Ansia, pura ansia e preoccupazione durante la lettura. Te ne ho già parlato in privato, ma direi che mi resta anche adesso, quando ho riletto il capitolo per la seconda volta.
Prima pensavo che fosse una tipica situazione a casa di una famiglia: i bambini non vogliono fare dei lavoretti di casa oppure i compiti e ci sono i genitori che perdono la pazienza (povero Bogotà) a cercarli e farla smettere con la pigrizia e alla disobbedienza. Lui cerca pure di farsi rispettare e ascoltare da loro come fanno con Nairobi, ma ha scelto un momento proprio sbagliato. La figlia minore è davvero scomparsa e Sebastian e Alba si sono pure scoppiati a piangere non solo per il fatto che la sorellina non c’è ma anche per la preoccupazione del padre e della zia Tokyo. E immagino il doppio panico e il triplo problema per Bogotà: ora in gioco c’è sia la sicurezza di sua figlia, sia di tutta la sua famiglia (compresi tutti i Dali!!!). Il Prof è sempre stato chiaro al merito: una volta scappati dalla Spagna i rapinatori devono far finta di nulla, nascondere le loro identità, non usare i telefoni e non mettere piede in Europa. E, ovviamente, adesso il problema grave quanto la scomparsa della bambina è come lo affronta Nairobi che ha affidato i bambini al marito e all’amica e che poi verrà a sapere che, in primis, non sono riusciti a tenere d’occhio Ginevra come si deve... Immagino la sua reazione e immagino che la banda si riunirà di nuovo per fare le indagini per conto proprio, senza alcun aiuto della polizia. Altrimenti, invece di trovare la bambina, si troveranno dei guai che, questa volta, nessuno riuscirà ad evitare...
Comunque, tesoro, è un buon inizio per una nuova storia altrettanto (anche se è triste) bella, quindi non posso fare a meno dei soliti auguri di buona fortuna e tanta ispirazione (visto che hai pure intenzione di scrivere io continuo al più presto) per i prossimi capitoli sia di questa ff, sia dell’ Epilogo diverso! ;**
Un bacio tenero e caloroso,
Tua Eternal Rome ;*** |
