Tempi duri sono quelli di chi scrive di coppie che non siano Johnlock.
Come penso di avere già detto una volta, ahimè faccio parte di chi legge solo, o quasi, quelle. D'altro canto sarei una sciocca a non apprezzare molti punti di questa storia: per molti tratti potrei anche pensare sia il vero non detto canon della serie, c'è poco e niente che mi faccia pensare a uno Sherlock troppo occ. In generale, anche rispetto alla serie, non riesco a interiorizzare che il detective sia completamente inesperto e soprattutto terrorizzato dalla cosa. Però, seppur non sia davvero così rilevante nelle vicende, Gattis e Moffat hanno spinto su questa idea e non mi resta che avvallarla e assecondarla, anche se credo che il vero dramma per lui non sia la fisicità, ma la vicinanza emotiva. Ma andiamo per ordine:
1. Eurus e la sua deduzione: quella scena ha riportato a galla tante di quelle teorie (anche fini a se stesse), infatti andando a memoria mi sembra che Sherlock inizi ad intonare proprio le prime note del tema di Irene. Perciò facendo 1+1 non ci sono molte interpretazioni, resta solo da capire quando è successo (quando la salva? quando John si riconcilia con Sherlock e gli dice che grande sciocco sia a lasciarla e non godersi con lei il fatto che sia/siano ancora vivi? in un altro punto non precisato?). e questo mi porta al secondo punto.
2. Irene che si presenta a casa di Sherlock dopo il matrimonio e vestita da sposa: non si può nascondere che tutto questo sia mooolto teatrale, ma da due drama queens (ammettiamolo, sia lei che lui sguazzano nel drama e nella teatralità) credo ci stia. Ora non so se sia voluto o meno ma apprezzo che tu abbia mantenuto un po' quel dislivello emotivo tra loro due. Lei che più volte si manifesta, si apre ed è anche esplicita in quello che vuole e quello che pensa (non per niente è lei che gli dice "ti amo" mentre lui no). Lui che invece è sempre quello da raggiungere, che non esterna ma tiene tutto dentro, che anche se è spogliato di tutto resta vestito, chiuso e protetto (tutto il suo vissuto emotivo, rimane per noi lettori e solo a sprazzi lei può capirlo perchè in fondo lo conosce bene). e questo mi fa aprire forse il punto un po' più critico, ma che riesco anche a giustificarmi abbastanza facilmente.
3. quel velato OOC di Sherlock: o meglio, tutto il sentimentalismo che guida i pensieri, i ricordi e i racconti di Sherlock. Trovo leggermente difficile spiegarmi su questo perchè effettivamente la serie e la (grande) recitazione di Cumberbatch non ti permettono fino in fondo di capire cosa passi per la mente del detective, ed è qui che poi ognuno di noi può trovare spazio alle interpretazioni. Certo, con il passare delle stagioni vedi come ci sia un evoluzione del personaggio verso sentimenti più empatici e umani, seppur sempre con grande selezione verso cui manifestarli. Forse quello che può spiegare meglio quello che intendo è prendere degli esempi le diverse interpretazioni che abbiamo dato alle scene del matrimonio (magari poi è solo licenza poetica): per esempio, anche se poi sappiamo perchè Sherlock si sia avvicinato a Janin, credo che nel corso della serata lui abbia davvero apprezzato la sua compagnia (tantè che è anche disposto a fermarsi sulla pista da ballo con lei, se non fosse stato per il fatto che finalmente lei aveva trovato con chi concludere la serata). Siamo d'accordo che ogni fase finale di quella puntata spruzza area di solitudine da ogni frame ma a fargli più male non credo sia stata Mary (che ricordiamo essere anche disposta a ballare in tre), ma John che ha come messo un primo paletto e dato i primi segni di allontanamento. ma vengo all'ultimo punto perchè se no qui finisce che mi metto a fare un analisi del testo su ogni singola parola che hai usato.
4. Il rapporto John - Sherlock: come ho iniziato inneggiando la Johnlock, ora chiuderò guardando criticamente quello che ci è stato offerto dalla serie e che tu hai ben rappresentato. la Johnlock canon è una vera e propria BROMANCE (probabilmente lo avevo già detto). la tensione sessuale tra i due è solo nelle nostre menti deviate dalle piccole frecciatine che si sono divertiti a lanciarci per tutte le puntate. I due condividono un senso di fratellanza che li rende l'uno la vera metà dell'altro. Si sono scelti, si sono plasmati nella reciproca vicinanza e sono arrivati a rispettarsi e appoggiarsi all'aiuto dell'altro (per buona pace della pazienza del dottore). In Mary, John ha ritrovato molte di quelle cose (compresa l'adrenalina) e Sherlock le ha, giustamente, ricercate in Irene, anche se le loro peculiarità non permettono di vivere una relazione domestica comune e convenzionale, non sarebbe proprio nelle loro corde (infatti, apprezzo molto il pensiero di Sherlock che si dice non essersi mai lontanamente immaginato di trovarsi davanti alla sua sposa, e anche che Irene lo fermi da fare una cosa "stupida" quando era inginocchiato). Qui, nella serie, nel film, e a questo punto anche nei libri, se proprio Sherlock deve essere accoppiato a qualcuno bisogna fare un esame di coscienza e riconoscere che sia Irene quel qualcuno (che personalmente nella serie trovo fantastica, "uno scandalo a Belgravia" resta uno dei miei episodi preferiti).
ok forse ho giusto un ultima cosa da dire 😅.
5. Sherlock che "origlia": su questo ho avuto pensieri contrastanti. In fondo credo sia normale educazione che John e la compagna tengano sotto controllo di decibel sapendo che c'è gente in casa, indipendentemente dal fatto che l'altra persona sappia cos'è il sesso o meno. d'altra parte, la frase "Amo quando accade, è come se l’avessi fatto anche io." mi ha riportato dritta a quelle ambivalenze che i creatori di Sherlock ci davano sulla coppia: lui non sta origliando perchè vorrebbe essere lì con John ma perchè semplicemente vorrebbe rivivere quei momenti di estasi con chi ama, mentalmente ma anche fisicamente. Eppure c'è ci sarebbe in grado di leggerla come la prima opzione.
Tirando le fila mi è piaciuta la storia e se proprio dovessi trovare un vero e proprio neo è Sherlock che parla come un cinese con la "l" al posto della "r" (è un'inezia rispetto a tutto il resto, ma mi dispiace mi ha fatto storcere il naso).
Non oso immaginare quanto sia lunga questa recensione, spero solo che sia comprensibile e che ti possa far piacere sapere che anche una storia Adlock può essere piacevole da leggere.
A presto, Amy 😊🌻 |