Sì, mi è piaciuta questa poesia!
Corta, come per far risaltare meglio ogni parola.
Ma c'è dentro tutto quello che serve.
Oltretutto non si esaurisce nella descrizione di un attimo.
Abbraccia un intero, doloroso, cammino.
Si parte alla grande, con un bell'amore arricchito di funzioni catartiche.
Si attraversano occhi che diventano prima un fardello, poi un macigno.
Si arriva infine a quel bel "naufragata o congedata", che è poi il cuore di tutta la poesia.
Triste l'ultima strofa. Partono le umane vendette, le reciproche accuse, che fanno presagire una ricucitura molto difficile del rapporto.
P.S. Già, splendido, ma incrostato di fanghi raccolti in terre lontane, appesantito da inutili esperienze, il mio nome. Splendido, elegante e provocante, il tuo. |