VALUTAZIONE DI MYSTERY_KOOPA – Il pennello sta alle mie dita assolutamente per mio piacere, di SSJD
PUNTEGGIO: 45,6/50
Grammatica e Stile: 8,85/10 (media tra 8,2/10 di g. e 9,5/10 di s.)
La grammatica è curata, ma ci sono alcune imprecisioni che una lettura più attenta avrebbe potuto sicuramente correggere.
“liquerizia” – “liquirizia” è la forma più corretta, ma vanno bene entrambe
“fosse esattamente la tonalità” – “della tonalità” -0,20
“un ulteriore peggioramento delle condizioni dell’amico potevano essere tradotte solo con il suo trapasso” – “un ulteriore peggioramento… poteva significare solo il suo trapasso” errore di concordanza (-0,50) + errore nell’utilizzo del verbo “tradurre” e della proposizione “con”, che sono tuttavia conseguenze dell’errore principale (-0,20). Totale -0,70
“a recuperare” – “e recuperare” o “e a recuperare” -0,20
“se ne avesse preso parte” – “se vi avesse preso parte” -0,20
“la signora Meier. / La fece entrare” – “quest’ultima (o forme equivalenti) la fece entrare”. Il soggetto sottinteso è fraintendibile e a prima vista risulta essere Ari -0,20
“posterò sulla pelle” – “poserò” -0,10
“Lukas chiuso in camera” – “Lukas, chiuso in camera” non hai aperto l’inciso -0,20
Non ho trovato altri errori. Il punteggio è quindi 8,2/10.
Ciò che mi ha subito colpito in questa lettura, com’è anche ovvio che sia, è stato il grandissimo contrasto tra le due diverse parti, la cornice e la metanarrazione. Sono sincero: se le avessi dovute prendere singolarmente, nessuna delle due parti mi avrebbe conquistato completamente, è proprio la contrapposizione che le rende vincenti, in quanto i tratti che possono apparire leggermente esagerati in una sono più sottotono nell’altra.
La parte del romanzo è attraversata da una costante sensazione di sublime, di sospensione tra la dimensione terrena e un’altra, poetica ed eterea, cosa che emerge molto bene anche nel suo finale. È difficile riuscire a rendere scorrevole uno stile così carico di figure, e in certi tratti mi è quasi sembrato che il tutto fosse un po’ troppo, come nel caso di alcune inversioni non necessarie (ad esempio, “altri stadi intermedi non pensava potessero esistere”) e in generale di un tono che è elevato solo per il gusto di esserlo. Tuttavia so benissimo che questa scelta è voluta, e sono quasi gli stessi protagonisti della cornice a commentarla, pertanto, pochissime frasi a parte, l’ho trovata perfettamente equilibrata.
La cornice stessa è scritta in modo molto più schietto e diretto, riflettendo alla perfezione i suoi protagonisti: tuttavia, riesce anch’essa ad avere il suo spazio poetico nella stupenda scena di body painting, in cui davvero ho percepito la fusione tra i due stili, e questo è stato il più grande punto a favore del racconto. I dialoghi mi sono sembrati in linea con i protagonisti, molto colloquiali quelli della cornice, fin troppo gonfi di pathos quelli del metaracconto, ma tutto sommato hanno svolto bene il loro ruolo, pur non spiccando per proprio conto.
Ti segnalo solo due imprecisioni:
“LUKAS” qui l’utilizzo del maiuscolo in stile sms era evitabile;
“sembrava addormentato” / “sembrava secco” ripetizione.
