Confesso che ho letto questa storia circa 3 volte e ogni volta ho sentito il senso di colpa di Katsuki, la rabbia verso sé stesso e il dolore per la morte di Deku. Morte che, volente o nolente, è accaduta per colpa sua e perchè "ha parlato"; quando ho letto quella frase ho pensato al momento in cui Katsuki disse a Izuku che per avere un quirk avrebbe potuto provare ad ammazzarsi, forse così ci sarebbe riuscito. Forse è solo un film mentale mio ma il suo senso di colpa e il suo rimorso per aver parlato mi rimandano a quel momento e, onestamente, anche io mi sono chiesta cosa sarebbe successo se davvero le sue parole avessero avuto quelle conseguenze. Storia molto bella e semplice ma così piena di dolore, senso di colpa, rimorso e rimpianto da arrivare persino al lettore come un'onda impetuosa. Complimenti davvero, sia per lo stile che per la caratterizzazione dei personaggi (Katsuki in primis, mostrato nel manga quasi sempre come infallibile ma che qui ha il proprio spazio per essere semplicemente un ragazzino che infondo teneva a quello "sfigato di un nerd").
Grazie per questa storia :)

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Alcuni tempi verbali mi sembrano zoppicanti, ma anche questa storia è carina (io userei il passato prossimo, in luogo del trapassato), perché fa vedere la disperazione rabbiosa di Bakugo per la morte di Midoriya, che si sarà sacrificato per qualcun altro.
Bella anche la conclusione di "Buon compleanno".

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