Ciao 2Hermes2! **
Dunque, partiamo dal presupposto che questa storia mi è piaciuta talmente tanto che non so nemmeno da che parte iniziare a scrivere questa recensione. Comunque ci provo...
Credo che la storia in sè non sia propriamente un AU, se non per la professione differente che hai attribuito a Keiji. Il resto mi sembra tutto attinente al canon, ma questo poco importa. Ciò che mi ha colpito davvero è stato il modo in cui hai tratteggiato i due protagonisti sia in maniera più "pratica" che in quella più introspettiva. Io ho un debole per le storie in cui l'introspezione e i punti di vista "nascosti" dei vari personaggi vengono costantemente ripresi in modo da permettere al lettore di approfondire la loro conoscenza e la loro sofferenza interiore. Entrambi sono completamente IC, così come i protagonisti secondari che hanno comunque preso parte a questa simpatica intervista.
L'arte della descrizione minuziosa ed evocativa ti appartiene e la sai adoperare davvero bene e nei punti giusti. Mi sono letteralmente sciolta dinnanzi alla narrazione dell'ultimo saluto a scuola, così dolce... così loro. Complimenti anche per aver ripreso dettagli come il sorriso tipico di Akaashi o l'abitudine di Bokuto di chiedere il significato delle parole che non conosce o di sentire discretta fierezza ogniqualvolta gli viene confermato di aver utilizzato termini nuovi e "complessi" nella maniera più idonea.
Sai, da amante della BokuAka ho spesso riflettutto sulla frase detta da Bokuto "Your tosses are the best" (scrivo in inglese perché la traduzione in italiano del manga lascia davvero a desiderare) rivolta proprio al suo primo alzatore. Dato che hai ripreso il confronto tra Keiji e Atsumu in più punti, fondamentalmente io penso che entrambi sappiano che quest'ultimo sia tecnicamente superiore e - sotto certi aspetti - maggiormente determinato, ma quello che intende Bokuto è diverso. Come tu stessa hai sottolineato nel testo, Bokuto non riesce ad essere poco onesto con Keiji e l'alzatore lo sa bene. Il punto però sta nell'intesa che c'era tra loro, nel modo in cui Akaashi si prodigava solo ed esclusivamente per lui per permettergli di fare punto. Le sue dita lunghe e affusolate, talvolta dalle tonalità violacee per ovvi motivi, lavoravano per renderlo felice e orgoglioso del proprio operato. Atsumu, dal canto suo, è molto simile a Bokuto e come tale ha bisogno della sua personale fetta di gloria. Paragonarlo a qualcuno che ha persino deciso di ritirarsi anni prima lo manda in bestia (cosa che ho trovato molto azzeccata da inserire per analizzare il suo personaggio).
Il momento della doccia mi ha fatta piegare in due dal ridere, mentre il finale (inserire Ushijima e Kuroo qua e là va sempre bene, approvo) l'ho trovato cosa buona e giusta. Lo scatto di rabbia mista a invidia di Akaashi ci stava tutto, per quanto sia avvenuto in maniera piuttosto contenuta, come si addice a un personaggio come il suo. Come accade spesso nella vita, le incomprensioni possono generare delle vuoti che possono sembrare delle voragini, soprattutto con il passare del tempo. Ma per loro non è stato così: ognuno aveva avuto le sue motivazioni per essersi allontanato (soffro a mia volta pensando a loro che soffrono per la reciproca lontananza, sigh).
Ribadisco, la storia mi è piaciuta molto e ho trovato il tutto ben scritto. Complimenti per la ricercatezza e l'eleganza che ho riscontrato nell'utilizzo di alcuni termini; non è cosa che capita tutti i giorni nel mondo delle fanfiction.
Ti segnalo solo un paio di cose: "infondo" come locuzione avverbiale si scrive "in fondo", altrimenti diventa la prima persona presente indicativo del verbo "infondere". In Giappone si diventa ufficialmente maggiorenni a vent'anni e non al termine dele liceo, come in italia (questo errore lo feci anch'io in una delle mie prime fanfiction, per cui ci sta usare le recensioni anche per un utile passaggio d'informazioni).
Detto questo, inserisco la storia nella lista della storie da ricordare perché merita tantissimo! Grazie per averla scritta, davvero! **
Spero di rileggerti presto! ^^
Mahlerlucia |
