Ma ciao cara!
Finalmente riesco a scrivere questa recensione – ho letto il capitolo ieri pomeriggio e l’ho riguardato anche oggi, dannata real life! La questione privata che dà il titolo alla storia supera la guerra, argomento mai come oggi attuale. È questo bisogno di sapere e di dire che spinge Inuyasha a rischiare per raggiungere Kikyo e il medico che dovrebbe essere il suo vero interesse amoroso. Potrebbe darsi che in realtà ci sia stato un grande travisamento, così come è possibile che, analogamente al dottor Zivago, sia il destino ad accomunare due persone, il bisogno l’uno dell’altra a far nascere qualcosa di inevitabile e, in certe circostanze, persino perdonabile. Se la figura di Kikyo si offusca perché Inuyasha è costretto a rileggere il passato tramite quello che ha scoperto per bocca di Kagome e dalle parole stesse della di lei sorella, Kagome sta diventando un punto di riferimento, un aiuto, un riparo, persino. E quest’idea che la necessità possa unirli mi intriga.
L’ambiente influisce sulla ricerca privata di Inuyasha e ho apprezzato come hai reso in maniera efficace sia il fatto che il protagonista non è assolutamente invincibile, anzi. L’essere un mezzo demone lo aiuta per molti versi, ma non significa che lo rende imbattibile qualora incontri – come succede – membri dell’esercito avverso che gli danno la caccia e viene persino ferito. Allo stesso modo, le brutalità della guerra si riflettono su entrambi i campi, tanto tra gli umani quanto tra i demoni. Nel capitolo c’è un riferimento anche a Sesshomaru: mi è piaciuto moltissimo come hai accennato al rapporto tra i due fratellastri. Il demone tollera Inuyasha per via del padre, ma in lui permane un atteggiamento purista ed elitario e non è una figura amica. Inuyasha deve quindi guardarsi le spalle sia per quanto concerne i nemici sia per quanto riguarda gli amici. Il capitolo finisce in maniera crudelissima da lettrice, perfetta da autrice. Non vedo l’ora di scoprire cosa succederà, anzi, probabilmente sbircerò il capitolo seguente!
Un caro saluto e a presto,
Shilyss |