Considerando la grande qualità della scrittura e dei contrasti, e le piccole imprecisioni, assegno un punteggio di 9,5/10
Trama e Originalità: 10/10
Ancor di più dello stile, è stata la trama a risentire della divisione netta delle due parti della storia. Ad avermi sorpreso è stato soprattutto lo spazio dedicato al racconto erotico vero e proprio, che non avrei mai pensato potesse essere sviluppato come una storia che quasi riuscirebbe a leggere da sola, finale escluso. Tuttavia, esso non assume il ruolo centrale, non è il caso di una raccolta di novelle con cornice: la vicenda di Lukas e Max sa emergere molto bene con le proprie forze, prolungandosi in un finale che, come ho già detto in precedenza e ripeterò allo sfinimento, è la parte migliore della storia. In questo hai giocato benissimo con la traccia, riuscendo a trovare una grande originalità, e non posso che congratularmi con te. L’unico punto che mi è leggermente stonato è stato il finale del romanzo, che così come i protagonisti ho trovato prevedibile e non in grado in intrattenere il lettore: tuttavia, considerando che proprio da questa riflessione è partita l’ultima sequenza, posso solamente dire che si è trattato di una grandissima idea. Non lo faccio spesso, ma vorrei spendere due parole anche per l’introduzione, che sebbene non mi abbia preso immediatamente per questioni soggettive è riuscita e far entrare il racconto subito nel vivo, con la lettura del romanzo, senza per questo trascurare il contesto scolastico che è stato ripreso alla fine. Insomma, tutto perfetto!
Caratterizzazione e introspezione dei personaggi: 9/10
Così come inserire due racconti in uno non è semplice, allo stesso modo non è facile riuscire a equilibrare i personaggi e le loro caratterizzazioni, tanto che mi è quasi parso naturale tracciare dei parallelismi tra i protagonisti della cornice e quelli del racconto. In particolare, partendo da Max, mi è quasi sembrato che nella prima parte si avvicinasse più al pittore, con fare protettivo e anche un po’ paternalistico nei confronti dell’amico, mentre al momento del body painting ha assunto il ruolo della tela, traendo piacere (nel suo caso mentale) sia al momento della pittura, ma soprattutto quando gli vengono mostrate le fotografie. La sua personalità e quella di Lukas, a parte questo atteggiamento un po’ più protettivo da parte di Max e l’avventatezza dell’amico, non mi differenziano particolarmente, almeno in questa storia, come spesso succede quando si pone una coppia di personaggi della stessa età e sesso come centro della scena. Tuttavia non lo trovo necessariamente un difetto: avrei certamente apprezzato qualche dettaglio in più, magari relativo al rapporto con la scorbutica professoressa o simili, ma sono rimasto comunque soddisfatto da questo punto di vista una volta finita la lettura. A non avermi necessariamente convinto sono i personaggi del romanzo, che si limitano completamente ad essere dei tipi fissi, senza particolari accenni di dinamicità o originalità: l’intento era proprio questo, quello di rendere vera protagonista del racconto la pittura, e ci sei riuscito molto bene. Tuttavia, mi sarebbe piaciuto trovare anche in questo caso qualche spunto in più, non lo nego. Infine, mi è piaciuta moltissimo la fotografa, che ha dato un tocco di freschezza tanto al finale, quanto al rapporto tra i due amici. Un'altra bellissima idea!
