.
Per quanto riguarda la parola “Vodka”, la prima volta la troviamo scritta con lettera maiuscola e successivamente con lettera minuscola. Non è errato né un caso né l'altro, si tratta solamente di disattenzione che rende disordinato il testo. Sempre a tal proposito, è stata un'altra la disattenzione che mi è saltata agli occhi: parliamo di discorso diretto. Ho notato che inserisci la punteggiatura all'interno delle virgolette; il problema giunge successivamente, quando riprendi il discorso ponendolo a volte con lettera maiuscola e a volte con lettera minuscola ("Che cazzo!" Esclamò lui […] – "Hary, prendi ancora le pillole, vero?" si preoccupò […]). Poiché collochi l'interpunzione all'interno delle virgolette, non vedrei nulla di sbagliato nel riprendere il discorso con lettera minuscola. Ciò che ti suggerisco, però, è di prestare più attenzione a queste piccolezze che nel complesso rendono in testo disordinato, così come ti suggerirei di utilizzare un carattere più espressivo in modo da rendere lo scritto maggiormente dinamico.
 
In conclusione: 7,50/10 è la valutazione generale che assegno al tuo stile, alla quale ho sottratto i punti sopracitati.

Inserimento della canzone/immagine scelta: 5/5
Per quanto riguarda questo parametro, non posso esimermi dall'assegnare un punteggio pieno!
Hai fatto un ottimo lavoro, utilizzando la canzone scelta in maniera perfetta, inserendola strategicamente all'interno del testo e disseminando piccoli particolari qua e là. Complimenti!

Gradimento Personale: 8/10
Hai toccato dei temi davvero forti, parlando di problemi che purtroppo continuano ad affliggere la nostra società. L'angst si percepisce molto, sia inizialmente quando Harmony confida in speranze illusorie che possano riabilitare la propria vita e quella di Trev, sia e soprattutto successivamente quando – a fine testo – la droga la rende inerme fisicamente sebbene la coscienza le stia indicando cosa sta per accadere, spazzando via una volta per tutte l'aspettativa di un'esistenza felice.
Il dramma, quindi, è molto presente e ben percepibile. Per quanto riguarda la parte erotica, nonostante sia presente anch'essa, ammetto con sincerità che mi è sembrato si concludesse un po' troppo in fretta benché l'inizio mi lasciasse sperare in qualche riga in più.
In linea generale, comunque, ho molto gradito la storia, specialmente il modo in cui hai utilizzato l'elemento scelto.

Tot: 33,62/40

Recensore Junior
02/04/21, ore 21:32
Cap. 1:

Ciao! Sono qui per commentare anche io la tua storia.

Ah! Ci lasci in sospeso così?! No!

Dunque, questi due sono una specie di Bonnie e Clide, ma senza il loro fascino. Qui c'è droga, una stanza sporca, un letto sfatto e loro due rincretiniti per tutto ciò che hanno preso. Il sesso è senza fronzoli, duro, quasi selvaggio. Non c'è romanticismo, non c'è speranza di redenzione nè di una vita migliore. Non sono cattivi, solo due anime perse.

E l'assenza di speranza è ben rappresentata dall'arrivo della polizia. Fossero stati Bonnie e Clidw avrebbero trovato di certo un modo rocambolesco di fuggire. Invece sono solo Trev e Harmony. E possono solo aspettare.

Una storia molto amara. In bocca al lupo anche a te per il contest!

Recensore Master
01/04/21, ore 16:14
Cap. 1:

Ciao^^
Sembra proprio di vederla, questa stanzetta squallida, disseminata di rifiuti. Si immaginano l'odore greve, di corpi, sporcizia, vomito e sesso, si immaginano le bottiglie che rotolano qua e là in un'atmosfera sonnolenta e fumosa.
Col progredire della storia capiamo che questi due, Trev e Harmony, sono una specie di "Bonnie and Clyde", ma senza l'aura romantica che ammanta la famosa coppia di criminali. Paiono anzi coś sprovveduti, coś privi di risorse, coś ubriachi e fatti come sono, da suscitare quasi tenerezza. Un po' bevono, un po' si fanno, un po' si accoppiano, ma senza la spinta di uscire finalmente da quella che potrebbe essere la stanza di un motel a poco prezzo, senza l'intuizione di mettersi al sicuro prima che sia troppo tardi.
L'ultima immagine, di Harmony che si rammarica di non aver mangiato l'anguria mentre fuori brillano i lampeggianti, è la sintesi di tutta la vicenda: cose fatte per caso, che peṛ hanno conseguenze pesanti.
Una bellissima storia, scritta molto bene.
Complimenti e a presto!^^