Utilizzo del pacchetto: (1. Carta canta) 10/10
Genere/i – First time, Commedia, Erotico: I generi scelti sono stati rispettati adeguatamente. Il principale è stato sicuramente l’erotico, a cui hai dato ampio spazio: le descrizioni sono sempre riuscite ad essere sensuali, ma senza mai sfociare nel volgare, e in generale trovo che tu sia riuscito a ricostruire un’atmosfera elegante e intrigante per il lettore. Allo stesso modo ho apprezzato l’accezione più originale che hai dato al “first time”, restando all’interno della sfera sessuale ma ampliandone le prospettive, in un certo senso. L’utilizzo del genere commedia, invece, è l’unico a non avermi convinto del tutto, nonostante lo spiccato umorismo presente nelle scene aventi come protagonisti Lukas e Max: sicuramente c’è, ma è passato abbastanza inosservato rispetto al resto del racconto. In ogni caso, hai utilizzato ottimamente due elementi, pertanto assegno il punteggio pieno. 3/3
Oggetto – Segnalibro: Mi è piaciuta molto la tua scelta di utilizzare il segnalibro come espediente narrativo che collega il corpo principale della storia alla parte conclusiva. L’utilizzo sarebbe stato ovviamente corretto anche se sull’oggetto fosse stato appuntato un altro numero di telefono, ma il fatto che esso fosse proprio quello della fotografa che ricompare nel finale è stata veramente un’ottima intuizione. 2/2
Prompt – 2: Uno dei vostri personaggi è a letto con l’influenza e chiede all’altro personaggio di leggergli un romanzo. Questi (volontariamente o per sbaglio) preleva dalla libreria un libro di carattere erotico: Direi che il prompt scelto è stato utilizzato ottimamente. L’intera vicenda gira intorno al libro, e alle conseguenze che la lettura e la successiva rappresentazione artistica di esso hanno sulla vita (soprattutto professionale) dei due protagonisti. Uno svolgimento davvero eccellente, complimenti! 5/5
Titolo: 3,5/5
Nonostante abbia apprezzato la citazione a Van Gogh, quantomai adatta in un racconto di questo tipo, il titolo non è riuscito a convincermi del tutto, in particolare per quanto riguarda due aspetti. Il primo è la lunghezza: non sono mai stato un grande fan dei titoli lunghi, che in generale trovo dispersivi e non molto accattivanti per il lettore, e onestamente ho ritrovato entrambe queste caratteristiche anche in relazione a questa storia. L’asterisco inserito in fase di pubblicazione lascia presagire che si tratti di una citazione, ma secondo me non c’è qualcosa in questo titolo che davvero possa convincere qualcuno a leggere la storia basandosi solamente su di esso. Il secondo punto riguarda invece l’attinenza della citazione alla storia narrata, ma si tratta in realtà di un minuscolo dettaglio: da come ho percepito io il racconto, infatti, il piacere emerge con più sfumature nel caso delle due “tele” (più fisico per la ragazza, mentale per Max) che non dei pittori, in cui comunque è presente in modo molto accentuato, motivo per cui la scelta è stata comunque consona e sensata in relazione al contenuto. In conclusione, trovo che questo sia uno di quei titoli che sono apprezzati più a fine lettura che all’inizio della storia stessa e, sebbene questa sia talvolta un’arma a doppio taglio, il risultato è stato sicuramente positivo.
Gradimento: 4,25/5
Come è stato espresso in precedenza, sia nella mia valutazione, sia in pareri esterni al contest, la qualità di questa storia è altissima. A colpirmi sono stati moltissimi aspetti: la scelta molto originale del tema body painting, su cui non avevo mai letto nulla e che hai sviluppato alla perfezione in entrambe le parti del racconto; l’elegantissima resa dei tratti più sensuali, in grado di creare una tensione che ha accompagnato il lettore fino alla fine del “racconto nel racconto”; il piacevole contrasto tra la poesia al limite del surreale del romanzo e quella “grezza” e diretta della vita quotidiana dei due protagonisti. Inoltre, come avrai probabilmente già intuito in precedenza, la parte ad avermi coinvolto più di qualsiasi altra è stata la conclusione della cornice narrativa, con la descrizione del body painting praticato da Lukas e Max e della successiva visione delle fotografie scattate: sono sincero nel dire che mi hai davvero conquistato, tenendomi attaccato allo schermo per tutta la durata di queste sequenze. Non assegno il punteggio pieno solo perché quest’attenzione, questa mia curiosità di andare avanti assaporando la lettura fino a scoprire il finale c’è stata unicamente nell’ultima parte, e mai in precedenza: la storia non mi ha mai annoiato, assolutamente, ma per la maggior parte della sua durata semplicemente non è riuscita a far presa su di me (fatto che si è ripresentato anche durante le letture successive), e mi sono ritrovato a leggerla in modo forse troppo distaccato nonostante l’oggettiva qualità, aspetto per cui ti rinnovo ancora una volta i miei complimenti più sentiti. |